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Acd Foggia Calcio-Nardò 1-1, le pagelle: top La Porta, flop Villani

Nel quinto derby stagionale, pochi calciatori meritano la sufficienza. Su tutti il portiere Mormile, autore di un intervento decisivo e La Porta

E’ forse stata la più brutta prestazione del Foggia allo Zaccheria. Un campionario di errori e di prestazioni mediocri, che hanno coinvolto molti giocatori. E se la battuta d’arresto del giovane Villani è giustificabile per l’inesperienza, meno comprensibili sono le prestazioni di chi dovrebbe fare la voce grossa in partite difficili. Unica nota lieta, il ritorno al gol di La Porta, a 77 giorni di distanza dall’ultima realizzazione in casa contro il Francavilla.

Le pagelle

Foggia (4-2-3-1) Mormile 6,5; Basta 6 Loiacono 6,5 Esposito 6 Villani 4,5 (12’st Ferrante 5,5); Quinto 5 Agnelli 5 (35’st La Torre s.v.); Coccia 5 Agostinone 4,5 (18’st La Porta 6,5) Palazzo 5; Giglio 5,5. A disposizione: Micale, Cassandro, Tommaselli, Berardi, La Torre. Allenatore: Padalino 5

Nardò (3-4-2-1) Mirarco 6,5; Taurino 6 Antico 6,5 Vetrugno 6; Montenegro 6 Giordano 5,5 Difino 6 Pasca 6; Corvino 6,5 Bagnoli 6 (15’st De Razza); Majella 6. A disposizione: Novembre, Febbraro, Vergori, Mastria, Marzo, Patera. Allenatore: Rizzo 6

Arbitro: Pietropaolo di Modena 5,5

Mormile 6,5 – Partita tranquilla con due interventi importanti. E se la respinta di piede sul diagonale di Corvino non ha un grande coefficiente di difficoltà, ben più complicata e decisiva è la parata su Majella, nel secondo tempo

Basta 6 – La scelta di restare a 3 dietro, quando Villani si propone, penalizza la sua propensione ad offendere. Poche volte infatti si affaccia sulla trequarti avversaria, senza successo. Ma nel complesso non sfigura.

Loiacono 6,5 – Non brilla, e non sprofonda. La sufficienza è la più giusta delle valutazioni. Mezzo voto in più per il salvataggio sulla linea che evita la sconfitta. 

Esposito 6 – Come il suo compare. Incolpevole sul gol, poco in affanno per il resto della gara.

Villani 4,5 - Spiace dargli un così brutto voto, ma sulla sua prestazione pesa il triplo errore in occasione del gol: fuorigioco sbagliato, braccio alzato per richiamare il presunto offside (che non c’era, ndr) che di fatto gli fa perdere l’attimo per recuperare, e dribbling con il quale si fa uccellare da Corvino, che già ad inizio di gara gli era andato via una volta. Non vanno meglio le cose in avanti, dove il suo ottimo sinistro non lo assiste nei cross

Quinto 5 – Passeggia per il campo limitandosi ai tocchetti e ai passaggini accademici quanto inutili. Dovrebbe essere il primo a tentare di scuotere i suoi, ma invece si fa fagocitare dal torpore generale

Agnelli 5 – La traversa è l’unica giocata significativa di un match anonimo. Dai suoi piedi ci si aspetta l’invenzione che possa raddrizzare il match, attesa rimasta insoddisfatta

Coccia 5,5 – Corsa e impegno, qualità alle quali non associa il valore della concretezza. Mezzo voto in più perché in qualche modo è protagonista sul gol di La Porta. Ma, exploit col Brindisi a parte, sono settimane che si è assestato su standard di mediocrità

Agostinone 4,5 – Un fantasma. Di lui non si ricorda un assist, una giocata particolare, un tiro. Nulla. Eppure è da tempo che gioca nella sua posizione preferita.

Palazzo 5 – Una volta va via all’avversario ma crossa sul portiere. Il resto giustifica l’insufficienza.

Giglio 5,5 – Quarta partita consecutiva senza gol. Un digiuno che comincia a preoccupare, perché se non segna lui, difficilmente la squadra gode di altri interpreti in grado di sostituirlo. Solito lavoro sporco anche in fase di ripiegamento, quello che oltre a questo ragazzo di 34 anni, dovrebbero fare anche i ragazzini con 15 anni di meno

Ferrante 5,5 – Il suo ingresso serve a far alzare il baricentro della sua squadra. Non si tratta di una prestazione che entrerà negli almanacchi illustrati, ma ha il merito di non far peggio di Villani. Impresa non impossibile

La Porta 6,5 – Crediamo che non sia incluso tra i veterani rimbrottati da Amodeo. Se non altro perché con il suo gol (il primo su azione, ndr) evita la sconfitta. In mezzo, ci mette tanta corsa, e un destro a giro dal limite che, se fosse entrato in porta, avrebbe fatto venire giù lo Zaccheria. Ritrovato

La Torre s.v.

Padalino 5 – Che questa squadra manchi di alternative e di qualità in alcune zone del campo, è un dato di fatto incontrovertibile. Di Bari dovrà darsi parecchio da fare. Che i giocatori accusino un po’ di appannamento dovuto ad una preparazione giocoforza molto accelerata, è giustificabile. Non si comprendono però l’accanimento su alcune scelte di gioco: la difesa a 3 di fatto è un limite per Basta, e fa pendere il gioco tutto a sinistra. Ed è oscuro ai più l’ostinazione al limite dell’accanimento terapeutico su Coccia e Palazzo, che necessiterebbero di riposo, a maggior ragione se in panchina porti due esterni come La Torre e Ferrante, ai quali vengono concessi, quando va bene, massimo venti minuti. Almeno sulle fasce, dove l’abbondanza c’è sempre, anche nei periodi di emergenza, qualcosa si potrebbe cambiare. Per il resto,  deve confidare in qualche regalo del direttore sportivo, altrimenti anche la zona playoff rischia di diventare utopia. 

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