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Il Foggia non vuole fermarsi più, Di Pasquale: “Col Palermo la svolta. Ora possiamo giocarcela con tutti”

Il difensore rossonero analizza il momento della squadra in vista della sfida con la Vibonese: “Per loro è l’ultima spiaggia, non dovremo sbagliare approccio”

È stato tra i grandi protagonisti del girone di andata, quando il Foggia di Zeman, insolitamente poco produttivo davanti, mostrava una inconsueta e piacevole solidità difensiva grazie alla collaudata coppia di centrali Sciacca-Di Pasquale. Un duo sul quale Zeman fa grosso affidamento anche ora che finalmente la squadra difende a ridosso della mediana come piace a lui. Di Pasquale ha conquistato la fiducia del mister, ma anche quella dei tifosi a suon di prestazioni di alto livello, condite anche dallo spettacolare gol al ‘Partenio’ di Avellino.

Irpini che attualmente occupano la terza posizione, quella alla quale vorrebbe arrivare il presidente Canonico. Non sarà semplice, ma il Foggia ci potrebbe provare se desse continuità alla striscia di successi consecutivi e si presentasse all’ultima gara della regular season (proprio contro i biancoverdi) con nove punti in più in classifica, undici se si considerano anche i due punti che la Figc restituirà al club rossonero. Di Pasquale, però, fa il pompiere, com’è giusto che sia e rimarca un concetto già espresso da più voci: “Dobbiamo ragionare partita dopo partita. Proviamo a vincere queste tre e poi ci presenteremo alla gara con l’Avellino con un altro spirito. Sicuramente, continuando così potremo toglierci grosse soddisfazioni sia in queste ultime gare che nei playoff”.

Di playoff si parla, com’è giusto che sia. Per gli spareggi promozione c’è più ottimismo rispetto a circa un mese fa, quando le cose andavano decisamente peggio: “Il girone di ritorno è iniziato tra mille difficoltà, per gli infortuni e il Covid. Abbiamo fatto un po’ fatica”. Secondo il difensore rossonero quella con il Palermo è stata la gara della svolta: “Lì è scattata la scintilla, eravamo in un periodo difficile sia a livello di prestazioni che di risultati, ma in quella partita abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti”.

La crescita del Foggia è dovuta a tanti fattori, dalla fine dell’emergenza infortuni a una ritrovata freschezza atletica: “L’intensità è il valore che ci differenzia dalle altre squadre; il modo in cui approcciamo le partite soprattutto nei primi 15-20 minuti, quando andiamo ad aggredire alto gli avversari. Ora cerchiamo di più le giocate, gli scambi ravvicinati, e le ripartenze sono veloci”.

C’è anche la forza del gruppo, unito più che mai: “Ci alleniamo duramente tutti i giorni, non abbiamo mai mollato quando le cose andavano male, né lo faremo ora che stiamo facendo bene. C’è grande consapevolezza in noi, anche grazie alla spinta in più che ci dà il mister”. Logica la domanda tattica sul modo di interpretare il ruolo con mister Zeman: “Fare il difensore con lui è difficile, giochi l’uno contro uno a 50-60 metri dalla porta, ma se vuoi crescere questa è la soluzione migliore. Noi difensori dobbiamo sentirci fortunati di avere un mister che ti fa difendere uomo contro uomo a tutto campo, come fanno l’Atalanta e altre squadre di serie A. Logicamente, a volte possiamo concedere qualcosa di più, perché ci sono anche gli avversari validi, ma credo che ci stiamo comportando bene”.

Sulla qualità del girone C, l’ex Sambenedettese non ha dubbi: “A livello ambientale è il girone più difficile. Ci sono piazze calorose e partite molto più accese sotto l’aspetto della cattiveria agonistica. Ci sono diverse squadre che sono state costruite per vincere”.

Domenica, intanto, si va a Vibo Valentia contro la Vibonese, squadra ormai a un passo dalla retrocessione, per la quale manca solo la sentenza dell’aritmetica. Tuttavia, sarebbe un errore esiziale credere che sia una passeggiata: “Per loro sarà l’ultima spiaggia, a livello agonistico troveremo una squadra che avrà un atteggiamento diverso dalle squadre di alta classifica. Non dobbiamo sbagliare approccio, ma cercare di imporre il nostro gioco sin dall’inizio. Poi parlerà il campo. Credo che loro la metteranno soprattutto sul piano dell’agonismo, non credo che affronteremo una squadra chiusa. Si giocano tutto, per questo non ci dovrà mancare lo spirito battagliero”.

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