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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Popolare, genuino e sostenibile: una nuova idea di vino

Rispetto per l’ambiente, sostenibilità e cura dell’uva: l’esperienza di produrre vino nei Monti Dauni

Se la soddisfazione di condividere il pasto con i propri amici e parenti è impareggiabile, ancora più sano e gustoso è farlo con ingredienti sostenibili.

Ma cosa si intende esattamente con il termine “cucina sostenibile”? Cucinare in maniera sostenibile vuol dire impattare in maniera meno negativa possibile sull'ambiente. Riduzione dei consumi, riciclo, riutilizzo sono le tre parole cardine di questo stile di vita. Sono sempre di più le attività, le aziende agricole e vinicole in grado di impersonare in maniera esemplare questa modalità.

A tavola con il buon vino

Ovviamente, una cena sostenibile che si rispetti non può non essere sottolineata da una bottiglia di buon vino. Talvolta abbiamo l’abitudine di intendere il vino come a una tendenza elitaria, qualcosa di accessibile solamente a pochi eletti. L’ostacolo è sia culturale - il vino merita una conoscenza approfondita e quindi tempo da dedicare - ma anche economico: spesso una bottiglia di buon vino è considerata un lusso, ignorando l’occasione della scoperta e della condivisione attraverso l’atto di bere.

Non stupisce quindi che siano le stesse cantine a sfatare questo tabù e proporre una visione molto più pratica del bere, legata allo stare insieme. Che, in fondo, è l’unica cosa che conta.

Un progetto per tutti: vino popolare

Un esempio su tutti è il progetto POP, il cui payoff racconta subito l’intenzione: “Vino al popolo”. L’immagine è chiara e balza all’occhio: un pugno chiuso con in mano un grappolo d’uva. Questo progetto è stato creato da Elda Cantine, situata tra i declivi collinari di Troia, città millenaria immersa nei Monti Dauni, nella Puglia Settentrionale in provincia di Foggia. L’obiettivo è riportare il vino ad una dimensione più genuina e meno elitaria, ad un senso di convivialità e di gioia semplice, in una parola: popolare.

POP è un bag in box da 5 litri contenente circa 7 bottiglie di vino: appare chiaro quindi l’evidente risparmio per l'ambiente in termini di vetro, oltre che di forte impatto per i trasporti pubblici. Utilizzare bag-in-box permette di ridurre l’impronta climalterante del 40% in quanto il contenitore è interamente riciclabile.

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Nero di Troia, un vino secolare

Protagonista di POP e della stragrande produzione di Elda Cantine è, ovviamente, il Nero di Troia, proposto in bag-in-box assieme al “fratello” bianco, Bombino e Falanghina. Nell’ampia selezione  dei vini prodotti da Elda, il Nero di Troia ne costituisce il cosiddetto architrave: l’antico vitigno autoctono viene qui coltivato da secoli secondo la tradizione.

Il Nero di Troia viene qui vinificato in 4 differenti versioni tra cui Ettore, premiato con le 4 Viti dell’AIS, e lo spumante Elda, un metodo classico pas dosè rosato.

Ma non è l’unico protagonista di Elda. Nel corso degli anni a questa produzione fortunata è stata affiancata anche quella del Primitivo, dalle nuances calde come caldo è il litorale garganico sul quale spira il Garbino, vento da cui questo vino prende il nome; il Negroamaro, da cui nasce quest’omaggio alla musica denominato Contralto, rosso intenso e complesso con note elegantemente fruttate; ma anche il Bombino Bianco (Calandra) e la Falanghina (Elis) dai toni allegri e straordinariamente mediterranei.

Elda Cantine: una missione sostenibile

Una varietà di vini in grado di respirare e dialogare nel suo territorio di appartenenza. I vini di Elda Cantine sono provenienti da uve raccolte a mano, in cassetta, da vigneti a spalliera e non irrigui, ubicati su terreni calcarei a pietra bianca e coltivati nel massimo rispetto per l’ambiente.

Una missione green e sostenibile che viene declinata in ogni fase del processo produttivo. Le cantine di Elda sono totalmente alimentate con energia rinnovabile, i tappi utilizzati per l’imbottigliamento sono 100% riciclabili e i trattamenti chimici sono ridotti al minimo.

Il team di Elda, guidato sapientemente dall’enologo Rosalia Ambrosino, si distingue quotidianamente per una produzione di alta qualità che conquista per la capacità di narrare le terre di Puglia, di cui questi vini diventano ambasciatori di profumi e tradizioni del Mediterraneo.

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