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Altra cinquina sulla ruota di Foggia: rimonta e dominio rossonero, battuto anche il Campobasso

Finisce 5-2 per la formazione di Zeman, al termina di un altra gara spettacolare. Apre subito Merola al 3', poi la reazione del Campobasso che pareggia con Bontà e va avanti allo scadere del primo tempo con Rossetti. Nella ripresa, Merola pareggia subito al 1', poi Sciacca completa la rimonta. Nel finale i sigilli di Garofalo e Curcio

Una cinquina per calare il poker. Nessun gioco di parole involontario, ma la pura realtà. Il Foggia ne fa altri cinque al Campobasso dando continuità alla sua striscia di vittorie consecutive (quattro) e continuando la sua marcia di avvicinamento alle primissime posizioni. Una vittoria spettacolare giunta al termine di una partita tutt'altro che semplice, contro un Campobasso che soprattutto nel primo tempo - chiuso in vantaggio - ha messo in difficoltà la squadra di Zeman, brava, però, a reagire subito e a trovare il pareggio in avvio di ripresa. Il resto è stato un dominio premiato dal gol di Sciacca e legittimato dalle marcature finali di Garofalo e Curcio. 

PRIMO TEMPO – Parafrasando Oronzo Canà/Lino Banfi: “È stata tutta colpa del gol a freddo”. Il vantaggio siglato in apertura dal solito Merola ha il sapore illusorio di una replica della gara contro il Catania. Il Foggia, però, presto si accorgerà che non è così. Il Campobasso, a differenza di quella etnea, è squadra tosta che sa stare sul pezzo anche dopo un gol preso in apertura. Zeman conferma in blocco l'undici di domenica scorsa, mentre Cudini propone un 4-3-1-2 che ci mette un po' a prendere le misure. Ma quando lo fa, la partita cambia. Anche perché la squadra ospite se la gioca, senza perdere gli equilibri. Il rombo di centrocampo stretto e dinamico, toglie spazi per manovrare al Foggia, che spesso si rifugia sull'out (quello di sinistra, in particolare) per tentare di fare gioco. Con magri risultati. Il resto lo fanno le scelte tattiche e i movimenti dei giocatori decisivi: uno su tutti, Liguori. Le due punte ospiti si muovono tanto, e il 21 molisano fa male soprattutto quando si allarga sull'out, ben supportato dalle discese di Tenkorang, un po' arruffone sì,ma portatore sano di sostanza. Il Foggia fa fatica a leggere i tagli sull'esterno di Liguori che non a caso ispira il pareggio di Bontà, bravo a trovare il tempo dell'inserimento e a gelare Dalmasso e lo Zaccheria con un preciso colpo di testa. Il pari fa perdere le certezze al Foggia, che impiega un po' per riprendere il comando delle operazioni. Cosa che accade, grazie a un Petermann comunque sul pezzo nonostante la sistematica pressione cui è soggetto, ma senza che i rossoneri si rivelino incisivi. Il tiro centrale di Curcio, al termine di una manovrata azione a ridosso dell'area, anticipa di pochi secondi la perfetta transizione del Campobasso, che a una manciata di secondi dal duplice fischio di Ancora, trova addirittura il vantaggio con una precisa imbucata all'angolino di Rossetti. 

SECONDO TEMPO – Come a Pagani, Zeman offre la plastica dimostrazione di che cosa significhi leggere le partite e cambiare la squadra in positivo. La minirivoluzione in avvio, con gli innesti di Martino e Nicolao in difesa e di Garofalo a centrocampo, risolve le criticità offensive e difensive. Il resto lo fa l'approccio quasi furioso dei suoi, che la raddrizzano prima che il timer faccia registrare la fine del primo minuto. Ancora Petermann (semplicemente devastante) sradica palla sulla trequarti consegnando a Merola la seconda doppietta consecutiva e il nono centro stagionale. A quel punto la partita cambia, lo Zaccheria assiste a un autentico monologo. Ad agevolare il compito anche l'evidente calo del Campobasso che diventa imbarazzante a fronte della freschezza dei padroni di casa. Il gol arriva sugli sviluppi di un corner, con Sciacca che ribadisce in rete dopo la corta respinta del portiere sulla inzuccata di Curcio. A voler fare i pignoli il difetto dei rossoneri è quello di non chiuderla, malgrado l'infinità di occasioni, molte delle quali capitate sul piede e sulla testa di Ferrante, in palese giornata no. Ci deve pensare ancora Petermann, che manda in porta Garofalo per il quarto gol che chiude la contesa. In chiusura, Curcio si autoconferisce un premio per un secondo tempo di qualità, poi è tempo di festeggiamenti. La Sud acclama i calciatori, la Nord osa menzionando la lettera B. Sognare non costa nulla. 

Foggia-Campobasso

FOGGIA (4-3-3) Dalmasso; Garattoni (1'st Martino), Sciacca, Di Pasquale, Rizzo (1'st Nicolao); Rocca (1'st Garofalo), Petermann, Di Paolantonio (37'st Gallo); Merola (37'st Turchetta), Ferrante, Curcio. A disposizione: Volpe, Rizzo Pinna, Vitali, Maselli, Tuzzo. Allenatore: Zeman
CAMPOBASSO (4-3-1-2) Raccichini; Fabriani (33'st Sbardella), Menna, Dalmazzi, Pace (33'st Merkaj); Tenkorang, Persia (25'st Vanzan), Bontà; Candellori; Liguori (25'st Bolsius), Rossetti (16'st Emmausso). A disposizione: Zamarion, Coco, Nacci, Ladu, Martino, Di Francesco, Lombari. Allenatore: Cudini
Arbitro: Ancora di Roma 1
Assistenti: Regattieri di Finale Emilia – Iacovacci di Latina 
Quarto assistente: Maranesi di Ciampino
Marcatori: 4'pt Merola (F), 19'pt Bontà (C), 46'pt Rossetti (C), 1'st Merola (F), 20'st Sciacca (F), 43'st Garofalo (F), 50'st Curcio (F) 
Ammoniti: Di Pasquale (F) 

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