È il giorno del derby: il Foggia cerca il riscatto, il Bari la fuga
Nei rossoneri Di Paolantonio potrebbe essere l'unica novità rispetto alla gara con la Turris. Dubbi in difesa e in attacco per Mignani
Allo Zaccheria è tempo di derby. Il Foggia si prepara alla sfida più attesa dell’anno, quella contro il Bari capolista. L’occasione per addolcire una stagione fin qui in chiaroscuro – soprattutto per i risultati di inizio 2022 – e per consolidare la posizione in zona playoff. Ma il derby è da sempre una partita a sé, il cui esito può garantire una marcia in più soprattutto nelle motivazioni e nel morale. Come accadde nella scorsa stagione, quando i rossoneri – reduci da quattro sconfitte consecutive – sconfissero i galletti con un rigore di Curcio dando l’abbrivio a una striscia positiva che li avrebbe proiettati tra le prime dieci, lì dove sarebbero rimasti fino alla fine del campionato.
Foggia-Bari: i precedenti
“Per me è una gara come le altre, ma è una partita importante per l’ambiente. Per rispetto a loro dobbiamo dare qualcosa in più”, ha dichiarato ieri in conferenza stampa Zdenek Zeman. Anche oggi la sua squadra dovrà fare i conti con l’emergenza che ha caratterizzato gli ultimi due mesi, ma il tecnico ha fiducia nella squadra, auspicando in una replica della gara di andata. Al ‘San Nicola’ il Foggia giocò una delle migliori gare della stagione, per intensità, qualità della proposta di gioco e cattiveria agonistica. Le stesse armi che il boemo conta di utilizzare per sorprendere la squadra di Mignani.
Anche per i biancorossi l’inizio del 2022 non è stato straordinario sotto il profilo dei risultati. Il margine sulle inseguitrici si è assottigliato, ma la vittoria con il Picerno e il contestuale mezzo passo falso del Catanzaro, ha riportato a 6 punti il divario sui calabresi, restituendo un po’ di serenità all’ambiente: “È stata una vittoria di tutti, non solo la mia. Sono un allenatore e il mestiere dell'allenatore è così, si deve sempre far fronte alle critiche quando le cose non vanno bene. È il mio lavoro, siamo i primi a mettersi in discussione quando si ritiene di poter far meglio o fare diversamente da quello che si è fatto. Più risultati porto, più divento un bravo allenatore. Sono contento che la squadra sia tornata alla vittoria e abbia offerto una prestazione da squadra ma non c'è mai tempo per pensare a ciò che si è fatto ieri, bisogna sempre guardare avanti e domani c'è un'altra partita difficilissima”, le parole del tecnico biancorosso, riportate da Baritoday.
Un Bari che è fin qui stato più forte e continuo di tutti, come attesta la posizione in classifica. Anche se per Zeman il percorso della capolista è stato fin qui frutto più delle grosse individualità che di una sapiente organizzazione: “Sono primi. Quindi, vuol dire che hanno qualcosa in più, anche se credo più sul piano individuale che organizzativo. Speriamo di riuscire a metterli in difficoltà sul piano del ritmo, come all’andata, anche se la squadra non è al meglio dopo aver giocato nove partite in un mese. Mi auguro che abbia ancora un po’ di birra per ripetersi”, ha aggiunto.
“Io rispetto sempre il pensiero altrui. Cerco di parlare il meno possibile degli altri a meno che non mi si chieda di parlare di situazioni tattiche. Lui ritiene quelle cose e io lo accetto. Nel mio modo di pensare la nostra squadra ha organizzazione offensiva e difensiva, siamo partiti tutti dalla stessa partenza, se noi in questo momento abbiamo questi punti è perché li abbiamo meritato e non per il caso. Ci sono diversi motivi per cui siamo arrivati fin qui, sicuramente per la forza dei nostri giocatori, ma anche per un'organizzazione di squadra”, la replica di Mignani.
Quella di oggi sarà anche la sfida dei bomber. Da una parte c'è Alexis Ferrante, 12 reti fin qui, a secco dal derby con la Fidelis Andria e voglioso di bissare l'eurogol dell'andata. Dall'altra, è sempre Mirco Antenucci il leader, con le sue 14 marcature, l'ultima delle quali ha deciso la sfida contro il Picerno martedì scorso.
Probabili formazioni
QUI FOGGIA – Non sono previste rotazioni. Zeman è da sempre ricalcitrante al turnover, peraltro difficilmente applicabile per le diverse assenze. Per la gara di domani saranno ancora assenti il portiere Volpe, Garattoni, Markic, Martino, Rocca e Di Grazia. Recuperano Tuzzo e Alastra, anche se quest’ultimo dovrebbe accomodarsi in panchina. Fiducia ancora a Dalmasso in porta. Rispetto alla gara di Torre del Greco, Zeman dovrebbe riproporre Di Paolantonio in mediana accanto a Petermann e Garofalo. In difesa, scelte obbligate sugli esterni con Nicolao e Rizzo unici terzini disponibili. Al centro, confermati Sciacca e Di Pasquale. In avanti Merola e Curcio ai lati di Ferrante (a secco nelle ultime quattro partite).
QUI BARI – Mignani non ha convocato Ruben Botta. L’ex interista, operato un mese fa al San Francesco Hospital di Foggia, non è ancora al meglio. Nel collaudato 4-3-1-2 dell’ex tecnico di Siena e Modena, il trequartista potrebbe essere uno tra Mallamo e l’ex Galano, ritornato a Bari nel mercato di gennaio. Antenucci guiderà l’attacco; il suo partner dovrebbe essere Paponi, favorito su Cheddira. In mezzo, Maiello sarà il regista, fiancheggiato da D’Errico e Maita (in gol nella gara di andata). Dubbi in difesa: davanti a Frattali potrebbe essere confermato l’altro ex rossonero Gigliotti accanto a Terranova. Pucino e Mazzotta sono favoriti su Belli e Ricci.