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Merola e Curcio trascinano i rossoneri: Avellino k.o. allo Zaccheria

Finisce 2-0 l'ultima gara della regular season. I rossoneri mantengono il settimo posto garantendosi il privilegio di giocare il primo turno dei playoff del girone C (contro la Turris) davanti al proprio pubblico

Missione compiuta. Il Foggia batte l'Avellino e conserva il settimo posto, già ottenuto due giorni fa con la restituzione dei due punti di penalizzazione. Una vittoria netta anche più di quanto suggerisca il punteggio finale. Foggia superiore sin dai primi minuti, nel gioco così come nella produzione offensiva. Male l'Avellino, giunto allo 'Zaccheria' senza il furore agonistico che le logiche di classifica comunque suggerivano. Merola e Curcio firmano il successo nell'ultima gara della regular season, garantendo ai rossoneri il privilegio di giocare in casa il primo match dei playoff del girone C, domenica prossima contro la Turris.

PRIMO TEMPO – C'è Ferrante, ma parte dalla panchina, così come l'ex più atteso, Olli Kragl, cui Gautieri preferisce Mignanelli a presidio della corsia mancina nel suo 3-5-2. Zeman conferma Gallo a centrocampo, con Petermann in cabina di regia. Sciacca riprende possesso delle chiavi della retroguardia, con Girasole.
Nessun'altra novità sorprendente, così come non sorprende neppure l'avvio sprint dei rossoneri, che al 7' è già in vantaggio. Bravo Rizzo a trovare lo spazio per il traversone, altrettanto perfetto il tempismo del solito Merola, che di testa purga Forte. Foggia avanti, poco dopo aver rischiato su una bella sortita di Carriero a destra, vanificata dall'imprecisa girata di Murano. Un episodio, perché per tutto il resto del primo tempo il Foggia mostrerà una superiorità netta, sia nella qualità del gioco che nel numero di occasioni. La squadra di Zeman impone sin da subito ritmi piuttosto alti, che mettono a disagio la formazione ospite. La strategia della squadra di Gautieri, di puntare quasi esclusivamente sugli strappi di Kanoute non produce grossi riscontri, grazie alla diligenza difensiva dei rossoneri. Nel Foggia brilla Gallo, che strappa palloni a volontà per poi condurre gli assalti sulla trequarti. Bene anche l'attacco, con un Curcio perfetto nel lavoro di raccordo e un Di Grazia ispirato. Merola, semplicemente una sentenza. A voler essere puntigliosi, alla squadra di Zeman manca solo l'istinto da killer che ingrassi il parziale e metta ulteriormente in salita la strada degli irpini. Anche perché al 33' i 'lupi' restano in dieci, per un'entrataccia senza senso di Aloi che pianta i tacchetti sul volto di Gallo, costringendo il direttore di Maranesi a sventolargli il rosso.

SECONDO TEMPO – Matera e Micovschi sono le scelte in avvio di Gautieri, che non rinuncia alla difesa a tre, ma rinuncia a Kragl per altri venti minuti. Il tema della partita non cambia. Il Foggia fa gioco, quelli dell'Avellino si fanno notare per la scarsa ortodossia delle entrate. Tuttavia, servirebbe il secondo gol per cementare il vantaggio, che arriva al 9' grazie a Curcio, e anche all'estremo difensore Forte, non irreprensibile sulla punizione del capitano rossonero dal lato corto sinistro dell'area di rigore. Con il raddoppio si dissolve ogni velleità di rimonta degli irpini, che rinunciano quasi totalmente a giocare. L'innesto dell'applaudito Kragl non sortisce grossi effetti, malgrado il mancino del tedesco crei qualche lieve apprensione in un paio di calci piazzati. Zeman concede a Merola e Di Grazia oltre mezz'ora di riposo, richiamandoli in panchina e inserendo Turchetta e Vitali. Ci sarà spazio anche per Ferrante (con Nicolao) in chiusura di match. Dati statistici da annotare prima del triplice fischio. Lo Zaccheria monco, ma niente affatto silenzioso, può festeggiare.

Foggia-Avellino 2-0

FOGGIA (4-3-3) Dalmasso; Martino, Sciacca, Girasole, Rizzo (39'st Nicolao); Gallo, Petermann, Rocca (28'st Garofalo); Merola (15'st Vitali), Curcio (39'st Ferrante) Di Grazia (15'st Turchetta). A disposizione: Volpe, Garattoni, Di Pasquale, Rizzo Pinna, Ferrante, Maselli, Tuzzo, Di Paolantonio, Nicolao. Allenatore: Zeman

AVELLINO (3-5-2) Forte; Silvestri, Dossena, Bove; Ciancio (37'st Rizzo), Carriero, Aloi, Mastalli (1'st Micovschi), Mignanelli (1'st Matera); Kanoute (21'st Kragl), Murano (37'st Plescia). A disposizione: Pane, Pizzella,, Scognamiglio, Mocanu, Stanzione. Allenatore: Gautieri

ARBITRO: Maranesi di Ciampino

ASSISTENTI: Salvalaglio di Legnano – Lazzaroni di Udine

QUARTO UFFICIALE: Guerra di Venosa

MARCATORI: 7'pt Merola (F), 9'st Curcio (F)

AMMONITI: Bove (A), Scognamiglio (A) dalla panchina, Silvestri (A), Matera (A), Petermann (F), Gallo (F)

ESPULSI: 33'pt Aloi (A) per gioco pericoloso

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