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Audace esclusa dalla serie C, furia Grieco: "Decisione assurda. Stanno facendo di tutto per farci lasciare questo sport"

L'amarezza del presidente della società ofantina dopo la decisione della Figc di ammettere solo il Bisceglie: "Se la Federazione vuole il format a 60 squadre, l'ultimo posto vacante spettava a noi"

Una gioia durata meno di due giorni. Il tempo trascorso tra l'accoglimento del ricorso da parte del Collegio di Garanzia e la decisione della Figc di includere il solo Bisceglie tra le sessanta squadre partecipanti alla prossima serie C, escludendo l'Audace.

Il sogno della terza serie svanisce di nuovo, dopo l'esclusione di inizio luglio. Una scelta sconcertante soprattutto per i tifosi dell'Audace e la proprietà, che proprio non si capacita. Il patron Michele Grieco e il figlio Nicola - presidente dell'Audace - non hanno nascosto rabbia e delusione, pur mantenendo il basso profilo: "Tutta l'Italia deve sapere che cosa sta succedendo ai danni dell'Audace", ha esordito il presidente in una conferenza stampa convocata nel giro di poco tempo, non appena si è saputo che l'Audace non era stata invitata a presenziare alla presentazione dei calendari di serie C, in programma questo pomeriggio.

Grieco legge la lettera inviata a Coni, Sport e Salute, al sottosegretario con delega allo Sport Giorgetti, alla Figc e alla Lega Pro: "Ciò che ci sorprende è la presenza del Bisceglie, benché si trovi nella medesima situazione del Cerignola. Quella di oggi è una giornata strana. La Federazione si è appellata a un neo, un atto a suo dire incompleto, che attesterebbe che il campo del Monterisi non sarebbe a norma. Eppure noi disponiamo di un certificato che dice il contrario. 

Vogliamo capire qual è il problema dell'Audace. Noi però siamo tranquilli e andiamo avanti per la nostra strada. Se la Federazione vuole il format a 60 squadre, l'ultimo posto vacante spetta a noi e non al Bisceglie. Ci sono già tre riammesse e due ripescate. Il posto finale spettava all'Audace. Ci è stato tolto un diritto. Vogliamo capire". 

Insomma, due decisioni difformi in merito a una stessa problematica. Perché anche al Bisceglie (che a differenza del Cerignola, aveva fatto richiesta di ammissione, essendo retrocessa dalla C alla D, ndr) erano state mosse le medesime contestazioni che avevano determinato l'esclusione dal campionato di serie C. 

"In questi cinque anni abbiamo sempre rispettato tutti quanti, presentato tutte le garanzie che la Figc ci ha richiesto. Per questo facciamo fatica a renderci conto di quello che sta accadendo", il commento amaro di Michele Grieco. 

Nella giornata di ieri, tra l'altro, tecnici della Lega hanno effettuato un sopralluogo allo stadio 'Monterisi', non evidenziando nessuna problematica: "Le torri faro sono a norma, il campo pure. La Figc si è appellata all'omologazione del campo, malgrado un atto lo ritenga a norma", accusa il presidente Grieco, che poi prosegue: "Si sono attaccati a questo cavillo, andremo a verificare che cosa è scritto negli atti. Si tratta di un nostro diritto”. 

Grieco ha sentito anche Ghirelli: “Secondo lui il Bisceglie è stato incluso in quanto reduce dalla C, ma è una risposta che non ha senso. Ci hanno inoltre detto che la decisione del Coni non è una sentenza esecutiva, ma com’è possibile? E sulla omologazione del campo rincara: “Sappiamo che non tutte le squadre ne dispongono”.

Non si sa ancora se l’Audace farà ricorso al Tar, ma senz’altro i Grieco non si arrendono pur manifestando una certa amarezza: “Abbiamo versato la fideiussione, pagato l’iscrizione, fatto tutto secondo i parametri. Abbiamo la coscienza pulita. Ma allo stato attuale delle cose, l’Audace Cerignola è esclusa dalla Serie C. Stanno facendo di tutto per farci lasciare questo sport e ci stanno riuscendo perché la pazienza ha un limite”.

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