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La piazza è con Zeman, che vuole restare "ma a certe condizioni"

Intanto, la squadra continua ad allenarsi. Dopo la seduta di ieri pomeriggio, i rossoneri sono scesi in campo stamani per poi rivedersi anche domattina

Ore 13.30 + ULTIMA ORA: VERTICE IN CORSO TRA ZEMAN E CANONICO +

A due settimane dall’ultimo impegno stagionale, la gara persa contro l’Entella nel primo turno dei playoff nazionali, in casa Foggia si naviga a vista e nessuno dei dubbi che penzolano sul futuro tecnico e societario del club siano stati risolti.

L’atteso faccia a faccia tra il duo Zeman-Pavone e Canonico, inizialmente previsto martedì scorso, non si è tenuto. A rinviare l’appuntamento, i contestuali impegni lavorativi del presidente e la presenza del tecnico boemo a Morrovalle per il ‘Premio Cesarini’. Evento, nel corso del quale Zeman ha ribadito ancora una volta la volontà di restare a Foggia. Una permanenza, però, vincolata alla garanzia di una risoluzione di tutte quelle criticità che hanno caratterizzato la stagione appena terminata. “Sono soddisfatto della stagione, anche se avremmo potuto fare molto meglio, ma non siamo stati capaci come società. A Foggia sono stato bene, la gente mi vuole bene e vorrei rimanere, però, con altri presupposti”, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport. Il boemo ha anche smentito le indiscrezioni – già sprovviste di alcun fondamento – che lo volevano vicino a un ritorno a Pescara.

Le richieste del mister sono note: i famosi presupposti sono di natura tecnica, in primis, e non solo e il boemo le ribadirà presidente Canonico. Tra le condizioni poste, la permanenza di Peppino Pavone. La presenza del diesse è imprescindibile per il boemo, che lo scorso gennaio arrivò a un passo dalle dimissioni dopo il siluramento di Pavone al termine della gara con il Latina. D’altronde, la storia parla chiaro. Nei suoi sette campionati disputati a Foggia, il tecnico di Praga non ha mai lavorato senza che al suo fianco ci fosse l’ideologo di Zemanlandia.

In attesa che si sciolgano le riserve, la piazza sembra aver già deciso da che parte stare. Tutti sono favorevoli alla permanenza del duo, forti della convinzione che il progetto tecnico abbia delle basi solide, sulle quali effettuare solo dei puntelli propedeutici all’atteso salto di qualità. Per converso, il cambio di guida tecnica potrebbe determinare una minirivoluzione, dettata non solo dalle differenti idee di chi siederebbe sulla panchina rossonera, ma anche dalla volontà di alcuni interpreti di non proseguire il percorso in Capitanata con un altro tecnico.

L’enorme incognita non fa che favorire l’affastellarsi di voci, spesso totalmente discordanti. Parallelamente, germogliano i rumors anche sul futuro societario del club. Voci che non trovano, per ora, il conforto della concretezza, ma che testimoniano un rinnovato interesse attorno al club rossonero che non si registrava da tempo.

Intanto, la squadra continua ad allenarsi. Dopo la seduta di ieri pomeriggio, i rossoneri sono scesi in campo stamani per poi rivedersi anche domattina. Gli allenamenti, poi, riprenderanno la prossima settimana allorquando, si spera, qualche incognita sarà stata risolta. 

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