rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio

Boscaglia non teme le pressioni: “La squadra ha bisogno di tempo, ma vuole riscattarsi”

Le parole del tecnico alla vigilia del turno infrasettimanale contro la Virtus Francavilla, dopo le due sconfitte con Latina e Picerno: “Siamo una squadra nuova, ci sono tante cose da aggiustare sulle quali stiamo lavorando”

Dimenticare Latina e Picerno, anzi no. Le due scoppole subite in un poco edificante (sotto il profilo dei risultati) inizio di campionato impone delle riflessioni. Ponderare bene sugli errori fatti perché non si ripetano. Ecco perché, i due recenti inciampi non vanno cestinati, ma tenuti bene a mente: “Bisogna accantonarli, ma ogni tanto dobbiamo pensarci perché non ricadiamo sugli stessi errori”, puntualizza mister Boscaglia.

Tre giorni dopo lo 0-3 di Picerno il Foggia tornerà nuovamente in campo, per il primo derby stagionale. Arriva la Virtus Francavilla, squadra da sempre piuttosto scomoda: “Una squadra organizzata, con tanti giocatori che giocano insieme da tempo. Concedono pochi spazi e ripartono bene. Hanno delle buone individualità, poi magari capita che giocando a Foggia si dia qualcosa in più. Ma le insidie non sono diverse da quelle delle due precedenti avversarie”.

Boscaglia non cerca alibi per spiegare l’inizio da dimenticare del suo Foggia, epperò certe difficoltà non possono che essere fisiologiche: “Può sembrare una scusante, ma non lo è anche perché non sono venuto qui a cercare giustificazioni. Ma siamo una squadra nuova, con diciotto giocatori nuovi. Abbiamo avuto il torto di non disputare amichevoli importanti, ci sono tante cose da aggiustare, tante dinamiche tattiche da rivedere e sulle quali stiamo lavorando. La voglia e i calciatori adatti non mancano, ma questa squadra ha bisogno di tempo”.

Lavoro, lavoro, soltanto lavoro. L’unica ricetta consultabile perché da una rosa, ottima sulla carta, nasca una squadra vera: “Dobbiamo trovare le chiavi giuste, che ci sono. Siamo in una fase di costruzione nella quale non avremmo dovuto perdere troppo terreno. Purtroppo, è accaduto, non lo volevamo né ce lo aspettavamo, ma dobbiamo fare tesoro di ciò che abbiamo subito. In questo momento, devo guardare sia il bicchiere mezzo vuoto (gli errori commessi) che quello mezzo pieno, perché la squadra ha lottato, ha costruito tante palle gol nitide, però a volte è sembrata vulnerabile. C’è grandissima voglia di rivalsa, domani è la gara giusta, nonostante si giochi contro una squadra molto forte”.

Si stizzisce un po’ quando si parla di Odjer, giocatore che per caratteristiche sembra quasi imprescindibile in questa fase nella quale la squadra fa fatica a tenere saldi i reparti: “Se l’ho messo fuori ci sarà un motivo. È qui perché l’ho voluto io e perché lo ritengo importante sia che si giochi a due che a tre. Quando si fanno certe scelte è perché sono mirate, pensate. Non facciamo scelte folli, ma solo quelle che prima della partita si ritengono opportune. Bisognerebbe conoscere quello che succede, ci sono situazioni che possono cambiare di settimana in settimana. Parlare dopo è sempre più facile. Odjer è stato fortemente voluto come tutti gli altri giocatori. Scelte fatte insieme alla società e questo riguarda anche chi già c’era e ha rinnovato. Nessun calciatore mi è stato imposto”.

Dal fisico e dalla tattica si passa alla testa. Il mister non pensa che il momento no e le pressioni possano appesantire il pallone: “Posso capire se pesi per un giovane. Ma se capitasse anche agli esperti, significherebbe che non sono da Foggia. A me non pesa allenare in queste condizioni. Se abbiamo scelto questi calciatori è perché pensiamo possano giocare nel Foggia. Con tutto il rispetto per le altre società, giocare qui non è come dalle altre parti. Qui la pressione è importante, ma bisogna fare in modo che la palla abbia sempre lo stesso peso”.

Chiosa sul rapporto con il presidente, che lunedì ha lasciato lo stadio poco dopo il 2-0 del Picerno: “Con lui ci sentiamo ogni giorno. C’è un confronto liberissimo, ci scambiamo opinioni. Lui è l’unico con il diesse a cui do spiegazioni. Penso che sia giusto il confronto, perché a volte può capitare che si prendano degli spunti positivi. Credo sia l’arma migliore per crescere e far sentire la vicinanza alla squadra”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Boscaglia non teme le pressioni: “La squadra ha bisogno di tempo, ma vuole riscattarsi”

FoggiaToday è in caricamento