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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Chi non vuole bene al Foggia costa caro alla società: già 13mila euro di multe inflitte per lanci di oggetti e cori discriminatori

L’ultima, in ordine di tempo, è quella comminata dal Giudice Sportivo, in seguito alla gara di Picerno, nel corso della quale, intorno all’11’ della ripresa, dalla curva occupata dai sostenitori ospiti è stata lanciata una bottiglia d’acqua da mezzo litro, semipiena e senza tappo. Un mese fa, le dichiarazioni di Canonico che tuonò: "Chi reagisce così non vuole bene al Foggia"

La prima sanzione è giunta dopo l'esordio con il Monterosi per "cori oltraggiosi nei confronti delle forze dell'ordine". Ne sarebbero giunte altre quattro. Tredicimila euro, è il conto salato presentato al Calcio Foggia 1920 in questi primi due mesi e mezzo di campionato. Il frutto delle intemperanze di una minoranza di soggetti che evidentemente, non si reca allo stadio per supportare la squadra. Tredicimila euro, il frutto di ben cinque multe, due da mille euro, altrettante da 4mila e una da tremila euro.

L’ultima, in ordine di tempo, è quella comminata dal Giudice Sportivo, in seguito alla gara di Picerno, nel corso della quale, intorno all’11’ della ripresa, dalla curva occupata dai sostenitori ospiti è stata lanciata una bottiglia d’acqua da mezzo litro, semipiena e senza tappo, fortunatamente senza cagionare danni a cose o persone.

Un conto salatissimo, se si pensa che siamo appena entrati nella seconda metà del girone di andata e che, mantenendo questi ritmi, rischia di continuare a crescere costringendo la società a un inutile quanto pesante esborso di denaro. Se per una società di serie A possono sembrare spiccioli, per un club di serie C, rappresentano una spesa molto più impegnativa.

Poco meno di un mese fa il presidente Canonico aveva palesato il suo malcontento, dopo la sanzione di 4mila euro ricevuta per il lancio di bottigliette durante Foggia-Messina, che fece il paio con quella inflitta ai rossoneri per lancio di pietre e cori discriminatori durante la gara interna con la Juve Stabia. “Ottomila euro in due gare, è il momento di dire basta. Chi reagisce in questa maniera non solo arreca un ingente danno economico alla società, ma dimostra palesemente di non voler bene al Calcio Foggia. Lo sconsiderato lancio di oggetti in campo – aveva aggiunto il patron – poteva colpire qualcuno dei giocatori presenti in campo, poteva colpire il direttore di gara e, in quel caso, le conseguenze dello stupido gesto sarebbero state gravissime (perdita della gara e squalifica del campo). Non è così che si aiuta il Calcio Foggia”.

Una nota di sdegno che non ha prodotto i risultati sperati: dopo il derby con il Taranto è arrivata un’altra sanzione, di tremila euro, per il lancio di un cilindro di cartone rigido.

Su questo aspetto aveva detto la sua anche mister Zeman, alla vigilia del derby con il Bari al San Nicola,  trasferta negata ai tifosi rossoneri perché considerata a rischio: "A me dispiace del fatto che giocando in casa abbiamo preso due multe da 4mila euro. Questo pesa sulla società. Vorrei che i tifosi tifassero, stando vicino alla squadra e senza fare altro. Se hanno deciso che i nostri tifosi non possono andare a Bari è perché si teme qualcosa di negativo. Mi dispiace per i tifosi, ma ai tempi nostri (cioè negli anni '90) non accadde mai nulla di grave. Oggi la situazione è peggiorata e quindi bisogna prevenire".

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