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Martedì, 23 Aprile 2024
Calcio

Tracollo Foggia, il Pescara passeggia allo 'Zac': e la 'Sud' chiede l'esonero di Boscaglia

Gli abruzzesi dominano per tutta la partita e sbloccano il risultato con Lescano. Nella ripresa, il raddoppio di Milani, Kraja e Vergani chiudono il conto. Dura contestazione delle curve

Potrebbe essere già giunta al capolinea l'avventura di Roberto Boscaglia sulla panchina del Foggia. D'altronde, uno 0-4 rimediato contro il Pescara, al termine di una prova ai limiti dell'orrido, obbliga a delle riflessioni che, forse, in casa Foggia erano già in corso dopo un inizio di stagione piuttosto negativo. Sulle sorti del mister, intanto, la 'Sud' ha già detto la sua con un rumorosissimo "Boscaglia vattene". Passeggia il Pescara, squadra giovane e ben organizzata, sempre in controllo del match contro una squadra senza idee, scarica mentalmente e fisicamente. Una differenza tra le due squadre a tratti abissale che neanche un punteggio così netto riesce a descrivere pienamente. 

PRIMO TEMPO – Fischia una buona parte dello stadio. Un disappunto rivolto sì al risultato con il quale le due squadre vanno riposo, ma prima ancora alla prestazione. Fischiano soprattutto tribuna e gradinata, mentre la 'Nord' invoca la presenza dei famosi “undici leoni”. Che in campo non si sono visti. Più gattini impauriti, che tradiscono una tensione cronicizzata dall'inizio di stagione poco esaltante. Boscaglia prova a invertire il trend con una formazione dal sapore di all-in. Dentro i tre tenori Schenetti, D'Ursi e Peralta, con l'ex Entella più mezzala (almeno in partenza) che trequartista centrale. C'è anche Petermann con l'onnipresente Di Noia e Vuthaj in avanti. Ma le scelte del tecnico rossonero non pagano. Perché agli impacci figli del momento, si aggiunge anche una superiorità tecnico-tattica, ma pure atletica, del Pescara di Colombo. Gli abruzzesi sono schierati a specchio, ma è l'interpretazione che è completamente diversa. Per non parlare dei ritmi. Gli ospiti dominano sulle seconde palle e aggrediscono rapidamente e sistematicamente sul portatore di palla avversario. Le contromosse dei rossoneri sono improduttive. Già l'incipit del match lascia presagire quel che sarà la sceneggiatura della prima frazione. Fortuna che Nobile si opponga a dovere alla inzuccata di Lescano, peraltro censurata dal fischio dell'arbitro. Ma la facilità con la quale il Pescara si presenta nell'area rossonera è quasi imbarazzante. Farraginosa è invece la manovra dei padroni di casa, che al netto di qualche estemporaneo episodio, denunciano le solite carenze di gioco e una certa povertà di idee. Il simbolo della confusione è Petermann. Del delizioso metronomo e comandante della mediana di Zeman, non è rimasto nulla, neppure il colore dei capelli. L'ex Cesena paga anche una scarsa collaborazione delle due mezzali, più propense a lanciarsi in avanti che a rinculare. Il Pescara ringrazia, perché le porzioni di campo su cui poter far male si dilatano sempre di più. Come nel gol. Protagonista in negativo è proprio Petermann, che gestisce male un pallone ben recuperato da un anticipo di Di Pasquale. Prateria che si apre sul centrodestra e Cancellotti che 'lobba' al centro dove Lescano può timbrare in tutta libertà.

SECONDO TEMPO – La partita finisce, di fatto, al 10', quando Milani penetra come il burro in area e castiga Nobile con un preciso diagonale. Perché per il Foggia sembrava già una impresa farne uno, figuriamoci due. Il rosso beccato da Di Pasquale, per un'entrataccia totalmente senza senso su Cuppone (costretto al cambio) apre le danze alla goleada. Gioiscono anche Kraja e Vergani (subentrato a Lescano), mentre la 'Sud' invita Boscaglia a fare le valigie, la 'Nord' a rispettare i colori sociali. I cinque minuti di recupero accordati dall'arbitro servono solo a prolungare il supplizio. Per il Foggia si preannuncia una domenica infuocata.

Foggia-Pescara 0-4

FOGGIA (4-3-3) Nobile; Leo, Sciacca, Di Pasquale, Costa; Schenetti, Petermann (37'st Frigerio), Di Noia (37'st Odjer); Peralta (1'st Tonin), Vuthaj (37'st Ogunseye), D'Ursi (23'st Papazov). A disposizione: Raccichini, Illuzzi, Garattoni, Malomo, Chierico, Peschetola, Nicolao, Iacoponi. Allenatore: Boscaglia

PESCARA (4-3-3) Plizzari; Cancellotti, Brosco, Boben (34'st Kolaj), Milani; Gyabuaa (25'st Palmiero), Kraja, Mora; Cuppone (25'st Tupta), Lescano (34'st Vergani), Desogus. A disposizione: Sommariva, Daniello, De Marino, Mehic, Crecco, Ingrosso, Saccani, Germinario. Allenatore: Colombo

Arbitro: Sala

Assistenti: Lencioni – Feraboli

Quarto ufficiale: Baratta

Marcatori: 43'pt Lescano (P), 10'st Milani (P), 33'st Kraja (P), 41'st Vergami (P)

Ammoniti: Cancellotti (P), Costa (F), Di Noia (F)

Espulsi: 21'st Di Pasquale (F) per gioco violento

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