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La forza del gruppo per tornare alla vittoria, Merola: "Con il Messina la gara giusta per rialzarci"

Le parole del fantasista scuola Inter: "Il paragone con Baiano? Evidentemente lo ricordo per i movimenti. All'Inter ho già giocato da centrale nel 4-3-3"

14 marzo 2019. Un'Inter fiaccata dagli infortuni si presenta al 'Meazza' per affrontare l'Eintracht Francoforte nel ritorno degli ottavi di Europa League. Il tecnico Luciano Spalletti attinge ai giovani talenti della Primavera per rimpolpare la rabberciata rosa. Con lui siedono in panchina Sebastiano Esposito e Davide Merola, i due ragazzi più interessanti dell'Inter Primavera e li getta anche nella mischia nel segmento finale del match, nel tentativo - andato a vuoto - di rimontare lo svantaggio. Per Merola, quei dieci minuti in Europa potrebbero essere l'inizio di qualcosa di grande, ma il seguito lo vedrà stazionare nelle serie minori. Esposito, dopo una stagione con Antonio Conte in panchina all'ombra di Lukaku e Lautaro, l'esperienza in B con Spal e Venezia la scorsa stagione (conclusa con la promozione in serie A, ndr), prima del passaggio in prestito al Basilea. Due percorsi differenti, come spesso accade. Perché non sempre le buone premesse nelle competizioni giovanili poi trovano riscontri immediati a grandi livelli: "Penso che ogni giocatore abbia il suo percorso. C'è chi arriva prima, chi dopo. Non è detto che io ci arrivi, ma il mio obiettivo è quello di tornare a giocare a queli livelli, lavoro per questo", ha commentato Merola in conferenza stampa. 

Foggia è per lui una tappa importante, perché per un attaccante di talento la fortuna di giocare con Zeman non arriva tutti i giorni. Eppure, la sua prima metà di stagione è stata tutt'altro che indimenticabile, complice anche un brutto infortunio muscolare che lo ha messo fuori gioco per due mesi e mezzo: "Mi spiace per questo, ci sono stato male, ma sono contento di essere tornato". 

I dubbi legati al nome del 'clone' di Baiano individuato da Zeman si sono dissolti nella partita con il Potenza. Quel calciatore dai movimenti simili all'indimenticato bomber della prima Zemanlandia è proprio Merola, impiegato due volte da centrale, con all'attivo il gol dell'illusorio vantaggio contro i lucani: "Penso che il mister abbia fatto quella dichiarazione perché ha visto i movimenti in allenamento che sono simili. Fosse stata una cosa insensata, non lo avrebbe detto. Tuttavia, all'Inter ho già giocato da prima punta nel 4-3-3 e anche a Empoli ho giocato centralmente come trequartista dietro alle due punte". 

Esterno o centrale, Merola non fa distinzioni: "Da esterno forse sono più nel vivo del gioco perché riesco a toccare più palle pulite. Da centrale hai meno palloni a disposizione e devi concretizzare, altrimenti si fa una figuraccia. Io mi adatto e gioco dove vuole il mister". 

Un mister esigente, con idee chiare e precise, ma non semplici da applicare sul campo, soprattutto all'inizio: "Ovviamente non è stato facile. Credo però di aver capito quello che lui chiede agli attaccanti. Cerchiamo di fare tesoro di quello che ci dice e di replicarlo in campo. Il mister non vuole che stiamo larghi, ma che entriamo nel campo. Ed è quello che dobbiamo fare, perché i centrocampisti costruiscono poi sta a noi finalizzare". 

E a proposito di finalizzazione, Merola analizza ciò che non è andato in questo ultimo periodo: "Molte partite le abbiamo cominciate bene, abbiamo dominato la prima mezz'ora a Castellammare e anche a Potenza abbiamo fatto un buon primo tempo. Poi gli episodi a volte non ci girano. È scontato che dobbiamo fare qualcosa in più, dalla difesa all'attacco. Come si esce da questo momento? In primis con la forza del gruppo. Non credo che esista un reparto che abbia più problemi. Dobbiamo essere bravi a sbloccare le partite, perché così abbiamo la possibilità di sfruttare gli spazi che gli avversari ci concederebbero". 

Sabato il Foggia va a Messina per ritrovare una vittoria che oramai manca da due mesi: "Loro vengono dalla vittoria a Bari, moralmente sono carichi. Ma noi abbiamo voglia di riscatto e di rialzarci. Per me è la partita giusta". 

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