rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sport

Le pagelle di Catanzaro-Foggia: la panchina fa la differenza

Gli innesti di Di Piazza e Chiricò determinanti per la vittoria. Il brindisino autore dell’assist per il gol dell’ex Vicenza, e del palo in chiusura di match. Mazzeo cecchino implacabile

Rimane tutto invariato, ma manca una partita in meno. Cinque scontri alla fine, ma potrebbero non servire tutti. Al Foggia bastano 9 punti per agguantare la promozione, anche se il Lecce dovesse piazzare il pokerissimo. Tutto invariato dopo il turno infrasettimanale, l’ultimo della stagione, in cui il Foggia ha archiviato anche la pratica Catanzaro, non senza soffrire. Ed è questo l’aspetto su cui bisogna focalizzare l’attenzione. Il Foggia ha imparato a vincere soffrendo. Peculiarità che appartiene solo alle squadre vincenti. Vincere (quasi) sempre e comunque è imprescindibile per poter avere la meglio su tutti alla fine del campionato. Lo confermano la Salernitana e il Benevento delle ultime due stagioni, lo sa bene il Foggia che sulla propria pelle ha pagato dazio. Essere solo belli non basta, bisogna essere anche cinici e concreti. Forse questo ultimo, ma decisivo step è stato conseguito.

CATANZARO (4-4-2) De Lucia 6; Esposito 5,5 Prestia 5,5 Sirri 6 Patti 5; Icardi 6 Maita 6,5 van Ransbeeck 5,5 (31’st Carcione s.v.) Mancosu 5,5 (17’st Cunzi 6 (34’st Basrak s.v.)); Giovinco 6 Sarao 5. A disposizione: Svedkauskas, Pasqualoni, Gomez, Leone, Sabato, Campagna, Bensaja, Cedric, Imperiale. All. Erra 5,5

FOGGIA (4-3-3) Guarna 6; Loiacono 6 Figliomeni 6,5 Coletti 7 Rubin 6,5; Agnelli 5,5 (19’st Deli 6) Vacca 6,5 Gerbo 7; Sarno 5 (30’st Chiricò 7) Mazzeo 7 Sainza Maza 5 (15’st Di Piazza 7). A disposizione: Sanchez, Tucci, Empereur, Sicurella, Dinielli, Pompilio, Angelo, Martino, Faber. All. Stroppa 7,5

Guarna 6 – Bucato per la seconda gara di fila. Non gli capitava da tempo. Colpe zero, meriti tanti per l’estrema attenzione ed efficacia sulle palle alte.

Loiacono 6 – Mancosu è cliente scomodo che comunque riesce ad arginare senza farsi venire il fiatone. Si sacrifica per la patria con un intervento duro in tackle, che a lui vale il giallo e a Cunzi l’uscita anticipata.

Figliomeni 6,5 – Un’ammonizione evitabile che però non ne condiziona la gara. Bravo nell’uno contro uno, che in alcune uscite palla al piede. Unico neo, la chiusura un po’ molle su Maita in occasione del gol.

Coletti 7 – Giganteggia come accade da un po’ di gare a questa parte. Sbaglia poco o nulla, e Sarao può solo imprecare.

Rubin 6,5 – Ha di fronte a sé Icardi, uno dei clienti più scomodi. La qualità e la costanza della sua spinta non si riduce. E’ anzi vitale, vista la scarsa collaborazione di Maza.

Agnelli 5,5 – Un po’ fuori dal gioco, anche per le oggettive difficoltà che il Foggia avverte quando prova a verticalizzare. E per un divoratore di spazi come lui, è un problema non da poco. Col passare dei minuti paga dazio anche dal punto di vista fisico quando il doppio impegno ravvicinato si fa sentire (19’st Deli 6 – Mette lo zampino nelle occasioni più nitide del Foggia).

Vacca 6,5 – Tenta di non ingolfare mai il gioco dei suoi verticalizzando e sventagliando appena ne ha la possibilità. Non realizza capolavori, ma resta sul pezzo fino alla fine.

Gerbo 7 – Torna all’antico, ovvero al ruolo di mezzala. Non sbaglia una valutazione, dal semplice passaggio all’apertura di trenta metri. Mettici poi la solita quantità di chilometri percorsi, e il taglio di giustezza che spiana la strada a Mazzeo per il 2-0.

Sarno 5 – La pubalgia fa danni. Stroppa lo rilancia, ma in campo c’è la controfigura di Sarno. Cerca il dialogo con Mazzeo, ma gli manca lo spunto giusto. E il coniglio resta nel cilindro (30’st Chiricò 7 – Due minuti, il tempo di spostarsi il pallone sul sinistro e tirar fuori la perla dall’ostrica. Di Piazza ringrazia. Il secondo pallone che tocca chiuderebbe il match se De Lucia non lo deviasse sul palo. Fa lui il Sarno, in mancanza di quello vero. I risultatati sono comunque ragguardevoli).

Mazzeo 7 – Primo pallone serio a disposizione: gol. Ma l’arbitro annulla per offside. Al secondo pallone, assist per Di Piazza, che sciupa. Alla terza occasione, cioccolatino d’esterno e sedicesima perla in stagione. What else?

Sainz Maza 5 – Qualcuno eccepirà sugli sprechi di Di Piazza, ma poi pensi alla sua alternativa, e rivaluti il lavoro dell’ex Vicenza. Un corpo estraneo, lo spagnolo. Rallenta sistematicamente il gioco quando sarebbe invece il caso di far correre il pallone (15’st Di Piazza 7 – L’errore sulla prima conclusione è da matita blu, ma ha la buona grazia di autocorreggersi sbloccando il match. Quarto gol in rossonero, pesante tanto quanto quello di Agrigento).

Stroppa 7,5 – A lui va la palma di migliore in campo. Perché fa i giusti cambi all’inizio (gli esclusi necessitavano di riposo), e le opportune correzioni in corsa. E perché il traguardo è sempre più vicino.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le pagelle di Catanzaro-Foggia: la panchina fa la differenza

FoggiaToday è in caricamento