Crollo Foggia, il Catanzaro ne fa sei allo 'Zaccheria': doppiette di Biasci e Iemmello
Curcio illude lo stadio al 5', ma l'ex bomber rossonero pareggia subito i conti. Biasci porta avanti i suoi, prima del rosso a Sciacca. Gli ospiti dilagano con Vandeputte e ancora Iemmello. Nella ripresa succede di tutto: dalla rete di Biasci alla duplice invasione di campo, con la tentata aggressione a Iemmello. Di Gatti e Garofalo le reti del 6-2 finale
Una serata da dimenticare sotto tutti i punti di vista. Dal risultato agli episodi accaduti nel corso della partita, alcuni dei quali fanno passare in secondo piano anche una delle peggiori sconfitte interne subite dal Foggia nella sua storia. Vince il Catanzaro, ma conta poco alla luce di alcuni episodi censurabili accaduti nel secondo tempo, dal lancio di oggetti alla tentata aggressione dell'ex Pietro iemmello da parte di due tifosi. Il deplorevole seguito di un weekend da dimenticare dopo lo stravolgimento in classifica giunto per l'esclusione del Catania.
PRIMO TEMPO – C'è Iemmello nel Catanzaro e basta poco per accorgersene, a giudicare dalla tutt'altro che amichevole accoglienza all'ex centravanti rossonero. L'ex 'Re' ha perso la corona, non il senso del gol. Impiega meno di sette minuti per purgare Dalmasso spezzando quasi subito la gioia generata dal gol di Curcio. Si ripeterà anche a un nonnulla dal duplice fischio, quando il Catanzaro firmerà il poker.
Ma c'è molto altro da raccontare. A cominciare dall'inizio di gara. Dire che le squadre se la giochino a viso aperto è quasi un eufemismo. Il Catanzaro spinge e pressa e lascia campo. Ed è proprio su una ripartenza che i rossoneri trovano il gol. Rocca conduce il pallone, forse anche troppo, prima di azionare un isolatissimo Merola, bravo a trovare (lui sì) il tempo perfetto per premiare il taglio di Curcio. Esplode lo 'Zac', finalmente con la gradinata non più vuota nel settore superiore. Ma è una gioia effimera, che due minuti dopo Iemmello censurerà. Il gol sembra affossare mentalmente i rossoneri oltre che tatticamente. Il Catanzaro intuisce subito che il proprio versante destro, nonché quello mancino dei padroni di casa, può essere redditizio.
Il resto lo fa l'incapacità della squadra di Zeman di leggere i movimenti degli attaccanti, tipici del 3-5-2: uno viene incontro, mentre l'altro attacca la profondità. I due esterni trovano sempre campo beneficiando della pressoché nulla copertura delle mezzali, mentre sulla trequarti Sounas devasta la mediana con i suoi inserimenti. Sulla destra Biasci trova il raddoppio al 24', episodio che cambia ulteriormente la partita, prima che l'espulsione di Sciacca (fallo sullo stesso Biasci lanciato verso la porta in campo aperto) lasci i rossoneri anche sotto di un uomo. Zeman non può fare altro che inserire Di Pasquale rinunciando a una punta, Turchetta. Il Foggia non rinuncia a giocare, ma fatica a produrre occasioni e, soprattutto, a trovare il modo per aggirare la fisicità del terzetto difensivo ospite. Difficile, senza un riferimento come Ferrante. Dall'altra parte il Catanzaro produce lo stesso effetto di una motosega sulla pellicola alimentare. Vandeputte, fa breccia sul centrosinistra (dove si è spostato il disastroso Girasole) e trova il terzo gol. In pieno recupero, Iemmello fa doppietta. Ma il passivo sarebbe potuto essere anche più pesante.
SECONDO TEMPO – La partita ha ben poco da dire. Zeman inserisce Rizzo e Vitali, cambi che non nascondono di certo la velleità di rimettere in sesto il match. Anche perché il Catanzaro, pur abbassando i ritmi, riesce con una facilità quasi disarmante a entrare nell'area di rigore del Foggia. Al quarto d'ora Biasci trova anche il quinto gol e la doppietta personale. Ma quanto accade circa dieci minuti dopo cancella tutto il pregresso. Iemmello con astuzia si procura un penalty, presentandosi sul dischetto con l'intenzione di replicare alle feroci contestazioni con una tripletta. Succede di tutto: dalla pioggia di oggetti al tentativo di un tifoso di colpirlo (mancandolo per pochissimo). La gara viene interrotta per quasi dieci minuti. Iemmello desiste e Vivarini, saggiamente, lo sostituisce. Dalmasso nega la tripletta a Biasci, non può nulla sul tap in di Gatti. Garofalo stempera appena la tensione realizzando il gol del 6-2. Ultimo squillo di una serataccia.
FOGGIA (4-3-3) Dalmasso; Garattoni, Sciacca, Girasole, Nicolao (1'st Rizzo); Garofalo, Petermann, Rocca; Merola (1'st Vitali), Turchetta (32'pt Di Pasquale), Curcio. A disposizione: Volpe, Gallo, Rizzo Pinna, Maselli, Martino, Di Grazia, Di Paolantonio,. Allenatore: Zeman
CATANZARO (3-5-2) Branduani; Scognamillo, De Santis, Gatti; Bayeye (49'st Tentardini), Verna, Cinelli, Sounas (31'st Bombagi), Vendeputte (31'st Rolando); Biasci (42'st Bjarkason), Iemmello (31'st Vazquez). A disposizione: Nocchi, Romagnoli, Fazio, Maldonado, Pipicella, Cianci. Allenatore: Vivarini
Arbitro: Collu di Cagliari
Assistenti: Grasso di Acireale – Valente di Roma2
Quarto assistente: Sacchi di Macerata
Marcatori: 5'pt Curcio (F), 7''pt Iemmello (C ), 24'pt Biasci (C ), 40'pt Vandeputte (C ), 45'pt Iemmello (C ), 14'st Biasci (C ), 30'st Gatti ( C), 31'st Garofalo (F)
Ammoniti: Rocca (F), Verna (C )
Espulsi: 26'pt Sciacca (F) per interruzione di chiara occasione da gol
Note: 30'st Dalmasso respinge rigore a Sounas