rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Le pagelle di Foggia-Gelbison

Nel deludente pari con la Gelbison si salvano in pochi. Garattoni sempre determinante; giornata no per Petermann, Costa e Schenetti

Sul più bello il Foggia si blocca. Ancora una volta è la Gelbison a tirare lo sgambetto a Fabio Gallo e alla sua squadra. Nel freddo pomeriggio di ieri, tanti si aspettavano il quarto successo consecutivo, per tenersi sulla scia del Pescara e tracciare un piccolo solco sulle inseguitrici. Una esigenza per non dire un obbligo, visto che sabato prossimo il Foggia sarà di scena a Crotone, dove peraltro mancheranno Costa e Di Noia. Invece, i rossoneri sono di nuovo inciampati sui propri problemi. Evidenziatisi soprattutto nella ripresa approcciata non al meglio. Difficile capire che cosa abbia inciso di più, se l’ottima prestazione degli ospiti, un atteggiamento mentale da squadra ancora immatura o l’evidente fatica in alcuni interpreti. E qui il discorso torna sul mercato, fin troppo celebrato da alcuni, malgrado alcune criticità palesi.

La già ristretta rosa ieri non poteva contare neanche su Beretta, oltre all’ancora indisponibile Vacca. Non deve sorprendere, infatti, che Gallo abbia speso solo quattro dei cinque cambi (per la verità, alcuni rivedibili nella tempistica) a disposizione. La carenza di alternative ha come diretta conseguenza l’utilizzazione ripetuta di un ristretto numero di calciatori, che alla lunga si paga. Le cattive prestazioni di alcuni giocatori (da Costa a Ogunseye) hanno anche nella stanchezza una delle sue spiegazioni. Rispetto alla trasferta di Pescara, con Taranto e Gelbison, Gallo ha cambiato solo la mezzala (Di Noia per Frigerio) e la seconda punta (Peralta per Ogunseye), lasciando invariato il resto della squadra. Nella giornata di ieri, in panchina sono rimasti – oltre ai portieri – Markic, Battimelli, Odjer, Capogna, Rutjens: una alternativa ai centrali (Rutjens), un difensore per molto tempo candidato a rimanere fuori rosa (Markic), due giovani della Primavera (Battimelli e Capogna) e un centrocampista di contenimento anch’egli rimasto a Foggia dopo essere stato sul mercato per tutto il mese di gennaio.

Un po’ poco per pensare di lottare su due fronti e arrivare freschi ai playoff. In vista della partita di Crotone Gallo dovrà rinunciare anche a Costa e Di Noia. L’assenza del primo, soprattutto, è decisamente pesante perché oltre a perdere il produttore più prolifico di assist, Gallo dovrà anche fronteggiare l’assenza di una alternativa di ruolo generata in seguito all’addio di Nicolao. La soluzione più logica – nonché l’unica – sarebbe rappresentata dall’avanzamento di Rizzo, con relativa rivoluzione del terzetto difensivo. Stravolgere la difesa per ovviare all’assenza di un quinto di centrocampo. Nell’incontro in programma con il presidente Canonico, forse Gallo lo farà presente.

Foggia-Gelbison 1-1: le pagelle

FOGGIA (3-5-2) Nobile 6; Leo 6 Di Pasquale 6,5 Rizzo 5,5; Garattoni 7 Schenetti 5 (19’st Bjarkason 6,5) Petermann 5 (34’st Kontek s.v.) Di Noia 5,5 (12’st Frigerio 5,5) Costa 5; Peralta 5,5 (12’st Iacoponi 5) Ogunseye 5. A disposizione: Thiam, Pirrò, Markic, Battimelli, Odjer, Capogna, Rutjens. Allenatore: Gallo 5,5

GELBISON (3-5-2) Anatrella 5,5; Cargnelutti 6,5 Gilli 6,5 Granata 5,5; Nunziante 6 Graziani 6,5 (40’st Francofonte s.v.) Papa 6,5 Savini 6 Correnti 5; De Sena 6 Tumminello 7 (25’st Infantino 6). A disposizione: Vitale, Onda, Marong, Infantino, Sane, Capone, Kyeremateng. Allenatore: De Sanzo 6,5

Arbitro: Vingo di Pisa 4,5

Assistenti: Rignanese 6 – Mastrosimone 6

Nobile 6 – Quelli della Gelbison si affacciano di tanto in tanto, anche se lo specchio lo centrano poco. In una delle rare occasioni, gli fanno gol.

Leo 6 – Avrebbe gli spazi per avanzare e migliorare la pericolosità degli affondi di Garattoni. Dietro, qualche affanno c’è, ma trova modo per arrangiarsi.

Di Pasquale 6 – Solito padrone delle zone che presidia, ma nell’azione del gol resta un po’ nella terra di nessuno.

Rizzo 5,5 – Appena può, si sgancia dalla linea difensiva per ‘soccorrere’ l’affannato Costa. Sabato a Crotone dovrà direttamente farne le veci. Anche lui non irreprensibile nell’azione del gol ospite. Contrasta Tumminello sul primo cross, poi lo ‘abbandona’ sull’assist di Correnti.

Garattoni 7 – Fortuna che dalle fasce arrivi sempre qualche buona notizia. Nel primo tempo sbaglia la cosa più semplice (il cross al centro) dopo aver fatto bene quella più difficile (l’aggancio sulla sventagliata di Petermann). Nella giornata in cui Costa non ne azzecca molte, lui resta un fattore determinante. Vince quasi tutti gli uno contro uno, manda al tiro Frigerio e poi fa da sé trovando il gol del pari, sesto in campionato. Di ‘sto passo la doppia cifra può diventare una formalità.

Schenetti 5 – Sceglie di sovente il lato sinistro per fare gioco. Il piede è sempre caldo, la mente è poco lucida. Dal suo cross nasce l’azione del gol divorato da Di Noia. Poi, tanto buio fino al cambio (19’st Bjarkason 6,5 – Lavora pochi palloni, ma sa farli fruttare. Prima sventaglia per Garattoni, che per poco non ispira il pari di Frigerio; poi, con cazzimma islandese (chissà se l’idioma di Bjork preveda un termine affine) recupera un pallone sulla trequarti convertendolo in palla gol. Non male come esordio allo Zaccheria.

Petermann 5 – La prima perfetta apertura per Garattoni è da far vedere nelle scuole calcio. Sembra il preludio di un pomeriggio ispirato, invece sarà l’eccezione in una gara da cestinare in fretta. Lento di gambe e di testa, sbaglia molto nella proposta. La sua uscita dal campo sembra addirittura tardiva (34’st Kontek s.v.).

Di Noia 5,5 – Del terzetto della mediana è il meno peggio, il che la dice lunga sulla qualità della prestazione globale. In interdizione il contributo è tutt’altro che marginale, l’aggressione in avanti è sufficiente. Peccato per il clamoroso gol che si divora. Avrebbe, forse, determinato l’inizio di un’altra partita (12’st Frigerio 5,5 – Il faccione di Cargnelutti gli nega un potenziale gol. Unico lampo di una gara nella quale finisce spesso per correre a vuoto).

Costa 5 – Appare scarico, come è quasi normale che sia per un giocatore che non salta mai una partita se non per squalifica. Accadrà a Crotone, peccato. Con la Gelbison servirebbero le sue pennellate per ovviare agli inceppamenti della manovra. Finisce per sbagliare anche i corner.

Peralta 5,5 – Anche lui non è nelle giornate migliori, tuttavia dà la sensazione di poter sempre inventarsi qualcosa. Invece, è il primo che Gallo sostituisce ed è una scelta a tratti incomprensibile, anche per le caratteristiche di chi prende il suo posto (12’st Iacoponi 5 – Con una squadra come la Gelbison, servirebbe più un abile pensatore che un giocatore di corsa ed esplosività. E infatti non incide per nulla, anche per un approccio mentale, in apparenza non memorabile).

Ogunseye 5 – Gilli gioca spesso d’anticipo e lui raramente riesce a piantarsi per la protezione e scarico del pallone. In area si vede solo per un timido colpo di testa a fine primo tempo. Chiude in evidente debito d’ossigeno, ma Beretta non c’è e la panchina langue.

Gallo 5,5 – La mancanza di alternative è molto più di un alibi, ma non è la sola spiegazione. Il cambio di Peralta per Iacoponi non convince per quello che stava raccontando la partita. Rivedibile anche l’approccio della squadra nella ripresa. Nella nuova prova di maturità, la squadra non viene bocciata, ma neanche promossa a pieni voti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le pagelle di Foggia-Gelbison

FoggiaToday è in caricamento