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Acd Foggia Calcio-Taranto 1-2, le pagelle: disatro Cassandro, saracinesca Micale

Il portiere rossonero, compie almeno due interventi decisivi con due straordinarie uscite. Non serviranno ad evitare la sconfitta. Bene anche Loiacono, giornata no per Cassandro

Chi di gol a fine partita ferisce, di gol a pochi minuti dal termine perisce. Il Foggia perde in casa con il Taranto, facendosi segnare il gol decisivo a pochi minuti dal termine, come accadde agli ionici allo “Iacovone”. Una sconfitta meritata. Il Foggia non è mai apparso in grado di gestire il match, neppure dopo il gol di Loiacono.

Meglio il Taranto, aggressivo, veloce, grintoso, voglioso di portare a casa i tre punti. Un atteggiamento mentale che, al di là delle problematiche tattiche che ieri si sono comunque palesate, non si è visto in diversi giocatori rossoneri.

Foggia (4-4-2) Micale 7,5; Cassandro 4,5 D’Angelo 5 Loiacono 7 Picascia 6; Coccia 5 (35’st D’Ambrosio s.v.), Quinto 5,5 Agnelli 6 Palazzo 5,5 (48’st Ferrante s.v.); Giglio 5,5 Famiano 5 (15’st Leonetti 5). Panchina: Mormile, Basta, Esposito, Tommaselli, Leonetti. All. Padalino 5

Taranto (3-4-3) Maraglino 6,5; Terrenzio 7 (31’st Brancato 6) Stigliano 6,5 Prosperi 6; Papa 6 Catalano 6 (35’st Cordua s.v.) Vicedomini 7 Biondo 7 (22’st Prete 6); Mignogna 7,5 Molinari 7 Gatto 6,5. Panchina: Costantino, El Ouazni, Curri, Fonzino. All. D'Ignazio 7

Arbitro: Tesi di Pistoia 6,5

Micale 7,5 – Due uscite a valanga decisive, che hanno il profumo del gol. Per segnargli servono due prodezze. Mezzo voto in meno perché sul gol di Gatto poteva forse fare qualcosa di più, ma è anche l’attaccante fortunato nel tiro.

Cassandro 4,5 – Dalle sue parti imperversa lo spauracchio Biondo, che spesso lo punta e lo salta. Non riesce a fare lo stesso, resta rintanato nel suo angolo, come un pugile che cerca affannosamente di pararsi dai violenti colpi dell’avversario. Protagonista in negativo in entrambe le reti: nella prima perdendo il pallone che avvia l’azione, nella seconda regalando un corner evitabile.

D’Angelo 5 – Da un suo buco centrale, Gatto riesce a presentarsi davanti a Mormile che poi rimedia. Per tutta la gara sbanda come un tavolino a cui è stato rimosso uno dei piedi. Pomeriggio da dimenticare

Loiacono 7 – Non gli basta dover fare gli straordinari in difesa, si concede anche una parentesi offensiva che vale il suo primo gol in campionato. Dietro è la solita sicurezza, con un paio di interventi decisivi (si veda il recupero su Mignogna lanciato a rete nel secondo tempo). Peccato che non gli si riesca a trovare un degno compare di reparto

Picascia 6 – Dalle sue parti agisce Papa, che non spinge tanto quanto Biondo, anche perché lui difende meglio di Cassandro. Se soltanto spingesse un po’ di più…

Coccia 5 – Dopo un paio di partite in cui sembrava rinato, rimpiomba nell’oblio della mediocrità. Non un cross, né una giocata. Soltanto corsa a vuoto. Nel grigiore totale vengono a mancare anche i fondamentali ripiegamenti difensivi

Quinto 5,5 – A volte dà l’idea di scomparire dal gioco, come se uscisse fuori dal campo per farsi una pennichella, o prendersi un caffè. In difficoltà perenne, sia perché non riesce a tenere il passo degli avversari nelle ripartenze, sia perché il Taranto è in superiorità numerica in mezzo al campo

Agnelli 6 – Cerca di occuparsi di varie mansioni, di tagliare e cucire, di impostare e difendere. Una versione calcistica di "Bob Aggiustatutto". Peccato che predichi nel deserto

Palazzo 5,5 – Le aspettative che maturano quando lo vedi palla al piede, sono inversamente proporzionale ai risultati delle sue giocate. Zero spunti, solo la solita odiosa mania di tenere il pallone troppo a lungo. Sul primo gol del Taranto, non accorcia su Molinari che ha tutto lo spazio per girarsi e calciare a rete

Giglio 5,5 – Giornata storta per il bomber rossonero, che all’andata andò a segno due volte. Al ritorno resta a bocca asciutta giocando peraltro non bene

Famiano 5 – Non pervenuto. Pur facendo grandi sforzi, si fa fatica a ricordare qualche giocata significativa

Leonetti 5 – Padalino lo fa esordire al posto di Famiano, forse anche (essendo la giovane punta un under) per giocarsi in seguito la carta D’Ambrosio . Ha l’occasione giusta per segnare al debutto, ma manca clamorosamente il tocco vincente su assist di Giglio

D’Ambrosio s.v. Schierato da Padalino a far densità in mezzo al campo e tentare di riprendere il controllo del gioco. Ingresso forse tardivo

Ferrante s.v. Un minuto e mezzo. Un ingresso utile solo ad aggiornare le statistiche

Padalino 5 – Brutto stop, in una delle gare più sentite e attese. La sua squadra sin dall’inizio soffre terribilmente l’aggressività degli ionici e la presenza di più uomini in mezzo al campo. Neppure il gol riesce a modificare il tema tattico dell’incontro. La squadra è apparsa da subito spezzata in due tronconi, con i due esterni alti e le due punte, mai rientrate a dar manforte al centrocampo rossonero. Poco lungimirante nei cambi, tardivo quello di D’Ambrosio, del tutto fuori luogo quello di Ferrante ad un minuto dal termine

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