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Foggia in C, Felleca: "Felice del traguardo raggiunto". E conferma il nuovo tecnico: "Con Capuano siamo ai dettagli"

Il presidente del Foggia rivendica i risultati raggiunti e replica ai tifosi: "Vado via solo se arriva qualcuno con un progetto serio"

Soddisfazione seppur moderata, per una sentenza che riporta il Foggia in serie C, nella speranza che anche il secondo grado confermi il verdetto. Ma in casa Foggia c'è fiducia: "Nell'ultimo mese e mezzo abbiamo lavorato allo scenario, senza pensare a un eventuale permanenza in serie D. Siamo pronti, forse in ritardo per la preparazione, ma questa è una cosa che non potevamo gestire noi. Siamo a buon punto sia con il completamento della rosa che con quella dell'allenatore. Domani comincerà il ritiro, siamo pronti per una nuova avventura", ha commentato il presidente Felleca. 

È "l'inizio di una nuova era", per usare le parole del presidente, che si mostra sereno anche in vista del nuovo campionato. La rosa, ufficialmente, comprende solo 10 giocatori, ma sono in dirittura di arrivo nuove ufficialità, a cominciare da quella del nuovo tecnico che, al netto di clamorosi ma improbabili ribaltoni, sarà Eziolino Capuano: "Siamo ai dettagli". 

Felleca rivendica il buon lavoro fatto nel suo primo anno in rossonero: "La storia dice che abbiamo fatto bene, ne vado orgoglioso come persona e come professionista. Abbiamo coronato un sogno. La serie C? Dove potrà arrivare il Foggia lo dirà il campo, ma per adesso non ho visto grossi movimenti degli altri club blasonati". 

Poi si passano in rassegna i soliti argomenti, dalle faccende societarie a quelle sportive, con i tifosi della 'Nord' che hanno ribadito la loro insofferenza nei confronti dell'attuale compagine: "Spiace per i malumori, ma tornare nei professionisti non è stato facile. Il Covid e le problematiche societarie avrebbero potuto portarci allo sfascio, scongiurato solo grazie alla nostra determinazione. Ai tifosi chiedo di ragionare, vanno bene le critiche e le contestazioni, ma c'è un limite a tutto. Mi vogliono fuori? Io la mia uscita prima o poi la regalerò, ma solo se c'è qualcuno in grado di fare meglio di me, altrimenti non vado via di qua manco se mi prendono a pedate. A oggi non c'è stato nessun soggetto, foggiano e non, che abbia messo sul piatto un progetto valido e solido economicamente. Le accuse ricevute non aiutano ad avere entusiasmo, ma siamo sardi e testardi, andiamo avanti perché ci piace più dimostrare che contestare".

Su Follieri non cambia la posizione: "Siamo sempre stati trasparenti, abbiamo sposato un progetto che dava continuità a questa società. Lo abbiamo anche presentato al sindaco, ma non dipende più da noi. Il progetto non è stato condiviso da tutti (il riferimento è al mancato gradimento dell'altra socia Maria Assunta Pintus, ndr), rispettiamo le scelte e andiamo avanti". E rincara: "Se arriva un progetto serio, con le giuste garanzie, ma che preveda ancora noi come protagonisti lo prendiamo in considerazione, ma qui ci sono persone che hanno chiesto le nostre quote ai commerciali, non facendo il bene del Foggia". 

Sulla Pintus e l'ipotesi delle vie legali replica: "Azioni in tribunale? Per cosa, per aver previsto un premio a un giocatore e un compenso a chi si fa il mazzo dalla mattina alla sera? Parliamo del nula. Noi siamo sereni e sicuri di aver fatto il bene della nostra società. Abbiamo deliberato l'aumento di capitale che adesso va onorato e chi non lo fa uscirà dalla compagine. Bisogna mettere i soldi. Io e Davide (Pelusi, ndr) stiamo onorando gli impegni finanziariamente, non abbiamo preoccupazioni. Abbiamo chiuso il bilancio il 27 agosto, tutto quello che accadrà lo vedremo". 

Per quanto riguarda l'organigramma, presto si conoscerà il nome del direttore sportivo ("Ma sarà Ninni Corda a occuparsi dell'area tecnica", precisa), mentre vengono smentite le voci che associano alcune decisioni, come l'allontanamento del segretario Pippo Severo, al volere di Follieri: "Sono scelte che al massimo abbiamo condiviso, ma non è vero che siano state prese da lui".

Chiusura sui rapporti col Comune. Pelusi si affida alla diplomazia: "Stiamo collaborando in serenità con il Comune, durante l'anno tutto è filato liscio. Abbiamo cercato di capire come gestire il discorso Covid e i mancati incassi. Abbiamo trovato apertura e disponibilità dell'Amministrazione, giungendo a un accordo che stiamo onorando. Adesso, con la promozione in lega Pro, ci sono dei lavori da finalizzare per ottenere la licenza, e non si può andare avanti con proroghe come fatto in passato. Fortunatamente non si tratta di grandi interventi a livello infrastrutturale, ma relativi alla videosorveglianza e alla sicurezza negli spogliatori. Ci aspettiamo altrettanta sollecitudine dal Comune". Sulle frizioni con Landella ha aggiunto: "Il sindaco è in ansia e questo si è capito, ha cercato di forzare delle conclusioni finali, poi, anche per il suo carattere, ha esagerato prendendosi delle responsabilità che non gli competono. Questo ha creato delle frizioni con noi. Ma noi siamo i proprietari, a noi spetta il compito di prendere delle decisioni e di assumerci le responsabilità dei risultati che porteremo". 

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