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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Garofalo salva il Foggia: pari a Francavilla, ma i playoff non sono ancora al sicuro

Finisce 2-2 al Nuovarredo Arena il derby con la Virtus. Foggia avanti con Merola, poi Perez e Maiorino (su rigore) ribaltano la situazione. Al 43' della ripresa il pari di Garofalo. Rossoneri decimi, dovranno vincere per avere la certezza di un posto nei playoff

Sarà decisiva la sfida con l’Avellino, al di là di ciò che faranno le dirette concorrenti. Il caso Catania e la rovinosa sconfitta con il Catanzaro, cui si aggiunge il pari odierno con la Virtus Francavilla, ha trasformato improvvisamente il percorso del Foggia da una discesa ripida a una scalata dello ‘Zoncolan’. L’ultimo derby della regular season regala al Foggia un punto prezioso più per la testa che per la classifica. Presentarsi all’ultima giornata con il fardello di due sconfitte consecutive sarebbe stato oltremodo pesante. L’ha risolta Garofalo, schierato da Zeman al quarto d’ora della ripresa, qualche minuto prima che i padroni di casa sovvertissero l’iniziale vantaggio siglato dal solito Merola. Un Foggia discreto a tratti, ma comunque padrone del gioco per quasi tutta la partita, eccezion fatta per gli ultimi dieci minuti del primo tempo. Ma per sconfiggere gli irpini (che allo Zaccheria dovranno quanto meno difendere il terzo posto e provare a conquistare il secondo, ndr) servirà molto di più. A cominciare da una difesa al completo e dal recupero di bomber Ferrante.

PRIMO TEMPO – Zeman è un tipo bravo anche a bluffare. Le sue affermazioni possibiliste circa un cambio di modulo a causa dell’indisponibilità di difensori centrali di ruolo, aveva ‘illuso’ in molti. Prontamente smentiti. È ancora 4-3-3, con Petermann che fa qualche passo indietro per affiancare Girasole al centro del reparto arretrato, con Gallo che va a completare la mediana con Di Paolantonio e Rocca. In avanti c’è l’altra grande sorpresa di giornata, il redivivo Di Grazia che non si vedeva in campo da sei mesi (17 ottobre in casa con il Monopoli, quando si infortunò dopo un quarto d’ora). È un buon Foggia, che non soffre più di tanto l’adattamento di un centrocampista in difesa, malgrado i due attaccanti della Virtus Francavilla siano tra i migliori interpreti del girone. La manovra dei rossoneri è abbastanza fluida, con Garattoni e soprattutto Rizzo che trovano spazio per affondare. Ed è proprio quest’ultimo, con un preciso cross a pescare il perfetto taglio centrale di Merola che stappa la partita. È un Foggia padrone del campo, almeno fino alla mezz’ora, prima che la sonnecchiante Virtus decida di prendere l’iniziativa. Una decina di minuti per meritare il pareggio bastano e avanzano. La pressione dei brindisini si fa progressivamente più pesante. Serve un grande Dalmasso per censurare un preciso piattone dal centro dell’area di bomber Patierno. A seguire, arriva il salvataggio sulla linea di Rizzo, a negare il gol a Perez sugli sviluppi di un corner. Il paradosso vuole che il pari arrivi su una ripartenza. Il Foggia perde palla sulla trequarti avversaria, concedendo spazio sul proprio fianco destro, dove Maiorino può fuggire e servire in mezzo Perez. Gol e pareggio a pochi secondi dalla fine del primo tempo.

SECONDO TEMPO – Il Foggia impiega poco per ripristinare il proprio predominio. Manca la zampata vincente, anche perché la squadra di Taurino riempie l’area anche con otto uomini. Di Grazia avrebbe l’occasione per timbrare il cartellino chiudendo un dai e vai con Curcio, ma Nobile gli sbarra la strada. È il quarto d’ora, momento cruciale. Perché Zeman decide di stravolgere la squadra. E gli innesti di Martino e Garofalo per Garattoni e Di Paolantonio sono del tutto ragionevoli e naturali, qualche perplessità la alimenta la scelta di inserire Nicolao per Di Grazia. Anche perché pochi minuti dopo il Francavilla trova il gol, grazie a un rigore di Maiorino cagionato da un fallo di Petermann su Patierno. Una fiammata, perché la squadra di casa arretra nuovamente con il precipuo scopo di difendere il vantaggio, accennando qualche timida e poco convinta ripartenza. Il Foggia spinge, ma servirebbe qualcuno che riempia l’area. Alla fine, ci riesce il più attaccante dei centrocampisti, Garofalo, che si inserisce alla perfezione raccogliendo di testa un lancio al bacio di Gallo e beffando Nobile. Un gol più utile per il morale che per la classifica, alla luce delle contestuali vittorie di Picerno e Turris.  

Virtus Francavilla-Foggia 2-2

VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2) Nobile; Idda, Miceli, Caporale; Carella, Franco, Toscano, Maiorino (24’st Ventola), Ingrosso (24’st Delvino); Perez (39’st Prezioso), Patierno. A disposizione: Cassano, Feltrini, Gianfreda, Delvino, Padovano, Rizzo, De Maria, Poletì. Allenatore Taurino

FOGGIA (4-3-3) Dalmasso; Garattoni (17‘st Martino) Girasole, Petermann, Rizzo; Rocca, Di Paolantonio (17‘st Garofalo), Gallo; Merola, Curcio, Di Grazia (17’st Nicolao). A disposizione: Volpe, Di Pasquale, Rizzo Pinna, Vitali, Maselli, Garofalo, Turchetta, Tuzzo, Martino, Nicolao. Allenatore: Zeman

Arbitro: Ubaldi di Roma1

Assistenti: Lenza di Firenze – Bianchini di Perugia

Quarto assistente: Viapiana di Catanzaro

Marcatori: 19’pt Merola (F), 45’pt Perez (V), 23’st rig. Maiorino (V), 43’st Garofalo (F)

Ammoniti: Ingrosso (V), Rizzo (F), Petermann (F)

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