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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Calcio Foggia, ultimatum della 'Nord' ai soci: "Basta chiacchiere". E la Pintus ribadisce: "Pronta ad acquisire l'intero pacchetto azionario"

Con uno striscione gli ultra palesano la propria insofferenza verso i soci. Intanto, l'imprenditrice sarda conferma l'impegno e la disponibilità a rilevare le quote di Felleca e Pelusi

Resta ancora una incognita il futuro del Calcio Foggia 1920. Dopo settimane di polemiche e scambi di accuse tra i soci, c'è da ottemperare alle scadenze non più prorogabili. Il 24 luglio c'è da formalizzare l'iscrizione al campionato di Serie D, tappa imprescindibile per garantire il futuro calcistico della compagine, anche in previsione dell'agognato rispescaggio in serie C. 

Tramontata la trattativa con il gruppo Follieri, l'attuale compagine dovrà mettere per un attimo da parte le diatribe interne, in attesa di capire se ci saranno nuovi ingressi (il Comune spinge per l'affiancamento di una fondazione composta da imprenditori locali). Intanto, la Map Consulting, facente capo a Maria Assunta Pintus, che detiene la metà delle quote della Corporate (l'80% delle quote societarie) riprende la parola: "La società ha sempre creduto in un progetto basato sul dialogo e sulla costruzione di un futuro certo e meritevole di attenzione per una piazza così importante. Nonostante in questo periodo sia stata spesso esclusa dalle decisioni gestionali del Foggia, ha già provveduto al versamento (con bonifico vincolato) dell’intera somma per effettuare l’iscrizione del club rossonero in serie D. In questi giorni, attraverso i propri consulenti, sta predisponendo tutta la documentazione economico–finanziaria per essere pronta ad effettuare un’eventuale domanda di ripescaggio in LegaPro, considerato che le garanzie richieste dalla FIGC per la domanda di ripescaggio, hanno un iter procedurale complesso ed articolato e pertanto bisogna partire per tempo per garantirne la fattibilità. Tuttavia, è ovvio che l’attuale situazione di stallo ed i dissidi con gli altri componenti della società non giovino né al club né alla città".

"Voglio ribadire chiaramente - precisa la Pintus - che sono certa di voler continuare il percorso per rendere la piazza di Foggia una delle realtà vincenti nel panorama calcistico italiano. Il Calcio Foggia con la sua storia e la passione dei suoi tifosi non merita manovre poco chiare, men che meno continue guerre mediatiche. Non è mio uso e costume ingaggiare un botta e risposta sui social a suon di comunicati: sono atteggiamenti estenuanti soprattutto per i tifosi e vengono utilizzati da chi sa solo alzare la voce per farsi ascoltare perché, evidentemente, non ha argomentazioni valevoli dalla propria parte. Se ho deciso di parlare è perché, ad oggi, con scadenze importanti ormai alle porte, credo sia terminato il tempo delle chiacchiere e sia ora di passare ai fatti. In questi giorni mi sono chiesta più volte perché i miei soci abbiano cercato acquirenti esterni anziché propormi la vendita del proprio pacchetto azionario".

La Pintus, che in più di una occasione ha confermato l'apertura ai nuovi ingressi in società - ribadisce la disponibilità a rilevare le quote dei soci: "Ribadisco, la mia volontà di restare in questa piazza, che ho imparato ad amare, rendendomi disponibile ad acquisire l’intero pacchetto azionario del Calcio Foggia. La Map Consulting possiede tutte le garanzie ed i mezzi per poter portare avanti il club in Serie D e per iniziare a progettare un eventuale campionato in Lega Pro ed è pronta a metterle sul tavolo. Ritengo che a Foggia occorra una programmazione triennale basata su principi di natura economica, tecnica e di collegamento con il territorio, cosa che finora a mio avviso non è stata fatta”.

Una nota, quella della Pintus, che forse arriva non casualmente, dopo lo striscione apparso ieri sera all'esterno dello Zaccheria. Autori, i supporter della curva Nord 'Franco Mancini', che senza troppi giri di parole hanno inviato un messaggio chiaro ai soci: "Felleca, Pintus e Pelusi, ponete fine a sta pagliacciata. Basta chiacchiere e giustificazioni, è tempo di bilanci, iscrizioni e programmazioni. Altrimenti fuori dai coglioni". Parole chiare, attraverso le quali gli ultra hanno palesato l'insofferenza di una intera piazza, stanca di assistere a una partita di ping pong che va avanti da mesi. 

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