Lega Pro: domani o giovedì le sentenze del Collegio. Il Catania nel girone del Foggia?
Mancano nove giorni al sorteggio dei calendari di Lega Pro. Non ci saranno più gironi da 20 squadre, ma da 18. I rossoneri quasi certamente giocheranno nel girone C, dove figureranno gli etnei che potrebbero partire con almeno 10 punti di penalizzazione
Sono passati tre giorni dalla notte di Verona, che ha sancito l’eliminazione del Foggia dalla Coppa Italia. Dopo la sfida il tecnico De Zerbi ha concesso ai suoi ragazzi quattro giorni di riposo, dopo un mese intenso trascorso tra fase di preparazione, amichevoli e primi impegni ufficiali. La squadra si radunerà nuovamente giovedì per preparare l’inizio del campionato che partirà ufficialmente domenica 6 settembre.
Per conoscere calendario e avversai bisognerà attendere ancora qualche giorno. Nove per l’esattezza. Giovedì 27 agosto alle ore 11 presso la sede di Firenze è in programma la presentazione dei calendari. Una data determinata dal terremoto che ha travolto la Serie B e la Lega pro, con gli scandali delle partite truccate che hanno visto protagonisti il Catania nella serie cadetta, Teramo e Savona in Lega Pro. La composizione dei tre gironi è legata alla presentazione del calendario di Serie B in programma martedì 25 agosto.
Tra domani e giovedì si conosceranno i verdetti in merito all’inchiesta “Dirty Soccer”. Per il Catania, è praticamente certa la retrocessione in Lega pro. Resta da quantificare la penalizzazione, se quella mite di 5 punti chiesta dal Procuratore Palazzi o quella più probabile di 10-12 punti che il collegio arbitrale presieduto da Sergio Artico decreterà.
Più controverse le situazioni di Teramo e Savona. La storia è nota: secondo l’accusa la società abruzzese avrebbe pagato quella ligure per vincere il match che avrebbe decretato la promozione in B. Per le due società Palazzi ha chiesto la retrocessione in D e robuste penalizzazioni (-20 per il Teramo e -10 per il Savona). Tutto dipenderà dal grado di colpevolezza di Luciano Campitelli, presidente del Teramo, che secondo la difesa era totalmente all’oscuro della combine che invece sarebbe stata orchestrata dal diesse Marcello Di Giuseppe. I membri del collegio non sono tutti concordi sul coinvolgimento diretto di Campitelli, e questo fattore potrebbe incidere sulla pena.
Ancora un giorno, forse due e si potrà avere un quadro più chiaro della situazione. Ciò che sembra ormai certo, è che la Lega Pro non avrà più il formato a 60 squadre con tre gironi da 20, ma, complici le numerose defezioni tra illeciti, fallimenti e mancate iscrizioni, quello più snello a 54. Tre gironi da 18, ivi compreso quello del Foggia. I rossoneri, salvo sorprese dovrebbero giocare nel girone C, che attualmente sembra essere quello meno in difficoltà a livello numerico. Con il certo ingresso del Catania, e l’uscita di scena della Vigor Lamezia, il girone è già al completo. Con il Foggia, ci sarebbero Akragas, Benevento, Casertana, Catania, Catanzaro, Cosenza, Fidelis Andria, Ischia, Juve Stabia, L’Aquila, Lecce, Lupa Castelli Romani, Lupa Roma, Martina Franca, Matera, Melfi, Paganese. Dubbi sull’Aqulia, che potrebbe slittare nel girone B (quello in cui non ci saranno Teramo e Savona retrocesse e sostituite da Gubbio e Forlì, oltre all’Ascoli che dovrebbe essere ripescato in B), se il Messina dovesse essere ripescato. Nel girone A, la Pro Patria sostituirà la Torres.