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Malcore schianta il Foggia: tripletta del bomber, il Cerignola trionfa ancora nel derby

Finisce 4-2 il derby di ritorno al ‘Monterisi’. Ofantini avanti di tre gol al 23’ del primo tempo con doppio Malcore e Achik. Garattoni riapre la partita, poi il rigore di Petermann illude i rossoneri. Nel finale la punta gialloblu chiude i conti

Un trionfo ancora più eclatante ed esaltante di quello dell’andata. Il Cerignola bissa il successo dello Zaccheria, sconfiggendo nuovamente il Foggia nel derby di Capitanata. Il 4-2 finale non rispecchia in toto la narrazione della partita, che ha visto gli ofantini avanti di tre gol prima ancora che si arrivasse al 25' del primo tempo. Solo un calo di tensione dei padroni di casa e qualche concessione difensiva hanno rimesso in corsa il Foggia con Garattoni e Petermann. Al gol di quest’ultimo, giunto su penalty al 12’ della ripresa, non ha fatto seguito il forcing che pure ci si aspettava. Il Foggia non è stato in grado di produrre altri pericoli per la porta di Saracco, malgrado l’assetto ultraoffensivo tentato da Somma. Ma sarebbe stato un pareggio oggettivamente immeritato, alla luce delle tante occasioni avute dal Cerignola anche sul 3-2, compreso un palo di Malcore, che con la tripletta ha poi chiuso i conti nel finale. Una brutta battuta d’arresto per il Foggia, le cui fragilità, per la verità, erano già emerse nelle scorse settimane, offuscate in buona parte dalla fortuna. La buona sorte, che pure oggi ha strizzato l’occhio ai rossoneri (ben quattro i legni colpiti dai padroni di casa), non è bastata a mutare la storia di un match che ha visto di fronte una squadra con idee, qualità e spensieratezza e un’altra piuttosto confusa, scarica fisicamente e, a tratti, neanche troppo motivata.

PRIMO TEMPO – Se non è stato il peggior primo tempo stagionale del Foggia, poco ci manca. Il gol di Garattoni nel finale addolcisce un parziale che fino al 44’ ha detto tutto 3-0: per l’Audace e tre traverse, l’ultima delle quali un minuto dopo la rete dell’esterno rossonero. Un punteggio che narra nei dettagli il dominio dell’Audace, la migliore postura tattica, ritmi ben più alti e un atteggiamento decisamente più convinto. Nel calderone dei fattori funzionali all’analisi della partita ci finiscono anche alcune scelte non del tutto convincenti. Da un lato Pazienza rinuncia a Capomaggio, ma non al 3-5-2. Il numero cinque resterà in panchina comunque per pochi minuti, il tempo che Bianco segnali alla panchina l’impossibilità di proseguire. Lungimiranti, invece, le scelte di Ruggiero in mediana e Samele come partner di uno scatenato Malcore. Non si può dire lo stesso di Somma, il quale ripropone il 3-4-1-2 (con Peralta in appoggio a Iacoponi e Ogunseye) che già con il Monopoli qualche piccola crepa nella tenuta difensiva l’aveva denunciata. Stavolta, però, non c’è un impreciso Fella al cospetto, ma gente che la porta la vede e la buca. I più pignoli potrebbero obiettare evidenziando la clamorosa palla gol sciupata da Petermann all’8’ (colpo di testa a due passi da Saracco con palla spedita fuori), ma prima ancora c’era stata una traversa di Samele con una bella girata su assist di Blondett. Ne arriveranno altri due di legni per gli ofantini. Insieme a un mucchio di occasioni cagionate dalle voragini che la tenera mediana rossonera e una difesa quasi sempre scoperta non riescono a tamponare. La ciliegina sulla torta o, se volete, l’amarena sulla zeppola, la mette Thiam, che si oppone come peggio non potrebbe sul rasoterra di Malcore al 12’. È il gol che stappa la partita e manda in totale bambola il Foggia. All’Audace basta recuperare palla sulla trequarti – cosa che viene abbastanza facile anche grazie al fraseggio molto sporco degli avversari – per lanciare in avanti le due punte più lo scatenato Achik. Il raddoppio di Malcore nasce su una combinazione da esterno a esterno (cross di Achik per Russo) e l’assist che Malcore corregge con un pregevole tocco d’esterno. Ancora più semplice, il tris di Achik che trova l’ennesimo ampio corridoio bucando Thiam.

Le pagelle del derby 

SECONDO TEMPO – Somma non cambia nulla, almeno fino all’11’ quando richiama l’ammonito Costa per giocarsi il doppio centravanti più Peralta trequartista e Iacoponi esterno a tutta fascia. L’all-in precede di pochi secondi il penalty che Ogunseye riesce a conquistarsi per un abbraccio fin troppo caloroso di Allegrini. Petermann, dopo le recenti ‘concessioni’ a Ogunseye e Peralta, si ripresenta e trasforma. Il 2-3 fa quasi sognare la restituzione di un ‘torto’ che sarebbe più clamoroso di quello inflitto dagli ofantini allo ‘Zac’. Ma il forcing del Foggia non produce nulla. La presenza di poche idee e ben confuse si riflette nell’incapacità di cercare i cross per alimentare le doti aeree dei due attaccanti. Di contro, il Cerignola trova ulteriori spazi per poter chiuderla. Imprecisione, sfortuna (con quello di Malcore, i legni saliranno a quattro) e una paratona di Thiam, tengono in bilico il risultato fino al 44’, quando Malcore si mangia Di Pasquale e lo stesso Thiam per far esplodere di gioia l’Audace. Vacca, subentrato a Frigerio, chiude la sua gara con una espulsione, epilogo che sintetizza al meglio il pomeriggio dei suoi. Per l’Audace è invece la fotografia di un trionfo totale che alimenta nuove speranze in ottica playoff.

Audace Cerignola-Foggia 4-2: il tabellino

AUDACE CERIGNOLA (3-5-2) Saracco; Blondett, Allegrini, Ligi; Achik (37’st D’Ausilio), Bianco (16’pt Capomaggio), Langella, Ruggiero (26’st Tascone), Russo (37’st Olivera); Samele (21’Righetti), Malcore. A disposizione: Fares, Trezza, Coccia, Inguscio, Mengani, Sainz Maza, Giofrè. Allenatore: Pazienza

FOGGIA (3-4-1-2) Thiam; Leo, Di Pasquale, Rizzo; Garattoni (42’st Bjarkason), Frigerio (22’st Vacca), Petermann, Costa (11’st Beretta); Peralta; Ogunseye, Iacoponi. A disposizione: Nobile, Pirrò, Kontek, Schenetti, Di Noia, Markic, Battimelli, Odjer, Capogna, Rutjens. Allenatore: Somma

Arbitro: Tremolada di Monza

Assistenti: Trischitta di Messina – Allocco di Bra

Marcatori: 12’pt, 18’pt Malcore (AC), 23’pt Achik (AC), 45’pt Garattoni (F), 12’st rig. Petermann (F), 44’st Malcore (AC)

Ammoniti: Costa (F), Allegrini (AC), Leo (F), Vacca (F), Di Pasquale (F)

Espulsi: 49’st Vacca (F) per doppia ammonizione

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