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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Foggia espugna Catanzaro: anche il 'Ceravolo' s'inchina alla capolista, segnano Di Piazza e Mazzeo

Ottava vittoria consecutiva per la squadra di Stroppa che supera quella di Erra: succede tutto nell'ultimo quarto d'ora: Di Piazza la sblocca al 32', quattro minuti dopo il raddoppio di Mazzeo. Maita la riapre al 38', ma non basta

Sono ora 9 i punti che separano il Foggia dall'agognato ritorno in B. Il Foggia fa il suo dovere anche a Catanzaro, in una partita complicata, contro un avversario rognoso. L'ennesima conferma di una maturazione ormai acquisita da tempo. Perché è verosimile che in certe partite il Foggia di qualche tempo fa si sarebbe impantanato rimediando uno striminzito 0-0. Invece la formazione di Stroppa è riuscita a restare sul pezzo, a sbloccare il match, a raddoppiare, e a contenere il ritorno disperato del Catanzaro, dopo il gol dell'illusione di Maita. Il Lecce ora è a -9, e attende la Juve Stabia al 'Via del Mare'. Vincere è d'obbligo, se non vuole che in Capitanata si pensi già a festeggiare.

TIFOSI IN FESTA A FOGGIA: IL VIDEO

PRIMO TEMPO – Al ‘Ceravolo’ c’è in gioco molto, anche se il Foggia, a differenza del Lecce, non ha l’obbligo tassativo di vincere. Stroppa invece ha la necessità di cambiare qualcosa, sia per dar spazio a chi ha scaldato per troppo tempo i seggiolini della panchina, sia per far rifiatare alcune pedine importanti. Ecco dunque che il rimescolamento produce sei varianti rispetto alla formazione di tre giorni fa. In difesa, complice l’assenza per squalifica di Martinelli, c’è Loiacono che però resta a destra, perché accanto a Coletti Stroppa concede a Figliomeni l’esordio dal 1’. In mezzo manca Agazzi, e così Stroppa torna all’antico, rilanciando Agnelli e Gerbo come scudieri del metronomo Vacca, mentre in avanti si rivedono Sarno e Maza accanto all’inamovibile Mazzeo. Erra invece si affida alla semplicità di uno schieramento, il 4-4-2 che gli dà garanzie in termini di copertura del campo, e efficacia in fase difensiva. Le linee serrate lasciano poco spazio ai tentativi di verticalizzazione dei rossoneri, che spesso si affidano al gioco in orizzontale, per provare ad allargare le maglie difensive e trovare l’imbucata giusta. Ma la partita è bloccata, perché quelli del Catanzaro svolgono bene le proprie mansioni, lasciando sì – come è ormai di default in tutte le gare del Foggia – l’iniziativa ai rossoneri, ma senza che il portiere De Lucia corra seri pericoli. Sarno e Maza, non solo per colpe proprie, fanno capire perché Stroppa ultimamente preferisca altri interpreti. Decisamente più in palla Rubin, che tiene sulle sue Icardi, e si offre come valido supporto in fase offensiva. Ma a conti fatti l’unica occasione reale è quella che porta Mazzeo al gol al 13’, sugli sviluppi di un corner, annullato però per offside. Tra i padroni di casa, apprezzabili gli spunti di Giovinco jr, veloce e pericoloso soprattutto nel gioco da fermo, mentre sul piede di Mancosu, con un velleitario tentativo di pallonetto da centrocampo stile Recoba in Empoli-Inter del ’98, si registra l’unico sussulto giallorosso.

LE PAGELLE DEI ROSSONERI

SECONDO TEMPO – Nessun cambio in campo e neppure nello sviluppo della gara. Il Catanzaro continua nella sua logica e legittima tattica ostruzionistica, contro la quale si infrange sistematicamente il palleggio del Foggia. Il Catanzaro difende e spera, come quando Giovinco si trova in area e da buona posizione scarica debolmente addosso a Guarna. Stroppa capisce che è il momento di cambiare, e non è un caso che le tre sostituzioni portino al reinserimento dei titolarissimi Di Piazza, Deli e Chiricò, e alla contestuale uscita dal campo di Sainz Maza, Agnelli e Sarno. Il restyling ridona vigore al Foggia, soprattutto quello di Di Piazza. Se è vero che la prima palla buona la spara in curva, la presenza dell’ex Vicenza dà la possibilità a Mazzeo di muoversi di più fuori dall’area, oltre a un’opzione in più in area. Proprio sull’asse Chiricò-Di Piazza si costruisce l’azione che sblocca il match al 32’. Solita sterzata del brindisino, che con il sinistro la mette sulla testa di Di Piazza. Il Catanzaro accusa il colpo, e capitola quattro minuti dopo con il solito Mazzeo, servito magistralmente in verticale dall’instancabile Gerbo. Ma c’è ancora da soffrire, perché Maita pesca il tiro giusto dal limite che tiene vivo il match anche nei minuti finali. Il finale convulso porta sofferenza, che potrebbe scemare se il sinistro di Chiricò non colpisse il palo. Ma non frena la gioia finale. Il Foggia vince anche a Catanzaro.

CATANZARO (4-4-2) De Lucia; Esposito, Prestia, Sirri, Patti; Icardi, Maita, van Ransbeeck (31’st Carcione), Mancosu (17’st Cunzi (34’st Basrak)); Giovinco, Sarao. A disposizione: Svedkauskas, Pasqualoni, Gomez, Leone, Sabato, Campagna, Bensaja, Cedric, Imperiale. All. Erra

FOGGIA (4-3-3) Guarna; Loiacono, Figliomeni, Coletti, Rubin; Agnelli (19’st Deli), Vacca, Gerbo; Sarno (30’st Chiricò), Mazzeo, Sainza Maza (15’st Di Piazza). A disposizione: Sanchez, Tucci, Empereur, Sicurella, Dinielli, Pompilio, Angelo, Martino, Faber. All. Stroppa

Arbitro: Pillitteri di Palermo

Marcatori: 32’ Di Piazza (F), 36’ Mazzeo (F), 38’st Maita (C)

Ammoniti: Sarao (C), Figliomeni (F), Patti (C), Loiacono (F), Icardi (C)

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