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Cessione quote del Foggia, il Tribunale rigetta il ricorso di Canonico e dà ragione alla Pintus: "È obbligato a pagare"

Il tribunale di Bari ha rigettato cautelare proposto dal presidente rossonero nei confronti della Map Consulting, la srl facente capo all'imprenditrice sarda e detentrice del 49% della Corporate

Nuovo capitolo della querelle che vede protagonisti il presidente del Foggia Nicola Canonico da una parte, e la socia di minoranza – nonché ex presidente del club rossonero – Maria Assunta Pintus, dall’altra. Il tribunale di Bari ha infatti rigettato il ricorso cautelare proposto dal presidente rossonero nei confronti della Map Consulting, la srl facente capo alla Pintus e detentrice attualmente delle quote di minoranza della Corporate Investment, titolare dell’80% del Calcio Foggia 1920.

Il ricorso presentato da Canonico riguardava il pagamento delle rate inerenti alla cessione del 51% della Corporate allo stesso imprenditore barese da parte della Pintus. Il contratto prevedeva il pagamento dilazionato, accordo che non sarebbe stato onorato dal presidente il quale, secondo quanto sostiene la Pintus, avrebbe corrisposto solo le prime rate.

Il mancato pagamento delle rate si può collegare alla famosa “debitoria spaventosa” di 2,7 milioni denunciata dal presidente, lo scorso gennaio, superiore a quella indicatagli prima dell’acquisto delle quote: “Sono venuto sapendo di una massa debitoria di circa 1,4 milioni. Sto scoprendo una perdita che va ben oltre le aspettative, documenti che non mi sono mai stati dati”, commentò. Debiti superiori al previsto che avrebbero, dunque, indotto il presidente a sospendere il pagamento delle rate, con conseguente richiesta di arbitrato da parte della imprenditrice sarda.

Ragion per cui il presidente ha proposto un ricorso cautelare, che il tribunale di Bari ha rigettato condannando Canonico, oltre al pagamento delle spese di giudizio, anche al pagamento delle rate restanti: Nella ordinanza il Giudice dà atto di quanto segue: "Inoltre, il Canonico con la suddetta scrittura privata (confermando l’art. 4.3. del preliminare) ha espressamente assunto l’obbligo di garantire le obbligazioni economiche pattuite nel contratto preliminare; quindi, egli è ancora obbligato verso la Map Consulting s.r.l. nel caso di inadempimento della C.N. Sport s.r.l., che appare pacifico in atti, sicché ben può la prima società pretendere dal Canonico il pagamento delle obbligazioni pecuniarie assunte per il trasferimento delle quote societarie in questione".

La notizia arriva proprio nel giorno verrà costituito un nuovo Cda, in seguito alle dimissioni dello stesso Canonico, di suo figlio Emanuele e dell’ad Carbotti. “Un tatticismo societario”, lo ha definito il presidente durante la conferenza stampa post Foggia-Catania. Seguirà l’aumento di capitale, annunciato per i primi giorni di aprile. E potrebbe essere l’inizio di un altro capitolo.

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