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Le pagelle di Foggia-Taranto

In diciannove gare sotto la gestione Gallo, i rossoneri hanno conquistato 34 punti risalendo dalla penultima posizione fino ai piedi del podio, a -5 dal Pescara non più così irraggiungibile

Tre gare di fila il Foggia non le aveva vinte mai in questo campionato. Ci era andato vicino con l’Avellino, mentre la sconfitta di inizio 2023 con il Picerno aveva vanificato i blitz di Torre del Greco e Latina. Con il Taranto il Foggia di Gallo è finalmente riuscito a sfatare un piccolo tabu vincendo una partita che ha detto tante cose, dal terzo clean sheet consecutivo, al quarto posto conquistato (Picerno permettendo). E poi c’è la prestazione: contro una squadra giunta allo ‘Zaccheria’ con il principale (se non unico) obiettivo di non prenderle, il Foggia ha saputo essere paziente, costruire il suo percorso verso la vittoria passo dopo passo, senza farsi fagocitare dal nervosismo o dalla ancor più deleteria fretta. Gli episodi, per una volta, hanno strizzato l’occhio ai satanelli, con il rigore accordato a Peralta, generoso a dir poco, ma che non ha delegittimato affatto il dominio dei padroni di casa, gli unici in campo ad aver palesato nelle intenzioni e nei fatti la voglia di vincerla. 
Tra tre giorni si torna di nuovo in campo. Allo ‘Zaccheria’ arriva la Gelbison, che conclude il trittico di gare in una settimana, ma allo stesso tempo rappresenta l’inizio di un altro segmento di campionato. Con la vittoria di ieri, infatti, il Foggia di Gallo ha concluso il suo girone virtuale. In diciannove gare sotto la gestione del tecnico di Bollate, i rossoneri hanno conquistato 34 punti risalendo dalla penultima posizione fino ai piedi del podio a -5 dal Pescara non più così irraggiungibile. Niente male. 

Le pagelle

FOGGIA (3-5-2) Nobile 6,5; Leo 6,5 (27’st Iacoponi 6) Di Pasquale 7 Rizzo 6,5; Garattoni 7 Schenetti 7 Petermann 6,5 Di Noia 6,5 (20’st Frigerio 6) Costa 7 (38‘st Kontek s.v.); Peralta 7 (27’st Rutjens 6) Ogunseye 7. A disposizione: Illuzzi, Thiam, Bjarkason, Markic, Battimelli, Odjer, Capogna. Allenatore: Gallo 7,5

TARANTO (3-5-2) Vannucchi 6; Sciacca 5 Antonini 5,5 Formiconi 5 (28’st Evangelisti 5,5); Mastromonaco 5 (1’st Labriola 6,5) Diaby 5 (1’st Provenzano 5,5) Mazza 5,5 (28’st Boccadamo 5,5) Crecco 5 Ferrara 5; Bifulco 5,5 (32’st Nocciolini s.v.) Semprini 5,5. A disposizione: Loliva, Caputo, Manetta, Citarella, Rossetti, Finocchi, Canalicchio. Allenatore: Capuano 5

Arbitro: Emmanuele di Pisa 5,5

Assistenti: Pragliola 6 – Vettorel 6

Nobile 6,5 – Come i grandi portieri delle grandi squadre. Quasi un’ora e mezza di sbadigli e lavoro ordinario, ma è sveglio sulla bordata di Labriola. 

Leo 6,5 – Difensore di sostanza e di raziocinio, che sa quando partecipare al fraseggio e quando concedersi sparacchiate ignoranti, ma efficaci, che puliscono l’area e azzerano ogni affanno potenziale (27’st Iacoponi 6 – Metà ripresa per sfruttare eventuali spazi in contropiede. Crea disagi ed è già qualcosa. Piace e molto per l’approccio). 

Di Pasquale 7 – Si concede una sbavatura in avvio di ripresa alla quale rimedia subito Leo. Segnali di meccanismi che funzionano. Il Taranto si affaccia con più convinzione solo nella seconda parte, lui dirige, governa, domina. 

Rizzo 6,5 – Fa più il terzino di spinta che il difensore, per le rinunce offensive del Taranto. Chiude da braccetto, senza che il livello della prestazione scenda di mezza tacca. 

Garattoni 7 – Quinto gol in campionato, come mai gli era capitato in carriera. Al fantacalcio sarebbe uno dei difensori più desiderati. Di certo, nell’undici di Gallo è un fattore determinante. 

Schenetti 7 – Scansiona tutta la trequarti per azzerare i riferimenti e trovare zone di campo giocabili. Quando si incrocia con Peralta viene sempre fuori qualcosa di interessante. Ma è il lavoro nella fase di non possesso che va evidenziato e che edulcora il grande lavoro svolto da Gallo in questi mesi. 

Petermann 6,5 – Regia meno pulita del solito, le idee sono sempre ottime anche se manca la misura nei suggerimenti. Tuttavia, la squadra non perde mai ritmo. Di ottima fattura anche il contributo da frangiflutti. 

Di Noia 6,5 – Da applausi la sventagliata che Ogunseye traduce in assist per Garattoni. Punto più alto di una partita intelligente, concreta e di qualità. Gallo gli risparmia la seconda metà della ripresa per via di un’ammonizione (20’st Frigerio 6 – A far legna in mezzo, lavoro utile e prezioso). 

Costa 7 – Un rullo compressore. E pensare che ha giocato con l'influenza (38‘st Kontek s.v.). 

Peralta 7 – Preferito a Iacoponi ed è giusto così, visto che la gara richiede più palleggio e intuizioni che strappi. La trivela per Ogunseye è da rivedere in loop. Si procura il rigore e pretende di trasformarlo. E lo trasforma (27’st Rutjens 6 – Un quarto d’ora e poco più da braccetto, non si soffre).

Ogunseye 7 – Stavolta la porta non la vede molto. O meglio, la vede e non la inquadra. Ma la sua è una presenza che il Taranto teme e fatica ad arginare. E nella partita in cui non segna, entra comunque nell’azione del rigore e in quella del raddoppio.

Gallo 7,5 – Prepara la partita come meglio non avrebbe potuto. Sorprende Capuano scegliendo Peralta, scelta che lo premia, al di là del gol dell’argentino. La prima prova di maturità è stata superata. Ne arriveranno altre, ma quanta strada ha già fatto la squadra dal suo arrivo a oggi.  

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