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Entusiasmo, voglia di fare e più velocità. La ricetta di Zeman per sorprendere il Bari: "Noi abbiamo margini di miglioramento più ampi"

I rossoneri fanno visita alla capolista, squadra che fino a ora, ha concesso le briciole agli avversari: 23 punti sui 27 disponibili, 19 gol fatti e soltanto 6 subiti. Miglior attacco e terza miglior difesa del campionato. "Una squadra esperta, con tanti giocatori ultratrentenni. Noi potremo mettere la voglia di fare e l'entusiasmo. Sarà una partita difficile, spero lo sia per entrambe le squadre"

I pragmatici diranno che è solo una partita con i palio i tre punti. C'è però chi ci mette il cuore e per questa categoria di persone il derby con il Bari non sarà mai una semplice partita. Lo sa bene anche Zdenek Zeman, che raramente concede spazio ai sentimentalismi, ma che conosce il significato del match. Come non potrebbe, ricordando i due meravigliosi derby della stagione 1991/92: "Bari spesso mi ha protato fortuna. Il primo derby lo vincemmo 4-1 e dopo quella gara Boniek fu esonerato, mi spiacque per lui, come spiace sempre quando un collega perde e viene esonerato", racconta il tecnico boemo alla vigilia del gara in programma domani sera al 'San Nicola'. Un derby che cade, insolitamente, nel bel mezzo della settimana nel secondo turno infrasettimanale della stagione. 

Bari, squadra che fino a ora, ha concesso le briciole agli avversari: 23 punti sui 27 disponibili, 19 gol fatti e soltanto 6 subiti. Miglior attacco e terza miglior difesa del campionato. "Una squadra esperta, con tanti giocatori ultratrentenni. Noi potremo mettere la voglia di fare e l'entusiasmo. Sarà una partita difficile, spero lo sia per entrambe le squadre". 

Prima contro quarta, Bari-Foggia sarebbe stato un big match anche senza le ragioni di campanile. Sugli 8 punti che separano le due compagini Zeman formula un ragionamento estremamente concreto: "Sono i punti sul campo. Noi possiamo recriminare solo per il pareggio di Latina, poi penso che fin qui abbiamo raccolto quello che abbiamo meritato". 

"Avrei voluto trovarmi al posto loro - aggiunge con una punta di ironia il mister -, adesso dobbiamo cercare di recuperare qualcosa strada facendo. Tuttavia, il campionato è ancora lungo. La squadra ha grosse possibilità di migliorare, mentre una squadra così esperta come il Bari non so quanto possa fare meglio di così". 

Ma tra le tante divisioni, c'è una persona che unisce le due squadre: "A Franco (Mancini) pensiamo sempre. Domani verrà anche suo fratello a trovarci in albergo. Noi lo abbiamo sempre in mente e credo anche le due tifoserie, visto che ha fatto bene sia qui che a Bari". 

Capitolo tattica. Mister Mignani sembra aver trovato la quadra con un equilibrato 4-3-1-2, grazie al quale la squadra è riuscita a produrre tanti risultati positivi con un gioco piacevole. Un gioco che passa molto per le vie centrali, reggendosi sulle invenzioni di Ruben Botta: "La partita può decidersi da tutte le parti. Noi giochiamo più sulle fasce, vediamo se saremo più bravi noi a chiudere centralmente o loro a bloccarci sulle fasce", spiega il boemo, che chiede ancora miglioramenti ai suoi, a cominciare dalla fase di pressing: "Ci alleniamo e proviamo molto in allenamento, poi in campo non sempre prendiamo le giuste misure su chi deve pressare e chi coprire. Vorrei più velocità nell'impostazione, anche sulle rimesse laterali e sulle punizioni, perché così è possibile approfittare se la squadra avversaria è mal posizionata". 

Malgrado il divario, il tecnico non crede che la gara di domani possa essere decisiva: "Si gioca sicuramente una gara di richiamo, ma si tratta sempre di tre punti, non è che se vinciamo ce ne danno cinque. Loro per ora hanno dimostrato di essere superiori, spero non accada anche domani. Hanno tanti elementi di esperienza, che sanno gestirsi e gestire le partite. Noi possiamo solo mettere entusiasmo, essere veloci e aggressivi per provare a metterli in difficoltà". 

La chiusura la dedica ai tifosi, che non potranno assistere alla sfida: "A me dispiace del fatto che giocando in casa abbiamo preso due multe da 4mila euro. Questo pesa sulla società. Vorrei che i tifosi tifassero, stando vicino alla squadra e senza fare altro. Se hanno deciso che i nostri tifosi non possono andare a Bari è perché si teme qualcosa di negativo. Mi dispiace per i tifosi, ma ai tempi nostri (cioè negli anni '90) non accadde mai nulla di grave. Oggi la situazione è peggiorata e quindi bisogna prevenire". 

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