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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Calcio

Zeman chiede continuità ai giocatori e più tifosi allo Zaccheria: "Se c'è più gente la squadra si carica"

Il boemo invita la squadra a ragionare sulla singola partita. Domani c'è il Campobasso: "Se la gioca, non è da sottovalutare". E sul pubblico aggiunge: "Voglio che la gente venga allo stadio per divertirsi e aiutare la squadra"

Preferisce non tornare a parlare di cose extra-campo, limitandosi a una battuta gastronomica, in merito al pranzo offerto allo staff dal presidente Canonico, per onorare una scommessa dopo le tre vittorie consecutive: “Il pesce era buono, ma oggi vorrei parlare della partita, non di altro”.

Il ritorno di Zeman in sala stampa dopo due settimane di silenzio è dunque dedicato alla partita di domani. Il boemo si lascia scappare una battuta prima di affrontare il discorso Campobasso: “Non sarei voluto venire, visto che quando i ragazzi mi hanno sostituito abbiamo vinto. Ma siccome ho dichiarato di non essere scaramantico, sono qui”.

Domani arriva la squadra di Cudini, che all’andata disputò un’ottima gara, soprattutto nel secondo tempo. La formazione molisana è in un ottimo stato di forma e, cosa tutt’altro che banale, cerca sempre di giocarsela, rifuggendo barricate e ostruzionismi tattici: “Per me è una buona squadra, che gioca e produce combinazioni importanti sulle palle inattive che possono darci fastidio. Non è una formazione da sottovalutare”, il monito del boemo, che preferisce concentrarsi sulla gara in programma, senza fare troppi discorsi futuristici sui playoff: “Vogliamo chiudere bene il campionato e ragionare partita su partita. La posizione non dipende solo da noi, perché se chi è davanti fa i nostri stessi risultati è difficile salire”.

Tuttavia, con la crescita della squadra, finalmente al completo (domani rientrano anche Martino e Tuzzo, ndr), viene quasi naturale parlare di spareggi promozione: “Ci sono squadre più attrezzate di noi sul piano tecnico, noi dobbiamo sopperire con la tattica sapendo leggere le partite. Il problema è farsi trovare pronti con gli avversari che ci verranno assegnati. Ci sono club che cercano di fare il salto di categoria da tre anni e sono più abituati di noi a giocare i playoff”.

Gli obiettivi presenti e futuri sono l’occasione per invitare ancora il pubblico a rendere lo Zaccheria un po’ più pieno di quanto visto fino a oggi. Chissà che non si cominci già da domani, anche grazie alla iniziativa del club di proporre biglietti a 2 euro per la tribuna est agli under 14, alle donne e agli ultra 65enni: “Io voglio che la gente si avvicini e aiuti la squadra, senza fare polemiche come faccio io. Mi piacerebbe che il pubblico venisse allo stadio per divertirsi e sostenere i ragazzi. Più gente c’è, più la squadra si carica e fa maggiore attenzione a non sbagliare”.

Il cambio di marcia della squadra è ormai inequivocabile, anche se Zeman, come è logico, non si accontenta: “Io sono sempre esigente, vorrei si giocasse sempre meglio, altrimenti non avrei fatto l’allenatore. Diciamo che adesso la squadra è al 50% come piacerebbe a me”. A chi gli chiede se ci sono state difficoltà nell’adattamento di alcuni calciatori al suo credo risponde: “Per me l’unico errore è stato prendere alcuni giocatori a fine mercato e non all’inizio di gennaio. Questo ci è costato quattro partite. Ma ora i ragazzi stanno capendo quello che voglio. Ci sono giocatori che dopo essersi allenati con noi hanno pensato che quelli fatti con le squadre precedenti non fossero veri allenamenti”.  

Il discorso poi si sposta sui singoli, da Petermann a Merola: “Nelle mie squadre il regista è sempre stato il giocatore più importante, perché detta i tempi e determina i movimenti dei compagni. Conoscevo Petermann e sapevo che poteva fare quello che gli chiedevo. A volte si confonde ancora sulle scelte quando ha la palla, può migliorare, ma è chiaro che da lui dipende tanto quello che fa il resto della squadra”.

Sull’attaccante scuola Inter aggiunge: “Merola è entrato in tante occasioni dentro l’area, ora non fa più il guardalinee come prima. Ci aiutato molto e fatto gol, spero continui”.

Per la gara di domani la formazione sembra già fatta. L’unico vero dubbio potrebbe riguardare l’out di sinistra in difesa, dove Rizzo e Nicolao partono ormai alla pari: “Sono due giocatori abbastanza simili, anche se forse Rizzo ha più corsa e inserimento. Nicolao è una riscoperta, ricordiamo che ha fatto un Europeo under 20, ha qualità. Nella prima parte ci aiutato perché spingeva e crossava bene, ora è un po’ peggiorato (ride, ndr), ma sono errori che fanno anche in serie A, quindi non c’è problema. Nicolao ha avuto qualche problema in settimana, ma ora è a posto”.  

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