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Martedì, 23 Aprile 2024
Calcio

Picerno-Foggia 1-1: le pagelle dei rossoneri

Tra i rossoneri spicca la buona prestazione di Di Pasquale, addolcita anche dal gol del pareggio. Bene anche il portiere Volpe, lanciato a sorpresa al posto di Alastra. Chance sprecata per Merkaj

Terzo pareggio consecutivo per il Foggia di Zeman, che in quel di Picerno non va oltre l’1-1 contro la formazione allenata da Antonio Palo. Un pareggio giusto per quanto visto sul campo, ma la prestazione offerta dai rossoneri – soprattutto nel primo tempo – non è stata delle migliori. La squadra del boemo è apparsa senza idee e incapace di trovare soluzioni efficaci contro una squadra ben organizzata in fase difensiva con il Picerno. Tra i rossoneri spicca la buona prestazione di Di Pasquale, addolcita anche dal gol del pareggio. Bene anche il portiere Volpe, lanciato a sorpresa al posto di Alastra. Chance sprecata per Merkaj.

Az Picerno (4-2-3-1) Viscovo 6,5; Finizio 6 De Franco 6,5 Allegretto 5,5 Guerra 6; De Ciancio 6,5 Pitarresi 7; De Cristofaro 6,5 Reginaldo 6,5 (21’st De Marco 6) Terranova 6,5 (43’st Coratella); Gerardi 5 (41’st Dettori). Allenatore: Palo 6,5

Foggia (4-3-3) Volpe 6,5; Garattoni 5 (10’st Di Jenno 6) Sciacca 6,5 Di Pasquale 7 (49’st Girasole s.v.) Martino 5; Rocca 6 (15’st Garofalo 6) Petermann 5,5 Gallo 5,5 (10’st Rizzo Pinna 5,5); Merkaj 5 (10’st Vigolo 6,5) Ferrante 5,5 Curcio 6,5. Allenatore: Zeman 6

Arbitro: Costanza di Agrigento 6,5

Volpe 6,5 – Zeman lo ha fatto capire. Alastra è il titolare, ma ogni tanto giocherà Volpe perché resti sempre sul pezzo. Detto fatto. Gioca bene e vola con grande tempismo sul penalty di Gerardi. Peccato che nessun suo compagno sia altrettanto reattivo nell’anticipare Pitarresi.

Garattoni 5 – Il campo di Picerno è un po’ come un campo di calcio a 5 dove giocano in dodici. La squadra fa fatica a giocare in ampiezza, e le occasioni per far breccia sulla corsia scarseggiano (10’st Di Jenno 6 – Si limita all’ordinario, senza grossi sussulti).

Sciacca 6,5 – Con Di Pasquale forma una coppia davvero di qualità. Va un po’ in affanno quando prova ad alzare il baricentro e quelli del Picerno si infilano. È il prezzo da pagare. Ma ancora una volta si produce in un salvataggio a fine partita, che tiene in piedi la squadra.

Di Pasquale 7 – Difendere bene non gli basta. Va anche a levare un po’ di impacci alla squadra con una zampata da attaccante consumato. Nell’uno contro uno riesce a contenere Gerardi, che non è il tipo di cliente comodo (49’st Girasole s.v.).

Martino 5 – Gioca praticamente un tempo per lato, ma la prestazione è pressoché identica: mediocre. Perde un paio di palle in fase di impostazione potenzialmente letali. Ciliegina sulla torta: il disperato e scomposto intervento che affossa Gerardi in area.

Rocca 6 – Gara di sostanza, ma senza grossi squilli tecnici. Si fa anticipare Pitarresi sul rigore. Rimedia prendendosi la punizione (che lui stesso calcia) del pari. Deve lasciare il campo dopo una brutta entrata di Terranova (15’st Garofalo 6 – Si piazza sul centrodestra e fa un po’ come Di Jenno, compitino).

Petermann 6 – Vorrebbe, ma non può. Spazi che non ci sono, compagni che si muovono poco. E dagli di lancio lungo. Commovente la rincorsa a Gerardi nell’azione del penalty.  

Gallo 5,5 – La solida dose di corsa spesa, stavolta è un po’ fine a se stessa (10’st Rizzo Pinna 5,5 – Il suo contributo si fa fatica a intuire. Entra un minuto prima del pari, ma poi il Foggia gioca più di nervi che di testa. E si appoggia molto di più sul lato opposto).

Merkaj 5 – Chance sprecata. Soffre gli spazi angusti del ‘Curcio’, ma neppure fa molto per invertire il trend (10’st Vigolo 6,5 – Ottiene il minutaggio più corposo dall’inizio della stagione. E, a differenza di Merkaj, sa come sfruttare le occasioni. Lotta su ogni pallone, anche quelli potenzialmente inutili. A momenti si inventa un gol da nulla. Ha garra e fisicità. Considerando la sterilità offensiva, forse non sarebbe male provarlo con più convinzione).

Ferrante 5,5 – A Roma direbbero “poraccio”. Senza palloni giocabili, senza compagni che gli chiedano l’uno-due o lo peschino in verticale, che gli si può chiedere. Un po’ meglio le cose con Vigolo, chissà che la soluzione del doppio nove non aiuti anche lui.

Curcio 6,5 – Non è un caso che il miglior Foggia si veda nella ripresa, quando il suo capitano sale in cattedra. Confeziona ottime giocate, ma la cosa migliore (la sponda per Di Pasquale) la fa con la testa.

Allenatore: Zeman 6 – Terzo pari di fila, il più brutto della serie. Aveva chiesto velocità, ma la squadra si immalinconisce subito per i pochi spazi a disposizione. Aggiusta un po’ le cose con i cambi, ma per il salto di qualità c’è ancora da lavorare.

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