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Venerdì, 19 Aprile 2024

Canonico lascia a... Canonico. Il 'ritorno' del presidente: "Chi vuole comprare, lo faccia e basta"

Il presidente Nicola Canonico: "Non ho mai fatto dichiarazioni pubbliche nelle quali annunciavo di voler lasciare"

"Vendo il Foggia a Nicola Canonico". Con questa battuta il presidente e socio di maggioranza del Foggia stronca le innumerevoli voci circa un suo ipotetico disimpegno. Interpretazioni sbagliate, evidentemente, in gran parte anche associate al silenzio dietro il quale l'imprenditore barese si è trincerato nelle ultime settimane. "Non ho mai fatto dichiarazioni pubbliche nelle quali annunciavo di voler lasciare".

Fa vedere un foglio recante la revoca della sospensione ex art. 22 bis, comma 5, delle Noif, in seguito al provvedimento del Tribunale del Riesame di Bari dello scorso 19 novembre in seguito al quale è tornato in libertà. Ed è proprio quella sospensione che ha motivato il silenzio di queste ultime settimane: "La Figc ha ripristinato le funzioni venerdì scorso, la comunicazione è arrivata ieri e la prima cosa che ho fatto è stata venire qui e incontrare la squadra. Con una sospensione della Figc non avrei potuto rappresentare la squadra, ho rispettato le regole, ma qualcuno lo ha interpretato come un disimpegno".

Poi parte all'attacco dei soci Pintus e Pelusi accusati di fare ostruzionismo: "Ho fatto rispettare ciò che il Tribunale di Foggia mi ha ordinato, ripristinando il Cda. Abbiamo preso atto del disimpegno della Pintus, a lei interessa avere i soldi di Canonico. E poi c'è un socio di minoranza allo 0,8% che esce in tutte le televisioni. Si dà lustro a chi ha lo 0,8% e che non ha messo i soldi nel Foggia”.

Conferma, dunque, la redistribuzione delle quote in seguito a un recente aumento di capitale e che ha ridotto al lumicino le quote dell’ex Amministratore delegato (inizialmente al 20%) e della stessa Pintus: “Se Pelusi vuole ripristinare le quote, versi quanto deve. Tutti sono legittimati eventualmente a impugnare le decisioni, ma se non avessi fatto l’aumento di capitale, non avremmo potuto iscrivere la squadra al campionato”.

Dunque, il 99,2% del Foggia appartiene ora alla Corporate, la cui distribuzione delle quote è anch’essa cambiata: l’89% alla Cn Sport di Canonico e il restante 11% della Pintus. E nel rapporto con i soci, precisa che per l’eventuale cessione delle sue quote, non avrebbe vincoli: “La Cn Sport detiene le quote della Corporate che a sua volta detiene le quote del Foggia. Se io domani decidessi di vendere la Cn Sport non avrei alcun vincolo con i soci. I vincoli riguardano la Corporate”.

Il presidente non lascia né raddoppia, anche perché non ce n’è bisogno. E sulle ultime manifestazioni di interesse registrate fa subito chiarezza: “Non è un reato farle. Ho sempre detto che non avrei mai ostacolato un potenziale acquirente se dimostrasse di poter fare meglio di me. Ho dato mandato di ascoltare e valuteremo. Quanto vale il Foggia? Prima di parlare di numeri, voglio capire chi c’è dietro questi professionisti. Quando si fanno gli acquisti, si compra e basta”.

Tuttavia, non lesina stoccate ai recenti gruppi interessati: “Quando c’è troppa pubblicità dietro a un’acquisizione, non si farà mai nulla. C’è troppo clamore, ma al momento ci sono due legali che non sappiamo chi stanno rappresentando. Poi c’è un’altra cordata (quella inglese, ndr) che ha offerto un importo ben al di sotto di quanto dovrei dare eventualmente alla Pintus”.

La palla si sposta poi nell’ambito più meramente tecnico. Chi si attendeva un ritorno di Lauriola è subito smentito: “Nominerò un nuovo direttore sportivo, Lauriola si è dimesso senza chiedermi nulla. Avrei potuto comprenderlo se avessi ceduto la società. È un gesto che non ho condiviso e non ho apprezzato, peraltro in un momento in cui c’era necessità di compattezza. I dimissionari Lauriola e Todaro sono fuori dal Foggia e saranno rimpiazzati”.

Entro la prossima settimana si saprà il nome del suo sostituto, che sarà annunciato insieme al resto dell’organigramma definitivo. Ringrazia i dirigenti per il lavoro fin qui svolto durante la sua assenza forzata, una risposta a chi ha lamentato la totale assenza di rappresentanti del club nell’ultimo periodo: “Hanno svolto i loro ruoli senza mai far mancare nulla a squadra e staff”.

E a proposito di squadra, a gennaio i movimenti sul mercato non mancheranno, anche se gli arrivi saranno vincolati alle cessioni: “Sul mercato c’è un ritardo da recuperare. Il nuovo diesse dovrà parlare con il mister. Dovremo fare prima un po’ di uscite, poi ci dedicheremo agli arrivi”.

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