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Il Foggia riparte con un tris: Ogunseye, Iacoponi e Di Noia stendono il Potenza

Finisce 3-0 allo ‘Zac’ la sfida valida per 23esima giornata di campionato. La sblocca l’ex Modena a un passo dalla mezz’ora del primo tempo. Al 37’ il raddoppio di Iacoponi. Al 34’st della ripresa, la firma di Di Noia

Tre gol per ripartire, una prestazione convincente. Se il peggio sia passato lo diranno i prossimi impegni, ma allo ‘Zaccheria’ il Foggia di Gallo ritrova tre punti preziosi per la classifica e anche per il morale. Mattatore, il giovane Iacoponi. A lui il tecnico rossonero ha affidato la ‘delega’ agli strappi perduti dopo l’addio di D’Ursi. La risposta è stata oltremodo incoraggiante: un gol, tante grandi giocate e una meritata standing ovation. Il tre a zero con il Potenza ha messo in evidenza un Ogunseye dominante e dominatore, tutt’altra pasta rispetto al giocatore lento e impacciato di qualche settimana fa. Certo, il 3-0 di oggi non deve rappresentare un assist per le facili esaltazioni. Male, molto male il Potenza visto oggi, ma dopo un inizio d’anno da dimenticare, il Foggia era chiamato a dare dei segnali di vitalità, che dopo il successo in coppa con la Juve, sono arrivati. 
PRIMO TEMPO – Gallo recupera tutti gli acciaccati, ma Peralta resta in panchina. Spazio a Iacoponi, alla sua prima chance dal 1’ in campionato. La saprà sfruttare molto bene. Il 3-5-2 del Potenza non è esemplare sotto il profilo della compattezza. Soprattutto il versante destro, dove Hadziosmanovic spinge senza tornare e Steffè è costantemente proiettato in avanti, produce spazi invitanti sui quali poter far male. Non è un caso se Schenetti si appoggi di sovente sul quel settore di campo, fiancheggiato da Costa e dallo stesso Iacoponi, che quando viene lanciato in profondità fa valere il passo diverso rispetto a Matino. Così l’attaccante classe 2002 finisce per diventare il grimaldello per aprire la retroguardia del Potenza. Già al 7’ i rossoneri potrebbero sbloccarla: Petermann lancia Iacoponi sulla sinistra, scarico centrale per l’accorrente Schenetti che non trova la porta. L’attacco del Foggia funziona, perché Ogunseye conferma il momento sì oltre a progressi evidenti nel lavoro di raccordo. La punta ex Modena non perde un duello con Rocchi, e con il suo lavoro di sponda riesce ad aprire sistematicamente il campo alle incursioni dei quinti e delle mezzali. Bella l’azione al 16’, con Ogunseye che fa velo sul cross di Petermann aprendo il campo al tiro di Garattoni, respinto da Gasparini. È un dominio rossonero, temporaneamente interrotto da una punizione dal limite di Caturano che impegna Nobile. Parentesi pura. Il Foggia continua a costruire azioni (comprese quelle dei gol saranno almeno sette quelle nitide), anche se alla fine il gol è una gentile concessione del Potenza. La difesa lascia un’autostrada a Ogunseye, Nobile lo lancia verso la porta con le mani. Ne nasce una insistita azione, con due ribattute su altrettante conclusioni, prima del tap in vincente del nove rossonero. Non irreprensibile anche il posizionamento sul gol di Iacoponi, perfettamente imbeccato da Frigerio (con velo di Petermann). Applausi e tanti abbracci per il giovane attaccante. 

SECONDO TEMPO – Raffaele cambia subito, affidandosi a Del Sole per Armini. Un attaccante esterno per un difensore. Cambio di uomo e di modulo, con il 3-5-2 che torna in soffitta a vantaggio del 4-3-3. Qualche timido cambiamento emerge, ma servirebbe una inversione di trend di quelle robuste. Eppure, resta la sensazione che il doppio vantaggio sia come una lastra di ghiaccio sottile. Basta poco perché si sgretoli. Per questo servirebbe il terzo gol, anche perché di tanto in tanto il Potenza si affaccia sulla trequarti. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma i precedenti con Picerno e Cerignola richiedono un plus di prudenza. Quando il Foggia inizia a limitare le ripartenze, Gallo interviene con DI Noia (per Schenetti) e Beretta (per Ogunseye). Scelta degli uomini e tempismo del cambio perfetti. L’ex Perugia combina con Costa sulla transizione attivata dall’esterno mancino, il cui cambio di gioco per Beretta è una delizia, tanto quanto l’elegante appoggio dell’attaccante per lo stesso Di Noia, che può festeggiare il suo primo gol allo ‘Zaccheria’. Game, set and match. Raffaele lo capisce e infatti richiama Caturano. Gallo getta nella mischia anche Peschetola, Rutjens e Kontek. C’è tempo anche per un palo di Beretta e per quasi gol su capocciata di Rutjens. Poco male. Lo ‘Zac’ può tornare a sorridere. 

FOGGIA (3-5-2) 15 Nobile; 21 Leo, 6 Di Pasquale, 3 Rizzo; 2 Garattoni (98 Rutjens 37’st), 26 Frigerio, 25 Petermann (4 Kontek 40’st), 7 Schenetti (28 DI Noia 25’st), 32 Costa; 44 Iacoponi (33 Peschetola 37’st), 9 Ogunseye (11 Beretta 25’st). A disposizione: 12 Illuzzi, 22 Dalmasso, 4 Kontek, 10 Peralta, 11 Beretta, 27 Bjarkason, 28 Di Noia, 33 Peschetola, 45 Battimelli, 77 Odjer, 91 Capogna, 98 Rutjens. Allenatore: Gallo

POTENZA (3-5-2) 1 Gasparini; 5 Matino, 21 Rocchi, 13 Armini (10 Del Sole 1’st); 98 Hadziosmanovic, 30 Steffè (6 Del Pinto 29’st), 20 Laaribi (7 Cittadino 29’st), 38 Talia (14 Riccardi 29’st), 26 Verrengia; 9 Caturano (19 Alagna 35’st), 11 Di Grazia. A disposizione: 46 Alastra, 17 Polito, 23 Logoluso, 70 Schimmenti. Allenatore Raffaele 

Arbitro: Cherchi di Carbonia 

Assistenti: Torresan di Bassano del Grappa – Catani di Fermo

Quarto ufficiale: Gigliotti di Cosenza 

Marcatori: 28’pt Ogunseye (F), 37’pt Iacoponi (F), 34’st Di Noia (F)

Ammoniti: Nobile (F), Laaribi (P), Caturano (P), Di Grazia (P), Cittadino (P)

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