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Acciacchi e ‘fastidi’ di mercato per il Foggia di Gallo: “Vacca fuori condizione, Nicolao ha chiesto di andar via”

Il tecnico fa chiarezza sul play partenopeo: "Non gioca da maggio, dovrà lavorare tanto". E sul mercato, in uscita anche Sciacca e Odjer

Domani allo ‘Zac’ arriva il Potenza. Per mister Gallo, l’occasione di ritrovare il suo passato recente. Alla guida della formazione lucana fu protagonista di una rimonta clamorosa nel giro di pochi mesi: “La squadra era penultima a nove punti dalla salvezza. Ci salvammo con due giornate di anticipo e per un punto non ci qualificammo ai playoff. Sono stato trattato benissimo, anche nella stagione successiva nonostante sia finita prima. Ho sempre mantenuto rapporti di stima e amicizia che vanno al di là dell’aspetto sportivo”. 

Il bellissimo ricordo di Potenza stempera per qualche minuto le preoccupazioni e un malcelato nervosismo, figlio soprattutto delle contingenze legate al mercato. Il mister continua ad agognare l’arrivo repentino del 31 gennaio, perché lavorare tra viavai di giocatori e mal di pancia più o meno curabili è oggettivamente complicato. Per uno di questi mal di pancia, quello di Nicolao, l’unica cura sarà il trasferimento. L’esterno è ormai a un passo dal Gubbio, trasferimento che sarà verosimilmente annunciato all’inizio della prossima settimana: “A volte capita che vuoi tenere un giocatore sotto contratto, però lui non vuole rimanere perché vuole giocare di più. Ma io la titolarità non la garantisco ‘gratuitamente’ a nessuno, neppure a me stesso. Nicolao non lo avrei mai dato via, ma lui ha chiesto di andare”. L’esterno partenopeo non sarà l’unico a lasciare. Anche per Sciacca l’avventura in rossonero sembra essere al capolinea: “È in scadenza, non ha trovato l’accordo, si troveranno altre soluzioni. Con Odjer dobbiamo valutare; chiaro che l’arrivo di Antonio (Vacca) precluda spazi”. 

E a proposito di Vacca, il tecnico mette subito le cose in chiaro, a chi gli chiede di valutare i nuovi arrivi: “Non devo discuterlo calcisticamente, ma non è in condizione visto che non gioca da maggio. Ha da fare parecchio lavoro, sia per smaltire qualche chilo in più, sia per trovare la condizione. Ho parlato con lui e con il preparatore che lo sta seguendo. Quello che dobbiamo ricordare è lo storico recente, ha sempre anticipato i rientri subendo poi delle ricadute muscolari. E questo è un rischio che non voglio correre, Antonio è d’accordo. Quindi, finché non sarà in condizione non ci sarà, né ha senso portarlo in panchina”. 

L’arrivo di giocatori fuori condizione è il problema principale a cui si va incontro nel corso del mercato di riparazione: “È complicato, in certe situazioni devi ricominciare. Il problema è quando arrivano giocatori poco pronti. Beretta è arrivato non in condizione e sabato a Francavilla ho rischiato facendogli giocare un tempo. Ma il campionato va avanti, ci sono tante partite, devo fare in modo che entrino tutti in condizione per poi non uscirne più”. 

La vittoria con la Juve ha ridato un po’ di serenità alla squadra, da sfruttare per dare una nuova sterzata al campionato. Ma col Potenza non sarà una gara semplice: “Non c’è mai stata una gara semplice per noi, anche quella con il Latina, all’inizio non lo era. Il Potenza è una squadra in salute, di categoria e con ottime individualità”. 

Diversi sono i dubbi di formazione, tra giocatori influenzati e altri alle prese con i postumi di acciacchi, che si aggiungono agli elementi in uscita. Peralta, Costa, Di Noia e Garattoni non sono al top: “Trovare ora una formazione è ancora difficile, compresi i giocatori in uscita. Non è un momento in cui posso sbilanciarmi. Ho lavorato con i giocatori attualmente disponibili per poter essere già preparato, qualora nessuno dovesse recuperare”.  

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