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Sì, sta tornando Zemanlandia

Ennesima prova di alto livello di Petermann, protagonista con tre assist. Merola sempre più capocannoniere rossonero nel girone di ritorno e vicino alla doppia cifra. Giornata no per Ferrante

Qualcuno dovrebbe chiedere scusa a mister Zeman. Facile ora salire sul carro, facile ora celebrare il ritorno di Zemanlandia. La verità è che in molti, ringalluzziti dalla striscia positiva dei rossoneri giunta a suon di gol e prestazioni di altissima qualità, sono quelli che a febbraio non nascondevano la delusione e non lesinavano commenti inaciditi verso il boemo. Qualcuno, come accade sempre, si spinse anche oltre, con dei disgustosi riferimenti anagrafici.

La verità dice altro: Zeman sta raccogliendo i frutti di un lavoro nel quale ha sempre creduto. Lo rimarcò al termine della vittoriosa sfida con il Palermo, quando inforcò gli occhiali diramando urbi et orbi dati statistici che certificavano la bontà del gioco della sua squadra. Una manovra che da circa un mese trova anche il conforto dei risultati e dei gol (17 nelle ultime quattro gare). Anche loro non giungono casualmente, come accade per le prestazioni, secondo uno degli assiomi zemaniani.

La costante crescita del Foggia si riverbera nelle prestazioni di Petermann, nella letalità sotto porta di Merola (altro elemento ipercriticato nella prima parte di stagione), nella predisposizione al sacrificio di Curcio, che va a rincorrere l’avversario che gli ha appena scippato il pallone. Ma soprattutto si evidenzia nel fatto che ora tutti i giocatori sono funzionali alle idee del mister. Non c’è più un giocatore che sia avulso dal contesto zemaniano. Né i nuovi, il cui periodo di adattamento sembra sia ormai alle ultime fasi, né chi già c’era in estate. E così capita che il mister decida di cambiare i due esterni bassi e una mezzala, ristabilendo gli equilibri e incartando il coraggioso Campobasso. La dimostrazione di come si possono cambiare le partite se si ha la capacità di leggerle; il tutto, avendo però a disposizione le risorse giuste, privilegio che le contingenze passate hanno negato al mister per diverse settimane.

Le pagelle dei rossoneri (Ph. Antonellis/Calcio Foggia 1920)

FOGGIA (4-3-3) Dalmasso 6; Garattoni 5,5 (1'st Martino 7) Sciacca 7 Di Pasquale 5,5 Rizzo 5 (1'st Nicolao 7); Rocca 5,5 (1'st Garofalo 7) Petermann 8 Di Paolantonio 7 (37'st Gallo s.v.); Merola 8 (37'st Turchetta s.v.) Ferrante 5 Curcio 7. A disposizione: Volpe, Rizzo Pinna, Vitali, Maselli, Tuzzo. Allenatore: Zeman 8
CAMPOBASSO (4-3-1-2) Raccichini 4; Fabriani 5,5 (33'st Sbardella s.v.) Menna 6 Dalmazzi 5,5 Pace 4,5 (33'st Merkaj s.v.); Tenkorang 5,5 Persia 6 (25'st Vanzan 5,5) Bontà 6,5; Candellori 6,5; Liguori 7 (25'st Bolsius 6) Rossetti 6,5 (16'st Emmausso 5). A disposizione: Zamarion, Coco, Nacci, Ladu, Martino, Di Francesco, Lombari. Allenatore: Cudini 6

Arbitro: Ancora di Roma1  6

Assistenti: Regattieri di Finale Emilia 6 – Iacovacci di Latina 6 

Domingo Dalmasso_Calcio Foggia 1920-2

Dalmasso 6 – Può fare veramente poco sui due (bei) gol del Campobasso.

Alessandro Garattoni_Calcio Foggia 1920 fb-3

Garattoni 5,5 – In affanno dietro, poco incisivo avanti anche perché ha la sventura di operare nel settore meno sollecitato. 

Pietro Martino-3-4

Martino 7 – Tralasciando il buco che per poco non manda Bolsius in porta, è uno di quelli che cambia la partita. Dietro concede le briciole, al netto del succitato errore, e davanti trapana il muro molisano. Mette anche lo zampino nell’azione del quinto gol. Con il suo recupero, Zeman può finalmente contare su quattro terzini e gestirli a seconda delle situazioni. 

Giacomo Sciacca_Calcio Foggia 1920-3

Sciacca 7 – Prende un brutto colpo al braccio, resiste stoicamente al dolore, censurato con una fasciatura. Dei due centrali è quello che sbaglia meno, con la chicca del gol che spacca la partita.

Davide Di Pasquale_Calcio Foggia 1920-2

Di Pasquale 5,5 – In occasione del gol del pari la difesa scala male, lui finisce per trovarsi nella terra di nessuno. La conseguenza è che alla fine Merola deve arrancare sull’accorrente Bontà. Poco reattivo anche sul secondo gol, non accorcia in tempo su Rossetti che ha lo spazio per calciare.

Alberto Rizzo_Calcio Foggia 1920 fb-3

Rizzo 5 – Liguori scivola sistematicamente sul suo versante, fa quasi sempre la stessa giocata e lui non riesce a leggerla. In avanti il contributo è altrettanto modesto.

Giuseppe Nicolao_Calcio Foggia 1920-2

Nicolao 7 – Sfrutta la chance ridonando verve e incisività alla corsia mancina. Stavolta, migliora anche i cross, ma Ferrante non è in giornata.

Michele Rocca_Calciofoggia1920_Facebook-2

Rocca 5,5 – Sua la seconda conclusione più incisiva del primo tempo. Poco altro da annotare. Fatica a trovare il ritmo e a conferirlo alla squadra, così come a leggere in anticipo i movimenti di Bontà.

Vincenzo Garofalo_Calcio Foggia 1920-2

Garofalo 7 – Altro elemento che spacca la partita. Accompagna l’azione, va in anticipo sistematico sul portatore quando il pallone si aggira nella sua zona. Ci aggiunge il gol che chiude il match. Se davvero vi chiedete in che cosa Zeman migliori i calciatori, date un’occhiata alle sue prestazioni della scorsa stagione e di quella attuale.

Davide Petermann-4

Petermann 8 – Signori, stiamo finendo gli aggettivi. Pronti via, la sventagliata per Merola, che fa venire la labirintite a Pace e Raccichini. Seguirà una prima frazione con qualche errore di troppo, figlio sia della pressione esercitata dagli avversari che dai cattivi (se non proprio assenti) movimenti dei compagni. Ma quello che accade nella ripresa è indescrivibile. Il gol di Merola è per l’80% roba sua. Non contento, confeziona un altro assist per Garofalo. In mezzo, un profluvio di giocate, aperture illuminanti e palloni recuperati.

Alessandro Di Paolantonio_Calcio Foggia 1920-2

Di Paolantonio 7 – Parafrasando un po’ il gergo anglosassone, lo si potrebbe definire ‘Shadow playmaker’. L’intesa pregressa con Petermann gli consente di anticipare le giocate. Nel primo tempo si sostituisce nell’impostazione quando l’ex Cesena viene pedinato dagli avversari, nella ripresa si trasforma in box to box, azionando una infinità di ripartenze sulla sinistra, ben supportato da Nicolao (37'st Gallo s.v.).

Davide Merola 2_Calcio Foggia 1920-2

Merola 8 – Bastano i numeri: 9 gol in campionato, otto dei quali nel girone di ritorno; seconda doppietta consecutiva. Vede la porta come pochi e come mai gli era riuscito in carriera. Una evoluzione vitale per il Foggia, che ora non deve poggiarsi più solo sul sinistro di Ferrante (37'st Turchetta s.v.).

Alexis Ferrante_Calcio Foggia 1920-4

Ferrante 5 – Per come corre, si propone e resta sul pezzo fino alla fine, meriterebbe un voto ampiamente positivo. Ma quando si hanno a disposizione cinque palle gol nitide, almeno un paio andrebbero concretizzate. Da sturbo la ciabattata da fermo nella ripresa.

Alessio Curcio_Calcio Foggia 1920-3

Curcio 7 – Gara dai due volti, senza dubbio dai connotati più aggraziati quello mostrato nella ripresa. Nella prima frazione si adegua alla mancanza di movimenti dei compagni e fa incetta di palle perse. Poi manda in scena il Curcio show, con alcune giocate sontuose (tipo il dai e vai perfezionato con Nicolao a metà ripresa) e lo squillo finale in pieno recupero.

Mister Zeman_Calcio Foggia 1920-2

Zeman 8 – Lo aveva preannunciato nella conferenza stampa della vigilia: i cambi non servono necessariamente a togliere chi sta giocando male, ma anche a provare di fare qualcosa di diverso. Detto fatto. Con Martino e Nicolao ritrova forza fisica e imprevedibilità sulle fasce, con Garofalo sostanza e inserimenti. Mica male per uno che non ha più l’età. Del resto è quasi pleonastico parlare.

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