Caso Baldassarre, Amodeo: "Ne parleremo, ma non è detto che esprimeremo decisione”

Continua a tenere banco il caso di Peppino Baldassarre, il giornalista e opinionista sportivo al centro di una querelle (che non tende a placarsi) scoppiata in tribuna stampa al termine del minuto di raccoglimento fatto durante l’incontro tra il Foggia e il Martina, per commemorare le vittime di Lampedusa.

All’indomani delle dichiarazioni di Baldassarre, che a FoggiaToday ha precisato di non essere razzista e di aver pronunciato durante il minuto di silenzio la frase incriminata “fossero rimasti a casa sarebbero ancora vivi”, abbiamo interpellato telefonicamente Arianna Amodeo, responsabile dell’ufficio stampa del Foggia Calcio, che ha precisato di non aver sentito la frase, “altrimenti – ha aggiunto – l’avremmo immediatamente ripreso e redarguito, qualcosa avremmo fatto”.

Questo però non vuol dire che la società si esprimerà o prenderà dei provvedimenti in tal senso: “Qualora dovesse esserci la possibilità e l’esigenza di esprimere la posizione della società, la troverete sul nostro sito ufficiale, ma può darsi che non esprimeremo alcuna decisione” commenta Amodeo.

Sull’opportunità o meno di ritirare l’accredito stampa al collega Baldassarre, che qualcuno ha proposto di fare - oltre alla richiesta di Sel fatta all’Ordine dei Giornalisti di indagare ed eventualmente sanzionare Baldassarre - la responsabile dell’ufficio stampa non si sbilancia: “Ciò che riteniamo opportuno fare lo facciamo a prescindere da quello che la gente possa dire o pensare. Non è che ritiriamo l’accredito al signor Baldassarre perché la gente comune o gli altri colleghi ce lo chiedono di fare. Abbiamo delle persone qualificate che si occupano di comunicazione e che dovranno però confrontarsi anche con la società”.