La gioventù non cede il posto.... alla vecchiaia, ma solo in autobus!
Questa mattina viaggiavo su uno dei nuovi autobus A.T.A.F.. Una signora di mezz'età lasciava il proprio posto, trovandone un altro, perchè il tetto dell'autobus grondava acqua, per via del difettoso sistema di condizionamento d'aria. Il posto vuoto veniva ripetutamente e per pochissimi attimi occupato da persone anziane, che si rialzavano immediatamente per via della caduta continua di gocce d'acqua, finchè 3 o 4 di esse restavano in piedi. Poco oltre la porta centrale del mezzo sedevano comodamente tre ragazzi d'età non superiore ai 25 anni, i quali assistevano indifferenti alla scena tragicomica, senza farsi assolutamente balenare l'idea di cedere ai malcapitati, di età pari di certo a quella dei loro nonni, i propri posti. Che tristezza! Se v'è tra i lettori qualcuno che si comporta allo stesso modo o genitori che dimenticano di insegnare ai propri figli delicatezze di straordinaria, vitale importanza, mi permetto ad essi rammentare che il tempo scorre veloce e, in un battito di ciglia, si avrà bisogno di un posto a sedere in autobus od altrove: sarebbe o sarà sconfortante guardarsi intorno e scoprire che coloro che sono comodamente seduti, soprattutto i giovani, guardano dall'altra parte. La foto con i pupazzi colorati, che invitano a cedere il proprio posto alle fasce deboli, è stata tratta dal sito dell'Azienda di Trasporto Pubblico di Bergamo.