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Calcio Foggia 1920, si blocca di nuovo la trattativa: la Pintus vuole 600mila euro netti

L'imprenditrice sarda fa sapere di volere 600mila euro netti, senza le detrazioni presenti nell'offerta formulata nel pomeriggio da Felleca

Una querelle che ha ormai assunto i contorni del grottesco. E ci sarebbe da ridere se in ballo non ci fosse il destino del Foggia. Ancora una volta i tifosi rossoneri sono costretti a vivere un'estate in cui le questioni societarie hanno la priorità su quelle sportive. 
Eppure, sembrava che questa mattina la diatriba in corso da mesi tra Felleca e Pintus fosse ai titoli di coda, con l'imprenditrice sarda pronta a fare il passo indietro, dopo le sollecitazioni del sindaco Landella, cedendo le quote al presidente rossonero che, da par suo, coglieva subito l'assist formulando via pec l'offerta di 600mila euro per rilevare le quote. Ed è qui che sta il busillis: perché nella offerta di Felleca la cifra di 600mila euro è lorda, ovvero, soggetta alle varie detrazioni in riferimento alla differenza tra gli apporti fin qui effettuati dai soci e alla quota delle spese e dei debiti "imputabile a Map Consulting". In poche parole, dai 600mila iniziali si è scesi a 382mila euro. 

Una cifra che la Pintus, come è emerso nel tardo pomeriggio, non accetta affatto. La rappresentante legale della Map Consulting valuta le sue quote 600mila euro netti. Dunque, per chi pensava che la svolta fosse vicina (Felleca aveva fissato l'incontro presso un notaio nella giornata di lunedì), c'è ancora da attendere. 

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