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Foggia calcio, la sconfitta in Coppa Italia accelera il mercato?

Mancano ancora 12 giorni alla chiusura, ma la gara con il Catania potrebbe portare il diesse Nember a velocizzare alcune trattative. Servono innesti in tutti i reparti

A meno di 24 ore dal tonfo interno di Coppa Italia, in casa Foggia si pensa ad andare avanti. Grassadonia sa che c’è tanto da lavorare per oliare certi meccanismi, e che serve tempo affinché molti giocatori smaltiscano i carichi di lavoro di Ronzone. Nessun catastrofismo ad accompagnare la sconfitta con il Catania, eppure gli spunti di riflessione non mancano.

Perché al netto delle assenze che hanno depauperato tecnicamente la squadra (Mazzeo, Gerbo, Floriano e Agnelli) la sfida di ieri sera ha evidenziato ulteriormente le mancanze di una rosa già note da settimane. E note anche a Nember. Solo che a 12 giorni dalla fine del mercato, ora la necessità ha assunto i connotati dell’urgenza. Il diesse rossonero sa che al suo allenatore servono nuovi innesti, e ieri ha avuto la conferma che non si tratta di semplici puntelli, ma di interventi robusti. Dalla difesa all’attacco, passando (soprattutto) per il centrocampo, la sensazione è che al Foggia attualmente servano almeno 4 innesti per alzare il tasso tecnico, allungare la rosa e puntare a svolgere un ruolo importante nel prossimo campionato.

In difesa l’impiego di Martinelli (comunque meno negativo degli irriconoscibili Tonucci e Camporese) ha evidenziato il buco sul settore sinistro. Al Foggia manca un difensore mancino, magari anche bravo nell’impostazione. Il nome che circola da giorni è quello di Andrea Costa del Benevento, ex Empoli, Parma e Sampdoria. Con le ‘Streghe’ Nember ha provato a intavolare uno scambio con Empereur. Da determinare la formula anche perché i due giocatori hanno contratti diversi per ingaggio e durata.

Ma è il centrocampo il settore che preoccupa maggiormente. Marco Carraro (meglio nella ripresa) è apparso ancora giù di corda, e bisognoso di tempo. Affidargli a occhi chiusi le chiavi del centrocampo, almeno per il momento, sembrerebbe un azzardo. Per non parlare di Ramè, che nella gara di ieri ha mostrato tutta la sua inadeguatezza. Per questo c’è la necessità di affiancargli un elemento di provata esperienza. Chi, è difficile dirlo. Nember aveva il pallino di Schiattarella, ma a oggi sembra un nome impraticabile. Maggiori margini di manovra ci sarebbero su Gabriele Rolando, esterno di proprietà della Sampdoria, che nelle ultime due stagioni ha vestito le maglie di Latina e Palermo. Sarebbe perfetto per affiancare Zambelli sulla destra.

Poi c’è l’attacco: i nomi sono sempre gli stessi. Nomi ambiziosi e altrettanto onerosi dal punto di vista economico. Ma il commissariamento e la presenza degli esuberi che gravano sul monte ingaggi, impediscono a Nember di agire senza ostacoli. Certo, la collaborazione delle società proprietarie dei cartellini e degli stessi giocatori, potrebbe sbloccare le operazioni. Ecco perché i nomi di Galabinov e Ceravolo restano in piedi, seppur di difficile realizzazione. Le piste che portano a Floro Flores e Ardemagni (in attesa dello svincolo dall’Avellino) restano delle alternative.

Cessioni

Restano tanti gli esuberi, ma intanto due operazioni in uscita sono state formalizzate. Matteo Fedele è passato al Csu Craiova, formazione rumena allenata dal tecnico italiano Devis Mangia. Il centrocampista si è trasferito in prestito con diritto di riscatto. Ritorno in serie C, invece, per Luigi Dinielli, che ha firmato per il Matera.  

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