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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Poca cattiveria? Zeman sul momento no del Foggia: "Nel calcio bisogna giocare non picchiare"

Zeman, tuttavia, resta sereno e fiducioso, anche dopo il colloquio avuto con la tifoseria in mattinata: "Non sono contenti ed è normale che sia così, ma non lo siamo neanche noi"

Un punto in quattro partite: è il mediocre bottino raccolto dal Foggia nel girone di ritorno. E il risultato diventa ancora più pesante se parametrato alla caratura dei quattro avversari.

E domani c’è un nuovo test probante contro un’altra squadra desiderosa di punti, che difficilmente verrà allo Zaccheria proponendosi con un atteggiamento tattico ‘allegro’. Per questo motivo servirà un altro Foggia, che magari ripeta il primo tempo di Castellammare e qualcosa della prima frazione di Potenza, e lo faccia per tutta la gara, centellinando gli errori difensivi e dosando le giuste forze.

Zeman, tuttavia, resta sereno e fiducioso, anche dopo il colloquio avuto con la tifoseria in mattinata, i cui contenuti li ha illustrati lui stesso in conferenza stampa: “Non sono contenti ed è normale che sia così, ma non lo siamo neanche noi. Non bisogna pensare che ci stia bene tutto. Noi giochiamo cercando di vincere, poi è normale che i tifosi si lamentino quando le cose non vanno bene. Succede dappertutto, ma forse a Foggia si esagera un po’ e questo accadeva anche trent’anni fa. Noi cerchiamo di fare sempre il meglio, non sempre riusciamo a ottenerlo come squadra. Poi magari, nei singoli c’è chi riesce a dare qualcosa di più, qualcun altro qualcosa in meno, ma fa parte del calcio”.

Zeman sorride quando gli si chiede di immaginare il tema tattico della partita di domani: “So che si comincia da 0-0, noi abbiamo voglia di vincere, penso che l’Andria verrà qui per cercare di non perdere”.

Ribadisce le sue convinzioni sul momento no, in primis dettate dalla perenne emergenza di uomini: “Abbiamo avuto difficoltà a mettere 11 giocatori in campo; poi può dipendere anche dal fatto che c’è gente che è scesa dall’aereo e ha subito giocato. O ancora, perché dopo due allenamenti i giocatori non possono capire ciò che un allenatore chiede loro”.

Insomma, serve tempo affinché i nuovi si integrino alla perfezione. Le assenze, soprattutto in difesa non aiutano: “Abbiamo grossi problemi. Siamo senza i due centrali titolari, Sciacca e Di Pasquale e questo ci penalizza. Il centrocampo deve lavorare di più per aiutare dietro e non sempre ci riesce, spesso quando ci sbilanciamo per fare gol”.

Rifugge l’idea che alla squadra serva maggiore cattiveria: “Io penso che nel calcio bisogna giocare. Anche i tifosi ci hanno incitato a essere più cattivi. Per me nel calcio non ci deve essere cattiveria, ma devi essere più bravo dell’avversario e lo devi dimostrare giocando a calcio non picchiando di più”. Non risparmia dei riferimenti alle ultime direzioni arbitrali: “Penso che ci manchino 2 rigori, poi su Vitali (a Castellammare) c’era un’espulsione per il loro difensore netta. Sono episodi che incidono, non siamo fortunati. Speriamo di esserlo di più, anche se la fortuna dobbiamo cercala noi. Ma la cattiveria è un’altra cosa che va usata in altri sport. Con la cattiveria agonistica abbiamo perso Petermann per tre giornate in una gara in cui c’erano falli più gravi non puniti. Se dobbiamo pagare con le squalifiche, non va bene”.

L’analisi poi si sposta sulla testa e sulle gambe dei giocatori: “Spero che la squadra abbia sempre voglia di fare. Fisicamente ho dei dubbi perché ci sono ragazzi arrivati da fuori come Buschiazzo, che non giocava da tre mesi, e che ancora scambia il giorno con la notte. Questo non ci aiuta. I ragazzi che sono venuti hanno sicuramente giocato altrove, ma forse non hanno ancora il ritmo che chiedo io. Per il resto, dopo un mese di lavoro, la squadra dovrebbe stare bene fisicamente. Ma anche lì, c’è pensare a chi è uscito dal Covid dopo diverso tempo, come Martino”.

E a proposito dei nuovi aggiunge: “Metterli cinque subito in campo non è facile perché è probabile che non si trovino subito a loro agio. Per me la squadra prima aveva trovato le misure e nel girone di andata ha fatto bene. Bisogna vedere con questi. Tecnicamente sono superiori rispetto a chi c’era prima, vediamo di formare una squadra e capire come si devono affrontare i diversi momenti della partita”.

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