Il Foggia ritrova Rocca: "Mi sento bene. Adesso tutti dobbiamo alzare l'asticella"
Le parole del centrocampista scuola Inter alla vigilia del turno infrasettimanale contro la Paganese di Grassadonia: "Campo difficile, dobbiamo tutti metterci qualcosa in più"
È tornato domenica nella sfida contro il Picerno. L'ennesimo recupero dopo l'ennesimo stop di una stagione senza dubbio negativa sul piano fisico: "Qualcuno mi avrà colpito con un rito voodoo", scherza Michele Rocca nella conferenza stampa alla vigilia del turno infrasettimanale di Pagani. Tanti gli stop che gli hanno impedito di giocare con continuità: "A ottobre ho avuto un brutto infortunio alla caviglia per un intervento di un avversario. E con le caviglie bisogna fare attenzione, molto spesso ti porti gli strascichi. L'ultimo infortunio è stato di natura muscolare, difficile comprenderne le cause. Forse le gare ravvicinate, o la trasferta a Messina molto lunga e pesante".
Il Foggia sarà chiamato a una conferma dopo il successo con il Picerno, anche per proseguire la rincorsa al settimo posto, attualmente occupato dalla Turris, ma anche per rendere più confortevole il posto nei playoff, attualmente ancora poco stabile.
Per migliorare la classifica mister Zeman potrà fare affidamento anche su Rocca, leader tecnico (insieme a Curcio) nel Foggia di Marchionni e tra gli elementi più importanti tatticamente e tecnicamente anche quest'anno: "L'anno scorso giocavamo un calcio diverso più votato alle individualità. Adesso cerchiamo di giocare di più la palla, di trovarci come gruppo. In generale, da ogni annata cerco di apprendere sempre qualcosa da chi mi allena. Ho imparato l'anno scorso così come sto imparando quest'anno".
Con il tecnico boemo, la mezzala scuola Inter crede di aver fatto un ulteriore salto di qualità: "Penso di essere migliorato molto nel fraseggio. Il mister ci chiede molto, soprattutto di rispettare le posizioni, fare attenzione ai movimenti dei compagni, basta un errore di qualche centimetro per sbagliare una giocata".
La recente emergenza lo ha coinvolto direttamente, come nella prima gara del 2022 quando Zeman lo impiegò nel ruolo di terzino destro: "Fu una decisione dovuta alle tante assenze, il mister ha voluto che giocassi lì e l'ho fatto senza problemi. Penso di essere un giocatore duttile, poi è chiaro che a centrocampo mi sento più tranquillo, ma posso giocare anche da terzino".
Domani c'è la Paganese, reduce da una clamorosa rimonta (da 0-3 a 3-3) in casa della Virtus Francavilla, nonché alla caccia disperata di punti per la salvezza: "Non esistono gare scontate e non vedo differenze tra l'incontrare una squadra d'alta classifica e una che lotta per la salvezza. Sappiamo di giocare in un campo difficile, per cui dobbiamo cercare di mettere tutti qualcosina in più da un punto di vista individuale. Serve alzare l'asticella e tornare a giocare da squadra".
Chiudendo sulla squadra, non fa bilanci, ma pensa al futuro: "Ora conta fare il maggior numero di punti da qui alla fine. Credo che chi arriva meglio a questo punto, potrà fare bene anche nei playoff. Per questo dobbiamo continuare su questa strada e cercare di vincerle tutt".