Edicole chiudono, nostalgia dei 'giornalai': "Chiediamo sgravi sulle tasse al Comune"
Da giorni assisto inerme allo smontaggio dell'edicola posta su via Bari, nei pressi dell' incrocio con viale Fortore. Per tanti anni, sono lì andato a comperare quotidianamente il mio giornale, ed ho sempre trovato disponibilità e cortesia, da parte di due generazioni di edicolanti.
Ricordo la loro gioia quando, un po' di anni fa, con notevoli sacrifici, sostituirono la vecchia struttura, con una nuova e moderna, più grande e con ogni confort. Oggi piange davvero il cuore, passando, nel vedere quello spazio vuoto. Tempo fa, dopo averla vista chiusa per un po', incontrai la sua giovane titolare, cui chiesi spiegazioni. La sua risposta mi gelò: è la crisi della "carta stampata", l'erosione dei margini di guadagno....
Cioè, si vendono meno giornali, si vendono dappertutto (con le liberalizzazioni), si leggono anche nei bar (che li lasciano alla pubblica consultazione), e nemmeno l'inserimento di altri articoli "corollario" è bastato ad assicurare un reddito minimo. A ciò si aggiunga il costo delle tasse locali sulla occupazione di suolo pubblico.... Al di là del sentimentalismo, mi chiedo ora: può la "carta stampata" essere sostituita in toto dai nuovi mezzi di comunicazione on line?
Poiché non è la prima edicola di Foggia ad aver chiuso, per evitare che questa "moria" continui, non sarebbe il caso, come forma di incentivo, di abbattere il costo dell'occupazione di suolo pubblico? Alla prima domanda, riesco a darmi risposta, per la mia esperienza personale: pur con l'avvento delle nuove forme, cui mi sono "arreso" da poco, io ho sempre continuato e continuo ad acquistare quotidiani, settimanali, libri.
E non lo faccio certo solo, per alimentare un discorso di filiera della stampa, altrimenti destinata in pochi anni a scomparire. Alla seconda domanda, mi auguro contribuiate tutti voi, perché no anche facendo pressing sul Comune, per concedere degli sgravi. Altrimenti non ci resterà che andare ad installare "edicole votive", sui siti dove una volta vi erano quelle vere.