Per Zeman la svolta passa dagli attaccanti: "Devono entrare in area, come i tridenti del primo Foggia e del Pescara"
Le parole del mister alla vigilia della trasferta con la formazione siciliana: "Ho mostrato loro i video del vecchio Foggia e del Pescara". Torna Sciacca: "Partiremo in 19-20, qualche scelta in più ce l'ho". Su Garattoni aggiunge: "Se si fosse operato, avrebbe recuperato prima"
"Partiremo in 19-20, qualche scelta in più ce l'ho". L'infermeria comincia a svuotarsi, anche se restano ancora tante le assenze che mister Zeman dovrà fronteggiare anche in vista della trasferta di Messina. "Come sempre abbiamo qualche problema. Ha recuperato Sciacca, anche se è stato fermo un mese ed è difficile che possa essere al meglio in due giorni. Per il resto, abbiamo perso Tuzzo, spero solo per una gara, mentre spero che Di Pasquale possa rientrare martedì".
Tra gli infortunati restano Garattoni e Di Grazia, sui quali i tempi di recupero restano ignoti. Per il primo, lo scorso 13 gennaio il presidente Canonico garantì il rientro in gruppo nel giro di due settimane, il che avrebbe reso inopportuna la ricerca sul mercato di un altro terzino destro. La realtà dei fatti, invece, ha visto dilatarsi i tempi: il difensore ha iniziato da poco la seconda fase del recupero: "Sugli infortunati non posso parlare, ci sono i medici che ne sanno di più. Garattoni non è pronto e non lo sarà a breve. Di Grazia si sta curando. Non conosco i tempi, ma spero recuperino al più presto. Su Garattoni forse sarebbe stato meglio l'operazione, si sarebbe perso meno tempo".
Il discorso, poi, si sposta sui nuovi: "Se giochiamo tante gare attaccate è difficile che riescano subito a integrarsi. Tecnicamente sono buoni giocatori, ma per fare la squadra bisogna inserirli e farli ragionare su quello che si deve fare". Per domani, saranno tutti e sei a disposizione, malgrado qualche problema per Buschiazzo.
Col Messina il Foggia è chiamato a invertire il trend e a ritrovare una vittoria che manca ormai da due mesi: "Il malessere dei tifosi dipende da quello che fa la squadra. Contro la Fidelis l'impegno c'è stato, ma questo non basta ai tifosi che vogliono i risultati come li vogliamo noi. Speriamo di passare questo brutto momento e ritornare a giocare il nostro calcio".
In vista del tour de force alle porte (cinque gare da qui alla fine del mese), Zeman non fa troppi calcoli sulle eventuali rotazioni: "Io ragiono sulla singola partita da giocare, metto la formazione sperando non si faccia male nessuno e che tutti facciano bene. Se non va bene qualcosa, allora intervengo con i cambi. Ma se i giocatori mi danno soddisfazione non sono propenso a cambiare tanto per, solo perché martedì abbiamo un'altra partita".
Il pensiero finale lo dedica agli attaccanti: "Sin dall'inizio ho detto ai ragazzi che i difensori difendono, i centrocampisti servono a costruire e gli attaccanti a chiudere. Gli attaccanti devono entrare dentro al campo e fare gol, abbiamo anche fatto vedere le immagini del primo Foggia e del Pescara per far capire come si muoveva il tridente. Poi è normale che ci vogliono i tempi giusti. A questo ci si può arrivare solo allenandosi. Vitali? Quando siamo in possesso deve entrare in area, con o senza la palla".