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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Non abbiamo buttato soldi". Corda contento del mercato: "Bene la permanenza di Rocca, crediamo in Nivokazi"

Il direttore generale è soddisfatto per aver trattenuto Rocca e per i nuovi innesti, uno su tutti il giovane attaccante Nivokazi, cresciuto nell'Atalanta di Barrow e Kulusevski

Sei arrivi e altrettante partenze, alle quali se ne aggiungeranno almeno altre due nelle prossime ore. È il bilancio del mercato rossonero al termine della sessione invernale. Una sessione in parte condizionata dal Covid, che impone il regime dell'austerità, ma anche dai buoni risultati fin qui ottenuti dal Foggia che necessitava di puntelli, non di rivoluzioni. 

Tra le partenze, sicuramente il nome più altisonante è quello dell'ex capitano Federico Gentile, finito al Fano. A questi si aggiungono le uscite di Vitali (il secondo portiere) al Matelica, di Spadoni (finito al Monopoli), di Regoli (Pontedera) e i rientri dal prestito di Lucarelli - figlio di Alessandro - e Iannone, rispettivamente al Parma e alla Salernitana. Operazioni tutt'altro che clamorose soprattutto per il contributo pressoché nullo offerto dai calciatori. Pochissimi minuti di gara, come nel caso di Lucarelli, e al massimo qualche presenza in panchina. Dopo gli ingaggi di Cardamone, Turi, Said e dell'estremo difensore Jorio, nella giornata di ieri sono stati ingaggiati il giovane centrocampista Iurato e l'attaccante Nivokazi. 

"Il bilancio è molto positivo. Abbiamo colmato le lacune che aveva la rosa dopo le partenze di Gentile e Naessens (svincolato alla fine del 2020 dopo l'infortunio al tendine d'Achille, ndr). Quello era importante, oltre all'aver trattenuto i pezzi pregiati nonostante le numerose richieste", il commento a FoggiaToday di Ninni Corda. Ogni riferimento a Rocca è puramente voluto. Il centrocampista ex Livorno era finito nel mirino della Reggina che fino alle ultime ore del mercato ha tentato di ingaggiarlo, forzando anche sul contratto del calciatore in scadenza il prossimo giugno. "La Reggina ha contattato con insistenza, facendo anche un'offerta economica consistente che abbiamo rifiutato. Rocca è un giocatore che per noi conta molto, sta facendo bene, lo abbiamo preso quando era fermo. Crediamo in lui. Cederlo sarebbe stato un brutto segnale. Abbiamo preferito fare un sacrificio non accettando l'offerta", ha aggiunto il direttore generale. 

Corda smentisce che da parte dell'entourage del giocatore siano arrivate forzature affinché si giungesse a un accordo che gli consentisse il ritorno in serie B: "È un ragazzo intelligente, sa che ci deve tanto visto che lo abbiamo preso a ottobre quando era fermo. Siamo stati quelli che lo hanno rilanciato. Lui, però, non ha mai creato problemi o posto degli aut aut". 

A questo punto si dovrà ragionare sul rinnovo del contratto per evitare di perdere il calciatore a zero fra cinque mesi: "Ne stiamo parlando, faremo tutto in totale serenità, senza ansia né pressioni. Era comunque fondamentale tenerlo fino a giugno, perché crediamo in questo gruppo e lui è un tassello fondamentale". 

E a proposito di tasselli, tra i nuovi arrivati, il nome più significativo è quello di Rilind Nivokazi, attaccante di origini kosovare, reduce dalla non felice esperienza nelle file del Lecco. Nivokazi è uno dei tantissimi talenti usciti dal vivaio dell'Atalanta, come Barrow, Kulusevski, Colley e Diallo, tutti suoi ex compagni di squadra. Eppure, a differenza dei succitati, Nivokazi ha fatto finora fatica a emergere: "Ha segnato tanti gol a livello giovanile e nelle nazionali under 16, under 17. Non stava raccogliendo i frutti seminati nelle giovanili. Io e il mister ci crediamo, va a completare un reparto già messo bene con Curcio, D'Andrea, Dell'Agnello e Balde", aggiunge Corda che su Nivokazi ha dato seguito alla strategia incentrata sulla ricerca di giocatori reduci da un periodo negativo: "È una scommessa, abbiamo cercato giocatori che non hanno espresso il proprio valore, lui è uno di questi". 

Il mercato è ufficialmente chiuso, ma sul fronte cessioni ci saranno ancora dei movimenti: Raggio Garibaldi e Mbaba Ndiaye sono prossimi alla risoluzione per poi scendere di nuovo in serie D. Sembra invece destinato a rimanere Agostinone, al centro di una trattativa con il Teramo, che prevedeva uno scambio con il terzino Di Matteo: "Non credo vada via. Penso potrà rimanere".

Tutto secondo i piani, insomma. Corda nega che l'infinita querelle in società possa aver inficiato sulle operazioni di mercato: "Non credo che comunque sarebbe stato giustificabile fare un mercato con grandi spese in tempi di Covid. Siamo quinti, non avrebbe avuto senso stravolgere una squadra che sta facendo bene, buttando i soldi". 

Se finisse oggi il campionato il Foggia sarebbe in zona playoff, parola da non pronunciare almeno finché non sarà stata raggiunta la soglia dei 42 punti: "Abbiamo stabilizzato la rosa. L'obiettivo resta la salvezza, non vogliamo mettere pressioni. Quando la raggiungeremo, spero il prima possibile, allora forse cambieremo gli obiettivi". 

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