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Acd Foggia Calcio-Nardò 1-1 | La Porta nel recupero salva i rossoneri

Nella tredicesima giornata di Serie D, gli uomini di Padalino pareggiano in casa contro il Nardò. Al gol del fantasista a fine primo tempo, risponde La Porta in chiusura di match

Mancava un pareggio nei derby, dopo le tre vittorie contro Trani, Taranto e Brindisi, e la sconfitta di Bisceglie. Puntuale è arrivata oggi contro il Nardò, in una partita che ha detto molte cose, in contraltare alle poche cose buone vistesi in campo. Ha detto che questo Foggia è giù di corda, le gambe molli di molti giocatori finiscono con l’annebbiare anche le idee. L’ennesima conferma di quanto la squadra abbisogni di rinforzi in ogni reparto. Anche oggi andati sotto di un gol, ai rossoneri non è riuscita l’impresa di rimontare nei secondi 45’, già compiuta diverse volte in casa. La rete di La Porta serve solo ad evitare una sconfitta contro un Nardò che è apparso tutt’altro che spettacolare.

RIENTRI IMPORTANTI – Per la prima volta dopo diverse settimane, Padalino ritrova i problemi di abbondanza che ogni allenatore vorrebbe. I ritorni di Agnelli, Basta e Quinto, riportano il Foggia a presentarsi con la formazione tipo, con Agostinone che vince il ballottaggio con La Porta, come trequartista in appoggio alla punta Giglio. Per il resto è il solito modulo ballerino, 4-2-3-1 di base, pronto a trasformarsi in un più spregiudicato 3-4-3 quando Villani spinge in avanti. Di contro c’è un Nardò accorto, disposto a tre dietro, ma con i due esterni di centrocampo a dar manforte in fase di non possesso. Il Foggia parte bene, proiettandosi costantemente nella trequarti avversaria. A certificare la pressione offensiva, il computo dei corner (10-3 a fine partita) tutti però che non producono frutti. Il Foggia infatti si incarta ben presto, perso in un possesso palla sterile e infruttuoso. E se oltre alle ormai croniche prestazioni grigie di Palazzo e Coccia, si aggiungono anche l’impalpabilità di Agostinone, e la pochezza di idee di Quinto e Agnelli, non ci si deve meravigliare più di tanto se l’ultima potenziale occasione per i rossoneri si verifica al 12’, con la conclusione di Quinto deviata in angolo.

UN TIRO UN GOL – Nel finale di tempo il Foggia, un po’ sulle gambe, smette anche di tenere palla, lasciando qualche spazio in più al Nardò, che alla prima vera occasione, trova il gol con Corvino, bravo a districarsi in area dopo aver raccolto un buon pallone messo in mezzo da Taurino. Male nell’occasione, l’opposizione difensiva di Villani.

SECONDO TEMPO – Padalino ci mette poco per cambiare, il primo ad essere richiamato è Villani, sempre propositivo ma molto impreciso. E’ Ferrante a subentrargli, rendendo di fatto il 3-4-3 non più ballerino, ma fisso, e più spregiudicato. Coccia si piazza a sinistra, mentre Agostinone, poi sostituito da La Porta, e Palazzo vanno sugli esterni in appoggio a Giglio. Renna invece cerca di custodire il vantaggio, rinforzando la mediana con De Razza al posto dell’esterno Bagnoli. Cambia poco, il Foggia continua a presentare una manovra farraginosa, senza logica, spinta più dalla forza dei nervi, che da idee limpide. I devono anche ringraziare  Loiacono e Mormile, che nella stessa azione, al 20’ con una ribattuta sulla linea di porta, e un grande intervento d’istinto, negano il gol del raddoppio a Majella. Le uniche azioni dei rossoneri sono frutto di spunti solitari, come al 22’ quando La Porta tenta la gemma alla Del Piero, sfiorando il palo o 3 minuti dopo, quando Agnelli conclude dalla distanza centrando in pieno la traversa. Ma si tratta sempre di occasioni estemporanee, non della logica di squadra. Lo stesso Agnelli deve poi lasciare il campo a La Torre per un infortunio. Il tutto 5 minuti prima del gol di La Porta, bravo a ribadire in porta con un preciso rasoterra, sugli sviluppi di una concitata azione d’attacco. Un gol che addolcisce solo parzialmente una gara che di sorrisi ne ha regalati ben pochi. Il Nardò prende e porta a casa un buon punto in trasferta, per il Foggia, stavolta poco da recriminare, e molto su cui riflettere. Soprattutto sul calo fisico, e sull’involuzione nel gioco, ormai evidenti da diverse settimane.

Tabellini

Foggia (4-2-3-1) Mormile; Basta, Loiacono, Esposito, Villani (12’st Ferrante); Quinto, Agnelli (35’st La Torre); Coccia, Agostinone (18’st La Porta), Palazzo; Giglio. A disposizione: Micale, Cassandro, Tommaselli, Berardi, La Torre. Allenatore: Padalino

Nardò (3-4-2-1) Mirarco; Taurino, Antico, Vetrugno; Montenegro, Giordano, Difino, Pasca; Corvino, Bagnoli (15’st De Razza); Majella. A disposizione: Novembre, Febbraro, Vergori, Mastria, Marzo, Patera. Allenatore: Rizzo

Marcatori: 44’pt Corvino, 40’st La Porta (F)

Ammoniti: Giordano (N), Vetrugno (N), Quinto (F) , La Porta (F)

Note: angoli 10-3 per il Foggia. Recupero: 2’ nel primo tempo, 4’ nel secondo tempo

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