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Ciclone ASD San Marco: Castelluccio ko sotto i colpi di Tenace e Nardella

Quarto gol in campionato di Michele Nardella, il primo di Nazario Tenace. A tre dal termine la rete degli ospiti. Iannacone: “Partita importante, ma non determinante” Gentile: “Peccato, avevamo preparato bene la gara”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Prova del nove superata. L’ASD San Marco vince ancora e conferma il primato in classifica grazie al sesto successo consecutivo ottenuto contro il temibile Castelluccio dei Sauri di mister Gentile. Una vittoria conquistata nella ripresa grazie al quarto gol stagionale di Michele Nardella e alla prima rete in campionato di Nazario Tenace, che consacra la compagine del presidente Martino, sempre più leader e Capolista del girone.

LA GARA. Dopo un primo tempo equilibrato, senza chiare occasioni da gol da entrambe le parti (colpo di testa centrale di Tenace sugli sviluppi di un corner e calcio di punizione di poco alta sulla traversa del fantasista ospite), i celeste-granata, come già accaduto contro l’Herdonia e il Margherita Terme in casa, hanno cominciato a macinare gioco e a creare, ad inizio ripresa, i presupposti per il vantaggio.

Vantaggio confezionato al 64esimo minuto, quando il talentuoso Michele Nardella trasformava in oro un lancio di Gualano a scavalcare la difesa ospite, fermava la sfera di gioco con il piede destro, superava il portiere in uscita con un pregevole pallonetto e depositava in rete, di sinistro, la palla del momentaneo 1 a 0.

Prima però, nonostante i padroni di casa avessero premuto il piede sull’acceleratore alla ricerca del vantaggio, il Castelluccio dei Sauri si era reso pericoloso in due occasioni: al minuto 58 con una insidiosissima conclusione del numero 10 avversario, il cui tiro era terminato di poco a lato alla sinistra della porta difesa da Longo; tre minuti dopo con una precisa conclusione al volo dai 20 metri del numero 8, che aveva fatto gridare al gol la panchina ospite, ma sulla quale l’estremo difensore dell’ASD si era opposto compiendo un autentico miracolo.

Il raddoppio arrivava al minuto 75 su incornata di testa del giovanissimo Nazario Tenace, bravo a scegliere il tempo giusto di inserimento e a schiacciare in rete un cross da calcio d’angolo battuto da Luciani. Nonostante il doppio svantaggio, a tre dal termine gli ospiti approfittavano di una indecisione del reparto arretrato celeste-granata, e accorciavano le distanze provocando apprensione tra i tifosi, accorsi numerosi per salutare ed applaudire la Capolista.

Il triplice fischio finale sanciva la fine delle ostilità e consegnava ai padroni casa il sesto successo su sei incontri disputati, il nono risultato utile consecutivo della stagione. A fine gara scoppiava la festa in campo e sugli spalti, con l’immancabile ringraziamento dei ragazzi di Iannacone sotto la gradinata occupata dai  supporters della Brigata Lamis.

ANALISI GARA. Non era facile superare il muro eretto dagli ospiti e non lo era soprattutto dopo gli infortuni rimediati da Ianzano (uscito anzitempo), e da Michele Coco (generosamente in campo per tutti i novanta minuti). Dopo una lunga fase di studio, sotto la regia di Capitan Gualano, i padroni di casa hanno ingranato la marcia nella ripresa e cambiato il volto ad una gara complicata, che ha tenuto sulle spine il pubblico di casa. Una vittoria importante - conquistata sfruttando la velocità e la forza degli esterni - che ha consegnato all’ASD la consapevolezza di poter ambire al successo finale. Bene gli ospiti, mai domi, ma che dopo aver preso le misure ai padroni di casa, hanno pagato a caro prezzo la voglia di successo della Capolista, rientrata in campo dagli spogliatoi con un altro passo, lo stesso che aveva permesso ai ragazzi di mister Iannacone di travolgere davanti al proprio pubblico l’Herdonia e il Margherita Terme.

INTERVISTE FINE GARA

GENTILE, MISTER DEL CASTELLUCCIO DEI SAURI

Avete sfiorato il vantaggio nel miglior momento dell’ASD San Marco ed avete subito il gol dopo averlo, appunto, sfiorato. Un momento della gara che vi è costato carissimo

Sì, ma stiamo regalando come al solito gol agli avversari. Abbiamo pagato caro due ingenuità difensive nonostante fossimo sulla strada giusta. Abbiamo provato a pressarli alti, tant’è che il San Marco spesso cercava gli esterni con lanci lunghi di 60 metri, sfruttando la loro velocità. Peccato però, perché avevamo preparato bene la gara e avuto due occasioni per portarci in vantaggio. A quel punto non so come sarebbe andata a finire.

Sicuramente il Castelluccio è la miglior formazione che si è vista qui al Tonino Parisi. La sensazione è che i punti che ha in classifica non rispecchino la qualità della squadra. C’è stato probabilmente un leggero calo fisico e di concentrazione nella seconda parte del secondo tempo?

Sicuramente sì, un calo di concentrazione, che ci aiuta maggiormente per il tipo di gioco che produciamo. Perdendo la concentrazione perdiamo anche da un punto di vista fisico. C’è stata un po’ di demotivazione dopo il gol dello svantaggio. Poi abbiamo avuto una piccola reazione nel finale. Sulla carta il pareggio sarebbe potuto essere il risultato giusto, non ci sarebbe stato nulla da dire.

Come si torna in campo dopo aver raccolto, pur giocando bene, un solo punto in due partite, contro due dirette avversarie, che vi hanno staccato in classifica. L’obiettivo del Castelluccio è quello di raggiungere le posizioni di vertice?

Non siamo partiti con un obiettivo preciso ma per fare un buon campionato. Consideri che la squadra l’abbiamo costruita con il passare dei giorni. Sono tutti giocatori svincolati. A differenza dell’ASD San Marco, che è un gruppo già affiatato e che sicuramente si sarà rafforzata con altri due o tre elementi, io  ho dovuto recuperare per strada i giocatori e sto cercando di alimentare tra loro maggior affiatamento.  Hai ragione, la classifica non rispecchia il nostro valore. Con il Manfredonia abbiamo prodotto tanto, ma regalato altrettanto. Come contro il Troia, dove se avessimo fatto 7/8 a zero nessuno avrebbe detto nulla. Sul campo ci siamo. Non dobbiamo però sottovalutare palle che sembrano innocue ma che poi si rivelano letali. Merito al San Marco che è una squadra che ci crede, ben impostata e preparata.

Pregi e difetti di entrambe le squadre?

Il pregio del San Marco è nella scelta dell’allenatore, quello di aver impostato una squadra che deve giocare a pallone. Una squadra che sarà sicuramente tra le protagoniste di queste categorie. Difetti in realtà non ne ho visti molto, ma se trovano una squadra che li pressa bene, come è accaduto oggi, possono incontrare qualche difficoltà. Nel primo tempo, infatti, una palla che abbiamo intercettato a 3/4 di campo poteva costare caro al difensore avversario, che a mio parere ha fatto fallo da ultimo uomo, ma l’arbitro non ha fischiato nemmeno la punizione.

Noi invece abbiamo il pregio di essere molto concentrati. E lo abbiamo dimostrato con squadre di categoria superiore. Tra i difetti c’è un po’ di ingenuità sulle marcature, troppo distanti dagli avversari. Se riusciamo a colmare queste lacune, possiamo diventare una buonissima squadra. Ad esempio, con l’altro Sammarco, con la quale abbiamo giocato domenica scorsa, siamo stati sfortunati e abbiamo regalato il primo gol e il calcio di rigore. Sul pari abbiamo fallito almeno altre tre occasioni, ma tanto di cappello anche a loro sotto l’aspetto organizzativo. San Marco calcistica non si può lamentare.

INTERVISTE FINE GARA

IANNACONE, MISTER DELL’ASD SAN MARCO

L’ASD San Marco vince anche senza mister Iannacone in campo. Non era e non è stato facile vincere contro quella che probabilmente è stata la migliore avversaria che avete affrontato finora in questo campionato. Questo successo vi proietta verso l’obiettivo finale della vittoria e vi consacra meritatamente come la prima della classe

L’ASD vince senza Marcello Iannacone. Vero, soprattutto perché ho a disposizione dei ragazzi eccezionali, che sapevano di affrontare un trittico di gare importanti, compresa quella di Coppa Puglia, e hanno dimostrato di averle preparate nel migliore dei modi, tant’è che anche chi in questa prima parte di stagione ha giocato meno, si è fatto trovare pronto. Per quanto riguarda i nostri obiettivi, il principale resta quello di prepararci settimana per settimana e affrontare ogni gara come se fosse una finale. Alla fine tireremo le somme.

Cosa significa aver vinto oggi e averla spuntata in una gara difficile che dopo i primi 45 minuti sembrava da segno X

Primo tempo molto combattuto da ambo le parti, giocato alla pari contro un’ottima squadra. La migliore che abbiamo incontrato finora insieme al Real Biccari. Però nel secondo tempo mi è parso di vedere la mia squadra in crescita e più caparbia nel voler conquistare la vittoria. Siamo infatti passati in vantaggio, abbiamo raddoppiato poco dopo, poi abbiamo subito la rete in maniera rocambolesca ma ci siamo difesi con ordine e abbiamo portato a casa l’intera posta in gioco. E’ una partita come tutte le altre, importante ma non determinante.

C’è da dire che siete stati bravi a superare tutte le insidie di questa gara, compresa quella degli infortunati prima e durante.

Sì, l’abbiamo superata perché al nostro interno ci sono dei ragazzi che al primo fastidio muscolare, acciacco o pestone, non si tirano mai indietro e sono disposti a tornare in campo anche con una gamba. Penso che se continuiamo ad avere questo spirito si può andare molto lontano. Quando contro ogni insidia tutti si mettono a disposizione per raggiungere un obiettivo comune, è una cosa straordinaria. Il nostro è quello di esprimere un gioco propositivo alla costante ricerca della vittoria. Se non dovesse arrivare, pazienza.

Mister Gentile ha detto infatti chiaramente che il pregio del San Marco è nella scelta dell’allenatore di aver impostato una squadra che deve giocare a pallone.  Premessa per chiederti cosa significano invece il quarto gol in campionato di Nardella e il primo di Tenace, arrivato dopo vari e analoghi tentativi di metterla dentro di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Che significato ha quando i più giovani determinano una vittoria importante come questa.

Significa tanto. Sono ragazzi del 96 sul quale si sta lavorando molto e che hanno carattere e voglia di essere protagonisti. Effettivamente alla fine si stanno togliendo delle grandissime soddisfazioni. Sono contentissimo per loro, per i loro gol, ma soprattutto per le prestazioni dei ragazzi più giovani, guidati in maniera egregia da capitani come Michele Gualano, Antonio Daniele, Nazario Nardella e Luigi Martino. Così per me è molto più semplice.

Vogliamo spendere anche qualche parola per Ivan Longo, decisivo sullo zero a zero con un meraviglioso intervento. Ricordiamo che si tratta di un portiere che ha appena 20 anni.

Certo, Longo è onnipresente, si allena bene e con determinazione. Merito, questo, anche e soprattutto del preparatore dei portieri, Matteo Merla, che lo fa lavorare in maniera molto intensa e lui ogni domenica, di conseguenza, risponde presente perché è molto concentrato, ha carattere, è un portiere forte tra i pali, ci sta dando una grossa mano ed è autore di grandi interventi. Ma non l’ho scoperto di certo io perché sono diversi campionati che affronta. Ma me ne avevano parlato bene ed infatti sta dimostrando tutto il suo valore.

Ianzano uscito anzitempo, Coco acciaccato, De Cata non ancora al top. In settimana bisognerà recuperare qualcuno, compreso Lei. A proposito, quando la rivediamo in campo. Insomma, sarà quindi una settimana intensa anche sotto questo profilo.

A me il problema è al ginocchio, ho una infiammazione al tendine rotuleo, però dormo tranquillo perché anche se ho diversi acciaccati, ho la fortuna di avere nel mio staff tecnico persone del calibro di Giuseppe Tancredi, che grazie al suo intervento fisioterapico ci consente di avere giocatori sempre pronti. Coadiuvato dal professor Antonio Parisi, che misura e pondera bene il lavoro di ciascuno. Detto questo, pur non sapendo chi giocherà domenica a Biccari, sono sicuro che in campo scenderà una formazione competitiva.

E’ cominciato il campionato dei Giovanissimi sotto la direzione tecnica di mister Nardella e sotto la tua supervisione. Un pareggio esterno ottenuto alla prima partita ufficiale che rappresenta un ottimo segnale.

Abbiamo trenta ragazzi, giocheranno e si divertiranno tutti. Il primo obiettivo è stato raggiunto: quello di fare questa bella trasferta, organizzata, tutti insieme, con il mister Nardella, il vice Calabrese, il dirigente e accompagnatore Nazario De Cata e il preparatore dei portieri, Antonio Villani. Uno staff tecnico affiatato e che sta lavorando bene. Sono contento del risultato, ma soprattutto che i ragazzi si siano divertiti e che, anche chi non ha giocato, è andato a Peschici tifando per i propri compagni. C’è un bel gruppo e speriamo che tra le giovani leve vengano fuori dei ragazzi che verranno a divertirsi con noi in prima squadra.

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