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Sabato, 20 Aprile 2024
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Mazzeo immenso, difesa inguardabile: le pagelle di Cesena-Foggia

Gli errori individuali e di reparto vanificano la grande prestazione dei satanelli al ‘Manuzzi’. L’attaccante ancora protagonista con un gol e un assist. Determinanti le topiche di Gerbo, Guarna e Rubin. Calderini inadatto

Martedì si torna in campo ed è una fortuna. Perché c’è poco tempo per poter rimuginare dopo una vittoria letteralmente gettata al vento. Un 3-3 che può far felice solo il disastrato Cesena di Castori, che pure giocava in casa. Stroppa invece ha fatto fatica a nascondere la rabbia per quel che poteva essere (ed era fino al 37’ della ripresa) e non è più stato, per una serie di cause, le stesse.

Gli highlights della partita

Dalla fase difensiva inesistente, all’incapacità di reggere il ritorno degli avversari quando c’è da gestire una situazione favorevole, fino agli errori individuali (da Guarna a Gerbo, passando per Rubin). Martedì si torna in campo, di nuovo allo Zaccheria, contro una squadra, il Parma, che gli errori altrui li sa sfruttare bene. Un banco di prova importante, la chance per rifarsi, ma anche un avvertimento per mettere fine a un refrain che sta diventando alquanto fastidioso.

CESENA (4-4-1-1) Agliardi 5,5; Donkor 5,5 (24’st Vita 6) Rigione 6,5 Esposito 5,5 Fazzi 6; Kupisz 5,5 Kone 5,5 (28’pt Di Noia 6) Schiavone 5,5 Dalmonte 6,5; Laribi 5 (9’st Panico 6,5); Jallow 6. A disposizione: Melgrati, Fulignati, Mordini, Eguelfi, Moncini, Panico, Maleh, Sbrissa, Farabegoli, Setola. All. Castori 6

FOGGIA (4-3-3) Guarna 5; Gerbo 4,5 Camporese 5,5 Coletti 6,5 Loiacono 5,5 (36’st Rubin 4,5); Fedele 5,5 Vacca 5,5 Deli 6; Chiricò 5 (24’st Calderini 4,5) Mazzeo 7,5 Floriano 6 (20’pt Beretta 6,5). A disposizione: Tarolli, Pelizzoli, Lodesani, Fedato, Celli, Ramè. All. Stroppa 6

Arbitro: Aureliano di Bologna 6,5
Assistenti: Sechi di Sassari 6 - Scarpa di Reggio Emilia 6

Guarna 5 – La respinta difettosa che spiana la strada al 2-3 del Cesena è decisiva, tanto quanto la maldestra scazzottata che rifila al pallone sulla punizione da cui si origina il terzo gol romagnolo. Cominciano a essere troppe le incertezze. Certo la fase difensiva pressoché inesistente non lo aiuta.

Gerbo 4,5 – Quando spinge punge, quando viene puntato va in affanno. E stavolta le letture difensive lasciano a desiderare. Attore protagonista, suo malgrado, nelle prime due segnature degli ospiti (nell’azione del primo gol, però, è tutta la difesa a esser mal piazzata), con tanto di maldestro autogol.

Camporese 5,5 – Non è né il mandante né l’esecutore materiale dei vari delitti compiuti nell’area di rigore rossonera, ma in un reparto che ha più buchi di un colino, è difficile restare immacolato.

Coletti 6,5 – Il voto sta tutto nel supergol che sblocca la partita e avrebbe spianato la strada verso una grande vittoria, senza il suicidio finale.

Loiacono 6 – Tiene botta contro Kupisz che cliente comodo non è. Lascia il campo sul 3-1, purtroppo (36’st Rubin 4,5 – Un appoggio sbagliato è la genesi del 2-3. Letteralmente piantato a terra mentre osserva Rigione accomodare la sfera in rete e i due punti abbandonare Foggia. Attualmente impresentabile).

Fedele 5,5 – Ha la garra che serve per sopravvivere in un contesto particolare come quello della serie B. Pecca ancora di continuità, ma dipende dalla condizione. Va in bambola pure lui nel finale da horror.

Vacca 5,5 – Finché le cose girano conduce bene l’orchestra. Poi sparisce dai radar, e questo non dovrebbe accadere.

Deli 6 – Sfrutta meglio rispetto al passato gli spazi che si aprono, condizione perfetta per dar spazio alle sue qualità di incursore. Tra i protagonisti nell’azione del 2-0.

Chiricò 5 – Pochi spunti, come il bel cross nel primo tempo che per poco non manda in gol Beretta. Si incarta troppo spesso, in quella che diventa presto una delle tante gare incompiute. Dando peraltro ragione a chi lo vede più decisivo entrando a gara in corso (24’st Calderini 4,5 – A trent’anni, alla prima esperienza in B, uno dovrebbe mangiare l’erba a ogni chance concessagli dal mister. Dovrebbe. Lui invece trotterella, non salta mai l’uomo, si mangia un gol (comunque inutile perché era in fuorigioco), e arranca già dopo pochi minuti, in barba alla freschezza che avrebbe dovuto garantire. Del tutto inadatto alla serie B).

Mazzeo 7,5 – Mezzo voto in meno per la sciocca punizione cagionata, da cui viene fuori il definitivo 3-3. Ma sarebbe delittuoso penalizzarlo troppo al termine di una gara ai limiti della perfezione. Sesto gol (stupendo) e terzo assist stagionali. Per nove volte in stagione c’è il suo zampino su un gol della squadra. E’ l’ultima persona a cui si può imputare qualcosa. Semmai, bisognerebbe salvaguardarlo, tipo patrimonio Unesco.

Floriano 6 – Di stima e incoraggiamento. La sfiga lo assiste da troppo tempo (20’pt Beretta 6,5 – Come per Mazzeo: commette un errore grave – il tap-in finito in curva che avrebbe portato il match sul 4-1 – ma una squadra in vantaggio 3-1 a 7’ dalla fine, la partita la deve vincere senza se e senza ma. Lui intanto mette a segno la seconda rete stagionale, sempre in Emilia Romagna, dopo quello di Carpi).

All. Stroppa 6 – Grandissima partita e il blackout finale. Due punti buttati in maniera inaccettabile. E per una volta non sembra assolvere i suoi giocatori. Un sano cazziatone non sarebbe male. Poi si può ragionare sulle scelte (Perché Calderini e non Fedato?) e sulla instabilità di una squadra che perde troppo spesso le distanze e la serenità quando deve gestire il vantaggio.

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