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La Cestistica si regala una serata da sogno e abbatte l'OraSì

Prestazione formidabile dell'Allianz Pazienza che si pone in controllo della gara fin dalle prime battute e porta a casa due punti di fondamentale importanza

Se c’è una certezza, nelle molteplici complessità della competizione, è la seguente: questa squadra non muore mai! L’Allianz Pazienza Cestistica San Severo, a casa sua, supera l’Orasì Ravenna per 96-68. Complice una partenza di slancio visibile dal primo all’ultimo minuto, l’accelerata decisiva nella terza frazione ed un finale strepitoso gestito con estrema lucidità, l’Allianz Pazienza riesce a collezionare un’altra preziosissima vittoria che le vale il ventiduesimo punto stagionale e che si configura come un essenziale mattone gettato per la ‘causa’ salvezza. Il frutto di due punti pesantissimi, voluti e ottenuti con l’ardore tipico di chi veste la casacca giallonera, si costruisce dal basso e da un lavoro di team che non può passare inosservato; i 28 punti messi a referto da Ty Sabin che ritorna ad essere il leader offensivo non solo della Cestistica ma dell’intera Serie A, la qualità indiscutibile di uno dei migliori in campo Dalton Pepper (15), l’aggressività di capitan Piccoli, le statistiche preziose di Tortù (16) e Serpilli, i centimetri sotto la plance di Moretti (15) e De Gregori e l’under Petrushevski sempre pronto a spendersi anche solo per una manciata di minuti. Niente è lasciato al caso: tutto è frutto del sacrificio e di un’attitudine sempre positiva che permette ai Neri di dominare le gare contemplando momenti di sofferenza e di portare a casa, ad ogni costo, la vittoria. A dar lustro al successo della squadra di Bechi c’è l’aver affrontato e battuto per la prima volta una Ravenna, stanca per le fatiche post derby e colpita sì dal Covid19, ma allo stesso tempo comunque schierata sul parquet con il coltello tra i denti per dare continuità al meritatissimo secondo. Dal canto loro, però, gli ospiti si son trovati un gruppo altrettanto straordinario e capace di non far spegnere mai l’entusiasmo di un pubblico che anche oggi si è stretto attorno alla squadra – gridando fortemente “no” alla guerra – e di risalire la china proprio come fanno i grandi roster. (Ora)Sì, se c’è una certezza nelle complessità della competizione, è la seguente: questa squadra non muore mai. 

San Severo-Ravenna, la gara

Dopo il bellissimo momento, susseguente l’Inno Nazionale, che ha visto le due squadre unite per ribadire un categorico “no” alla guerra si parte col salto a due con i seguenti schieramenti: Sabin, Pepper, Piccoli, De Gregori e Moretti contro Tilghman, Denegri, Arnaldo, Sullivan e Simioni. Sebbene la vigilia, da entrambe le parti, sia stata leggermente scombussolata dalla positività al Covid19 di alcuni componenti dei roster, la partita è molto aggressiva e si gioca prevalentemente sotto canestro con De Gregori e Moretti, bravi a contenere le giocate degli americani Tilghman e Sullivan. A metà quarto la Cestistica alza la difesa, aumenta i giri del motore e, per la prima volta, l’Orasì è in difficoltà restandoci fino alla fine del quarto: 22 – 15. Il secondo posto degli ospiti vorrà pur dire qualcosa ed infatti, in un batter d’occhio, i romagnoli si riportano a sole 2 lunghezze da San Severo che non deve a tutti i costi forzare tiri dalla lunga distanza. Bechi, accortosi che la sua squadra non gira come nei primi 10’, richiama sospensione anche per smorzare gli entusiasmi di una Ravenna tutt’altro che sconfortata dalle pesanti assenze. A seguito delle parole del coach arrivano l’immediata tripla di Sabin ed i tapin di Serpilli e di capitan Piccoli e, questa volta, è la panchina avversaria a chiedere il timeout. Il match continua ad essere intenso – basta vedere la tripla allo scadere di Ty Sabin – e, a differenza della precedente frazione, con un divario tra le due squadre leggermente più netto. Parziale: 47 – 35. L’apertura del terzo quarto è da applausi: giocate in velocità, palla che circola quasi a memoria e punti su punti per un totale di 57 – 35 a tre minuti dalla ripresa che parla da solo. È doveroso ricordare che la squadra dell’assistente Marco Zambelli ha giocato giovedì nel derby e che pesano le assenze, ma è altrettanto obbligatorio certificare la grande prova di maturità dell’Allianz Pazienza che in ogni azione sa cosa fare e come farlo riempiendo il cuore dei tantissimi tifosi presenti. Lo spettacolo continua (che giocate di Pepper!) ed il punteggio aumenta vertiginosamente: 74 – 53. Sulle ali dell’entusiasmo Sabin e co spingono senza sosta sull’acceleratore e Ravenna, che visibilmente è ancora sulle gambe, fa del suo meglio per provare a ribattere contro l’irrefrenabile operato giallonero. Il margine, tuttavia, è ampiamente elevato e a nulla servono gli sforzi dell’Orasì che finisce per inchinarsi alle giocate di tutti i componenti dell’organico sanseverese, a partire dalla “roccia” Matteo Piccoli - eccezionale nello strappare palloni per dare linfa ai suoi compagni - fino ad arrivare al pubblico che lo incita a squarciagola. I minuti trascorrono veloci in tranquillità con l’esordio anche dei baby Fatone e Minutello per poi, al suono della sirena finale, tramutarsi in traboccante gioia: 96 – 68 (Cestistica San Severo).

San Severo-Ravenna, il tabellino

Allianz Pazienza San Severo - OraSì Ravenna 96-68 (22-15, 25-20, 27-18, 22-15) 

Allianz Pazienza San Severo: Ty Sabin 28 (4/10, 5/10), Lorenzo Tortu 16 (5/9, 1/3), Samuele Moretti 15 (7/9, 0/0), Dalton Pepper 15 (3/7, 2/4), Tommaso De gregori 7 (3/3, 0/0), Michele Serpilli 7 (3/3, 0/5), Matteo Piccoli 3 (1/1, 0/1), Goce Petrushevski 3 (0/1, 1/1), Gabriele Berra 2 (1/1, 0/1), Simone Minutello 0 (0/0, 0/0), Federico Fatone 0 (0/0, 0/0) 

OraSì Ravenna: Davide Denegri 17 (5/6, 1/4), Austin Tilghman 15 (5/10, 0/1), Alessandro Simioni 13 (3/6, 2/6), Lewis Sullivan 13 (4/10, 0/2), Andrea Arnaldo 4 (2/6, 0/2), Giulio Gazzotti 4 (2/3, 0/3), Giulio Martini 2 (1/1, 0/0), Nicola Giovannelli 0 (0/0, 0/0), Mirko Laghi 0 (0/0, 0/0)

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