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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Pescara-Foggia 0-4: le pagelle dei rossoneri

Prestazione ampiamente positiva di tutta la squadra. Iacoponi si conferma, Ogunseye cecchino implacabile. La prima gioia di Beretta

Chi di 0-4 ferisce di 0-4 perisce. L’aforisma vien da sé dopo la sfida dell’Adriatico. Indimenticabile, esaltante per i rossoneri usciti dal campo festanti, deprimente oltremodo per i padroni di casa. Il capovolgimento dei destini e delle emozioni rispetto alla sfida di andata che sembra distante una vita e non ‘solo’ quattro mesi. In poco più di 120 giorni quel Foggia – che proprio in seguito al tonfo con gli abruzzesi avrebbe cambiato guida tecnica – ha rimesso insieme i cocci, ridestatosi da un preoccupante torpore che grazie alla cura Gallo non si è cronicizzato. Il Pescara, invece, non ha saputo gestire le ‘fisiologiche’ prime difficoltà giunte dopo l’impronosticabile inizio di stagione alla pari con le due calabresi. L’illusione di poter restare a giocarsela fino alla fine non ha ceduto il posto alla razionalità richiesta dagli effettivi valori della rosa. La gestione rivedibile di alcuni casi spinosi (come la vicenda Lescano) ha fatto il resto. Chissà, magari anche con il bomber argentino – rimasto in panchina per tutto il match – il Pescara avrebbe perso. E qui vengono fuori i meriti della squadra di Gallo: quadrata, corta, aggressiva, precisa nel fraseggio, letale nelle transizioni. Una prestazione per la quale poter riempire pagine intere di un manuale. Nella speranza che serva a scongiurare nuovi inciampi, soprattutto tra le mura amiche. Con Taranto e Gelbison non sono ammessi errori, ma solo prestazioni all’altezza di quella ammirata ieri.

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