rotate-mobile
Calcio

Boscaglia-Foggia, fine dell'avventura: parte il toto-nomi per il sostituto

Si lavora per la risoluzione consensuale del contratto, che potrebbe essere ufficializzata tra oggi e domani. Tre i nomi per la successione

L'avventura di Roberto Boscaglia a Foggia è terminata. Non c'è ancora l'ufficialità, che potrebbe arrivare nella giornata di oggi o, al massimo, di domani. Il tempo di definire i dettagli economici del divorzio che avverrà tramite risoluzione consensuale del contratto in scadenza a giugno 2023, con la famosa clausola legata ai risultati, che avrebbe fatto scattare il rinnovo automatico in caso di arrivo tra le prime tre posizioni.

Su quella clausola proprio mister Boscaglia si lasciò andare a una battuta, il giorno della presentazione ufficiale (lo scorso 1° luglio): “Terzo posto? Stiamo scherzando? E io sarei venuto qui per arrivare terzi?”. Accadeva poco meno di tre mesi fa, anche se sembra passata un'era geologica.

Circa novanta giorni nei quali l'idillio si è repentinamente trasformato in un incubo. La squadra costruita per recitare un ruolo da protagonista nel girone C si è preso accartocciata nelle sue fragilità ed equivoci tattici, ai quali il tecnico non è riuscito a porre rimedio. È vero, cinque partite sono poche per costruire una squadra fatta e finita, ma sarebbero sufficienti per imbastire un barlume di identità che la squadra non ha mai dimostrato di avere. Né hanno aiutato le continue rotazioni, soprattutto nel reparto attorno a cui ruotano i destini di ogni squadra di calcio. Un centrocampo senza certezze, né leader, dove il solo elemento costantemente impiegato – con profitti piuttosto modesti – è stato Di Noia. Ma nella sfida con il Pescara c'è stato un altro aspetto, il più importante, che ha decretato la fine dell'avventura del tecnico di Gela. Il totale scollamento mentale della squadra. L'impressione tangibile che l'allenatore e i suoi calciatori parlassero due lingue completamente diverse, come assistere a un dialogo tra un islandese e un gambiano.

Distanze rese incolmabili da una insofferenza dell'ambiente deflagrata nel post gara, sabato scorso, e che avranno definitivamente convinto anche il presidente Canonico (che pure, soltanto una settimana prima aveva difeso a spada tratta il mister prendendosela con i tifosi critici e i giornalisti) dell'urgenza di cambiare.

Se davvero il feeling tra i calciatori e l'allenatore non è mai sbocciato (per motivi tecnico-tattici e, forse, anche caratteriali) il cambio della guida diventa imprescindibile, ma gioco forza metterà gli stessi calciatori con le spalle al muro, e senza più la possibilità di rifugiarsi dietro l'alibi dell'allenatore.

Chi al posto di Boscaglia? I giorni a venire saranno fondamentali per la scelta del nuovo tecnico, che dovrà essere repentina, anche perché tra cinque giorni la squadra sarà di scena allo 'Iacovone' per il derby con il Taranto, altra gara piuttosto sentita dalla tifoseria.

Per il dopo Boscaglia si fanno tre nomi: Beppe Scienza, ex calciatore del Foggia, reduce dalla infelice esperienza sulla panchina della Pro Vercelli, Gaetano D'Agostino, lo scorso anno alla Vibonese (esonerato nel febbraio 2022) e Marco Marchionni. Il preferito dalla piazza sarebbe proprio quest'ultimo (reduce dalla vittoria del campionato di Serie D sulla panchina del Novara), apprezzato per le doti umane e tecniche e in grado di condurre il Foggia al secondo turno dei playoff del girone C, malgrado una squadra dai valori tecnici piuttosto modesti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Boscaglia-Foggia, fine dell'avventura: parte il toto-nomi per il sostituto

FoggiaToday è in caricamento