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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio Rodi Garganico

A Rodi Garganico è un altro calcio: la storia di Diallo, il progetto di Mario e Matteo

Il progetto, fondato su impegno, inclusione e collaborazione con il territorio, ha portato ad importanti risultati grazie al coinvolgimento e al supporto di tutta la comunità

Accoglienza, inclusione, rispetto reciproco e lotta al razzismo sono alcuni dei principi fondanti che ogni sport dovrebbe trasmettere. Un esempio vincente, in tal senso, è rappresentato dal Real Rodi Garganico, squadra di calcio che ha fatto della forza del gruppo il vero valore aggiunto.

Il progetto, portato avanti dal presidente Mario Carnevale, dal vicepresidente Matteo Delle Fave e da Cinzia Leccese, operatrice all'integrazione del centro Sai per Msna 'Villa San Michele' di Rodi Garganico diretto da Michele Tamburrano, prevede l’inclusione in squadra di calciatori extracomunitari del centro di accoglienza/recupero di Rodi Garganico.

Significativa, al riguardo, la presenza di un giovane di nazionalità etiope di nome Diallo, orfano di entrambi i genitori e ultimo di tre figli. Nato in Costa D'Avorio nel 2006, dopo la morte della madre arriva in Italia 2022 e viene accolto dal progetto Sai per Msna di Rodi Garganico dove inizia il percorso di alfabetizzazione presso il Cpia dello stesso Comune. Grazie al suo senso di responsabilità gli viene data la possibilità di un tirocinio formativo e immediatamente esprime il suo grande desiderio di giocare a calcio.

Ragazzi come Diallo vengono inseriti in squadra dimostrando grande entusiasmo e dedizione agli allenamenti, nonostante l’attesa dovuta alle complesse procedure di tesseramento gestite direttamente con la Fifa.

La storia Il Real Rodi Garganico nasce dalla volontà di due amici, Mario Carnevale e Matteo Delle Fave, di riportare dopo tanti anni il calcio giocato nella città di Rodi Garganico e, allo stesso tempo, fare in modo che la stessa squadra potesse diventare il punto di riferimento non solo per gli sportivi ma anche di tutta la comunità.

Ogni domenica diventa, così, un momento unico in cui ritrovarsi uniti con tutte le famiglie per supportare la squadra.

Una visione lungimirante fondata su impegno, inclusione sociale e collaborazione con il territorio che ha portato, grazie al coinvolgimento e supporto di tutta la comunità rodiana, a risultati importanti in pochi mesi. Basti pensare ai calciatori rodiani che militavano in squadre di altri paesi i quali, con grande entusiasmo, hanno voluto prender parte al progetto.

Una gestione avveduta che risulta premiata da un aumento consistente sia dei tesserati che dei tifosi, più di 500, presenti per sostenere la squadra durante le partite casalinghe. Numeri altissimi per un paese di 3mila abitanti.

Le dirette televisive delle partite in trasferta, con telecronista e opinionista, sono seguite addirittura in diverse parti del mondo e la pagina Facebook conta centinaia di follower. Il nuovo stadio, dotato di tutti i comfort e di un piano di sicurezza, e la sede ufficiale della squadra rivestono un ruolo centrale all’interno di un percorso che vuole essere ambizioso, pur sapendo che i risultati si costruiscono nel tempo.

La vittoria più importante è aver trasformato il campo da calcio in un luogo di incontro, nella consapevolezza che lo sport può essere un formidabile strumento di educazione civica.

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