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Il Foggia del futuro ripartirà da Curcio: Ferrante e Merola verso l'addio

Il fantasista sarà quasi certamente ancora il leader tecnico della squadra. Difficile il riscatto dell'argentino, mentre per l'esterno scuola Inter le chance di una permanenza sarebbero aumentate solo con la conferma di Zeman

Al di là di quelli che potrebbero essere gli scenari, una cosa è certa: da lunedì prossimo cominceranno le operazioni di costruzione del nuovo Foggia. I giorni a venire diranno se alla pianificazione ottempererà Nicola Canonico o una ipotetica nuova proprietà, quella alla quale l'attuale patron ha concesso una settimana di tempo per farsi avanti e acquisire la maggioranza del club rossonero.

Pertanto, sulla stagione 2022/23 aleggia, a ora, un enorme punto interrogativo. Una cosa è certa: con Canonico ancora in sella, si procederà all'ingaggio di un nuovo direttore sportivo e del nuovo tecnico che, a detta dello stesso presidente, sarà un uomo con esperienza e abitudine alla vittoria. Circola più o meno insistentemente il nome di Piero Braglia, vecchia conoscenza in Capitanata, anche se non sarebbero poche le perplessità relative al carattere tutt'altro che mansueto del tecnico toscano.

Poi, sarà la volta della squadra, che non sarà da ricostruire totalmente, vista la presenza in rosa di ben 14 giocatori contrattualizzati almeno fino al 2023. Si tratta di Dalmasso, Markic, Sciacca, Di Pasquale, Buschiazzo, Rizzo, Nicolao, Garattoni, Petermann, Rocca, Rizzo Pinna, Curcio, Turchetta, Vitali.

È facile immaginare che il Foggia che verrà parta da alcuni punti fissi, il primo dei quali sarà il capitano e leader tecnico della squadra Alessio Curcio. Il fantasista rossonero ha lasciato ieri la città per le vacanze, dando appuntamento al prossimo luglio, quando la squadra si riunirà per il ritiro. Discorso analogo per Giacomo Sciacca, vicecapitano e guida della retroguardia rossonera. Anche gli altri giocatori sotto contratto dovrebbero restare, al netto di irrinunciabili offerte provenienti dalla B, che potrebbero ingolosire gente come Petermann e Di Pasquale, tra i protagonisti assoluti della stagione da poco terminata.

Dubbi, invece, sui giocatori in scadenza di contratto, per i quali sarà determinante il parere del futuro tecnico. Tra questi, spicca il nome di Vincenzo Garofalo, uno dei giocatori che ha beneficiato maggiormente della 'cura' Zeman e che potrebbe far gola a molti club di serie C e non solo. In bilico le posizioni di Martino e Gallo, mentre appare certa la fine dell'avventura di Filippo Tuzzo, già messo ai margini nella seconda parte di stagione. Stesso discorso per Di Jenno, l'unico reduce dall'esperienza in D, che con Zeman non ha praticamente mai visto il campo.

Non sembrano esserci possibilità di permanenza anche per i due portieri Alastra e Volpe, relegati in panchina, prima per problemi fisici, poi per l'esplosione di Dalmasso. Entrambi hanno il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e non sembra ci siano i margini per un rinnovo. Anche perché entrambi mirano alla titolarità. L'ex Parma ha già salutato la città con il classico post su Instagram. Il secondo piace ad alcuni club di serie C.

Per quanto riguarda i giocatori in prestito, Sergio Maselli è destinato a rientrare a Lecce. Tornerà alla base anche Davide Merola, per il quale le chance di permanenza a Foggia sarebbero aumentate solo con la presenza di mister Zeman. A questo punto è facile ipotizzare che l'Empoli gli conceda una nuova esperienza in prestito in serie B (su di lui ci sarebbe la Ternana). Su Di Grazia, pesano invece i numerosi problemi fisici che lo hanno tormentato per tutta la stagione. Tornerà quasi certamente a Pescara. Infine, c'è Alexis Ferrante. Sull'argentino, il Foggia vanta un diritto di riscatto a 300mila euro, con controriscatto (per 400mila euro) a favore della Ternana. Le probabilità di rivederlo a Foggia, molto alte durante il girone di andata, si sono ridotte sensibilmente negli ultimi mesi nei quali il bomber ha stentato molto sotto porta, causa Covid e per alcuni guai muscolari. E il suo saluto sul profilo Instagram di alcuni giorni fa, non alimenta granché i pensieri ottimistici.

In conclusione, dando per scontata la permanenza di tutti i giocatori sotto contratto, il futuro diesse dovrà lavorare per portare a Foggia almeno 8 elementi, a cominciare dai due portieri. Andrà rimpolpato il reparto arretrato con l'ingaggio di uno o due difensori centrali e un terzino destro. A centrocampo servirà un vice-Petermann e due mezzali in grado di garantire inserimenti e geometri. Da ricostruire quasi interamente l'attacco, dove andranno inseriti un nove e un esterno. Sempre che il successore di Zeman sia un cultore del 4-3-3. Viceversa, le scelte in sede di mercato potrebbero mutare sensibilmente.

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