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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Simona, da Mattinata alle Canarie per inseguire un sogno senza compromessi: "Ho sofferto ma ce l'ho fatta"

Dopo aver sopportato umiliazioni nelle società italiane, ha trovato la sua dimensione all’estero. E lo ha scritto in un libro

Il mare è una costante della vita di Simona. Oggi vive a Lanzarote, una delle splendide isole delle Canarie, ma lei è nata a Manfredonia. E ha vissuto a Mattinata. Insomma, l’acqua sembra essere per lei un richiamo quasi ancestrale. Forse perché da sempre il mare è sinonimo di libertà. Quella libertà di essere se stessa e di inseguire il suo sogno che per un po’ ha cercato nella sua terra, ma che alla fine ha trovato altrove.

Oggi ha 33 anni, ma è da quando ne aveva quattro che gioca a pallone. Ha iniziato per strada. Sì, perché lei – ultima di tre figlie femmine – è sempre stata la ribelle di casa Lapomarda. Con buona pace di mamma Vincenza che sentendola scalciare già nella pancia aveva capito tutto. E per questo l’ha sempre sostenuta e incoraggiata.

Anche quando poco più che bambina è entrata a far parte – unica ragazza – del ‘Mattinata Calcio’. La sua seconda famiglia, come le piace ricordare con un velo di nostalgia. Grazie alla passione al talento, infatti, la sua carriera decolla ed è costretta a lasciare il suo porto sicuro per altri lidi e squadre femminili più importanti dove non è sempre tutto rose e fiori.

Ho sofferto perché sono stata umiliata – ci ha rivelato al telefono – e trattata male perché venivo dalla serie C. E a livelli più alti hanno anche tentato di importunarmi. Tutto questo mi ha portato ad un passo dalla depressione, ma per natura sono una persona determinata e coraggiosa e questo mi ha permesso di avere la forza di risalire e di non cedere all’abbattimento”.

Ma il colpo di grazia è arrivato non lontano da casa. Complice una delusione d’amore, ma non solo.

Dovevo diventare il presidente di una società calcistica femminile – ha raccontato – ma alla fine ho abbandonato il progetto. Io volevo creare una società pulita, senza compromessi, dove le promesse vengono mantenute. E volevo che il progetto avesse anche una finalità sociale con l’inserimento di persone speciali perché ritengo che loro abbiano una forza incredibile. Ho capito che non avrei potuto e ho fatto un passo indietro. È stata una delusione fortissima. E l’ho presa veramente male”.

Così Simona ha fatto un biglietto di sola andata per le Canarie. “Per non farmi vedere così da mia madre – ci ha confidato – ma anche perché avevo bisogno di mettermi alla prova, di cercare un posto dove realizzare il mio sogno di giocare a calcio senza se e senza ma”.

Dal 2019 vive felicemente a Lanzarote dove gioca in serie C. Senza compromessi. E lavora come bagnina in un hotel. Inoltre ha appena pubblicato la sua autobiografia dal titolo ‘Il dolore di oggi sarà la vittoria di domani’ (Europa edizioni) che a giugno presenterà nella sua Mattinata.

Tornerò a casa – ha spiegato – e lo farò per lanciare un messaggio: non bisogna rinunciare ai propri sogni e soprattutto non bisogna credere che per realizzarli sia necessario scendere a compromessi. Il mondo sa essere crudele, soprattutto quando non ci accetta per ciò che siamo, ma questo non deve essere un ostacolo, anzi. Se io oggi sono una persona forte e coraggiosa è perché mi hanno resa tale proprio le avversità. È dura, ma ce la possiamo fare”.

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