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La sconfitta meno amara: il Foggia esce di scena, ma ora ha una base da cui ripartire

A Chiavari poche sufficienze in una gara che non cancella quanto di buono è stato fatto

"Ma il finale è di certo più teatrale, così di ogni storia ricordi solo la sua conclusione", cantava Niccolò Fabi. Per una volta ci sentiamo di dissentire. Il Foggia chiude la stagione con una amara sconfitta, che non cancella quanto di buono è stato fatto. Resteranno le emozioni, i sogni regalati da un gruppo che ha sempre dato tutto, andando oltre le aspettative, oltre le oggettive possibilità. Il Foggia esce sconfitto da Chiavari solo nel risultato finale, che per i pragmatici è l'unica cosa che conta. Ma poi c'è sempre dell'altro. C'è un gruppo che ha acquisito consapevolezza strada facendo, che è cresciuto nella testa oltre che sul lato prettamente tecnico-tattico. E qui il discorso non può che scivolare su lui, mister Zeman. Il 'Comunale' di Chiavari trasformato in un mini Zaccheria è la plastica fotografia che racconta la sua storia, ma soprattutto la bontà del lavoro svolto durante la stagione. Un'annata complicata, nella quale è successo di tutto (dagli infortuni all'emergenza Covid, passando per le incomprensioni con il presidente Canonico). Non è bastato a frenare l'entusiasmo di una piazza che non si respirava da alcuni anni. E da qui si dovrà ripartire, sublimando le virtù preesistenti e costruite nei mesi, e cercando di correggere le criticità che non sono state rimosse. Il tutto senza stravolgimenti, né le ancor più deleterie scelte di pancia. 

Le pagelle di Entella-Foggia

Virtus Entella (4-3-2-1) Borra 6,5 Coppolaro 6,5 Pellizzer 6,5 Sadiki 6 Barlocco 6; Rada 7 (25'st Morosini 6) Palmieri 6 (16'st Dessena 5,5) Karic 6; Schenetti 4 Meazzi 6 (16'st Capello 7); Merkaj 6,5 (35'st Di Cosmo s.v.). A disposizione: Siaulys, Cleur, Coly, Magrassi, Lipani, Silvestre, Lescano, Pavic. Allenatore: Volpe 7

Foggia (4-3-3) Dalmasso 5,5; Garattoni 6 (38'st Nicolao s.v.) Sciacca 5 Girasole 5 Martino 6,5; Garofalo 5 (38'st Rizzo Pinna s.v.) Petermann 7 (16'st Di Paolantonio 6) Rocca 5; Merola 5,5 (16'st Turchetta 5) Ferrante 5 Curcio 5,5. A disposizione: Alastra, Volpe, Vitali, Maselli, Tuzzo, Buschiazzo. Allenatore: Zeman 5,5

Arbitro: Di Graci di Como 4

Assistenti: Piedipalumbo 6,5 - Zanellati di Seregno 5

Dalmasso 5,5 - Rada gli prende le misure, la sua replica è efficace anche se non irreprensibile. E pure sul primo gol, qualche dubbio lo lascia. 

Garattoni 6 - Sua l'unica discreta intuizione (cross per la testa di Merola) nell'insipido primo tempo rossonero. Non eccelle e nemmeno fa disastri (38'st Nicolao s.v.). 

Sciacca 5 - Con Girasole confezione il pasticciaccio che manda avanti l'Entella. 

Girasole 5 - Riesce a rilanciare peggio di Sciacca, servendo a Capello il più succulento degli assist. Per lui un 2022 semplicemente da cestinare. 

Martino 6,5 - Zeman preferisce i suoi muscoli alla maggiore tecnica di Nicolao. Per quanto le proposte dal fondo non siano mirabili, è il migliore del reparto, oltre che il più intraprendente in fase di spinta. 

Garofalo 5 - Tante imperfezioni a vanificare la solita generosità, che stavolta non può bastare (38'st Rizzo Pinna s.v. - Un suo cross, maldestramente deviato da Coppolaro, per poco non rimette in piedi il Foggia). 

Petermann 7 - La sua imprescindibilità tattica è ormai conclamata. La corrobora con il gol della speranza, prima di dover dare forfait a mezz'ora dalla fine. E lì la storia del match cambia in peggio (16'st Di Paolantonio 5,5 - Si prende le chiavi del centrocampo, ma senza l'infortunio di Petermann avrebbe fatto, come sempre, da spalla. Come regista unico non riesce a preservare la stessa pulizia nella manovra).

Rocca 5 - Più di Garofalo, dovrebbe alzare la qualità del palleggio, invece è uno di quelli che sbaglia di più. Non il modo migliore per chiudere una stagione già in chiaroscuro. 

Merola 5,5 - Avrebbe sognato un finale diverso, lui che è stato il trascinatore nel girone di ritorno. Le lacrime finali, durante l'omaggio dei tifosi, denunciano la frustrazione. Ma non va oltre un fiacco colpo di testa, anche per un'oggettiva mancanza di palloni giocabili (16'st Turchetta 5 - Poco concreto, mai nel vivo del gioco).  

Ferrante 5 - Il suo girone di ritorno è semplicemente da dimenticare. Sul suo sinistro, respinto da Borra, si infrangono le ultime speranze di riprendere il treno per i quarti di finale. Avrebbe addolcito una prestazione comunque lontana dagli standard apprezzati fino a dicembre. 

Curcio 5,5 - Meriterebbe un rigore che avrebbe visto anche una persona di spalle e con gli occhi bendati, ma tant'è. Anche lui non trova il guizzo, malgrado i movimenti e i tentativi di accendersi e accendere la squadra. 

Zeman 5,5 - Meriterebbe un otto per la stagione, ma si analizza la partita. Amareggia l'uscita di scena in superiorità numerica e beccando gol da un fallo laterale. 

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